Il mondo è pieno di bella gente che ha idee strepitose e dire che io di idee ne ho sempre pochissime e ciò mi fa sentire emarginato.
L’altro giorno ho scovato questa trama che mi ha elettrizzato. Vorrei condividerla con voi.
Ecco qui lo spunto per un romanzo che sto scrivendo.
Bene, sentiamo, e tieni presente che spesso è proprio una “n” che fa la differenza.
Il romanzo è ambientato nel 2010. Ci troviamo in una piccola cittadina dell'Umbria (Porto Flaminia, che non esiste), di quelle dove apparentemente non accade mai nulla.
E guarda caso costà succede proprio il tuo romanzo nell’anno 2010?
Tutto inizia quando un bambino di dieci anni (Antonio) decide di scappare di casa rubando un borsone pieno zeppo di soldi. Come c'è finito quel borsone a casa sua?
Guarda, se ce lo dici subito ci fai risparmiare un sacco di tempo.
Be'... sua madre (Claudia) è una prostituta d'alto borgo, o una "escort", come si è soliti chiamarle in questi giorni.
In effetti negli alti borghi ci stanno escort di classe, come si è soliti dire oggi
Riceve a casa sua clienti di tutti i generi, ma sopratutto "gangster di provincia", come quelli che si vedono a Porto Flaminia.
Dunque, calma. Una d’”alto borgo” (come peraltro fanno quelle d’”alto bordo”) non riceve TUTTI indistintamente, ma solo facoltosi e astenersi perditempo, poi, dico, ma com’è possibile che a Porto Flaminia ci siano dei “gangster di provincia” visto che non succede mai nulla? Che ci fanno? Ci vanno solo a dormire dopo avere gangsterato tutto il giorno nei paesi limitrofi?
Dicevamo, il borsone... quello appartiene a un sicario noto nell'ambiente col nome di "Morte". "Morte" aveva deciso di spassarsela, e aveva poggiato il borsone nella cucina.
Ma certo, è più che logico andare da una nobildonna di quelle con un borsone pieno di soldi. Metti che non abbia spiccioli per il resto?
Ma cos'è che spinge il bambino a fuggire? Non andando troppo per le lunghe, nei mesi precedenti sua madre (la escort di cui sopra, lo ripeto) l'ha lasciato solo (o meglio, insieme a quei "gangster di provincia" che di sicuro non sono i migliori pedagoghi del mondo) per scappare insieme al suo uomo, un latitante.
Dunque, la mamma lascia il suo lucroso lavoro e scappa ma si dimentica un borsone pieno di soldi a casa, però si premura di lasciare il figlio ai suoi clienti che, da come ci dici, vivono in una comune dove tramano tutto il giorno? Ho capito bene?
Insomma, il piccolo Antonio decide di scappare. E ruba il borsone con dentro i soldi. Nei giorni precedenti ha addirittura studiato la persona che, nel suo periodo di evasione, sarà il suo "padre temporaneo": Un trentatreenne (Enrico) che abita nel palazzo di fronte al suo: quest'uomo non lavora, non studia, e vegeta nell'appartamento della nonna (morta), ricevendo ancora i suoi assegni per la pensione d'invalidità. Con una piccola parentesi: La nonna è morta di cancro da tre mesi.
Ehi, ma qui la cosa si complica. Quindi prima di fuggire con i soldi che il cliente di sua mamma aveva distrattamente dimenticato in cucina, studia un malcapitato nullafacente che abita di fronte a casa sua. Ma non avevi detto che sua mamma prima di fuggire lo aveva affidato ai gangster? Mi sa che questi gangster sono un po’ dei sempliciotti, visto che non si accorgono nemmeno della valigia piena di soldi e lasciano che il bambino stia tutto il giorno dalla finestra, con il pericolo che spifferi le loro attività criminose. Ma, poi, quel bimbetto non dovrebbe andare a scuola, che dicono le maestre di Porto Flaminia? Mah, mi sa che forse meglio farebbero a cambiar mestiere, quei gangsters.
Inizialmente, Enrico rifiuta di "giocare a Non è un Paese per Vecchi". Ma il fatto che il sicario (Morte) si sia accorto della mancanza del suo borsone, e che sia sceso da casa sua diretto da lui, gli fa subito cambiare idea.
Ecco, quindi gli suona il campanello e gli propone di giocare, ma quello declina l’invito, però poi quando si rende conto che quella piccola peste ha un bel po’ di soldi cambia idea, infischiandosene del gangster che, dopo molti giorni, si accorge che gli manca qualcosa. Davvero un’ideona dopo l’altra. Complimenti
Parte così una caccia all'uomo "all'italiana" in cui s'intrecciano però altre tematiche, oltre a quella della sopravvivenza:
Sì, la famosissima caccia all’uomo all’italiana, che tutti conoscono e che si differenza da quella del resto del mondo.
La disperazione della madre per aver perso suo figlio, il desiderio di avere un "genitore" da parte del piccolo Antonio (cresciuto senza padre e con una madre "assenteista"),
Ma come “perso il figlio”, ma non lo aveva affidato sua sponte alla comunità dei gangsters? E poi, diciamocelo, non era così assenteista visto che lavorava da mane a sera, notte compresa. Non è che invece si dispera perché attaccato alle manine del figlio c'è un borsone pieno di soldi?
il sicario a cui viene diagnosticato un tumore e che non sa a chi affidare la sua nipotina (essendo i suoi parenti, in toto, morti o chiusi in carcere), e la ricerca di un "senso per vivere" da parte di Enrico, il trentatreenne "vegetante".
Calma, calma, e chi è adesso 'sto sicario? Il Gangster che aveva dimenticato la borsa con i soldi? Ah, ecco, quindi girava con una nipotina nel passeggino? Beh figuriamoci se la mamma di Antonio, che si è appena sbarazzata di una peste, intende prendersi in casa la nipotina. Di bene in meglio!
Il romanzo, inoltre (o almeno, è quello che mi auguro), punta anche a far sorridere, e perché no, ridere, il lettore, attraverso una lunga lista di personaggi improbabili, praticamente tutti quelli secondari.
Direi che anche quelli primari non è che siano molto centrati, però, eh,
Sono stato ispirato dai film di Joel & Ethan Coen, e dai romanzi di Joe R.Lansdale (ma anche di Wu Ming), come penso s'intuisca.
Sì certo, lo si intuisce di brutto, come no.
Questo, in sintesi, è lo spunto. Se ritenete che sia eccessivamente "scheletrico", fornirò altre informazioni.
Mah, direi che più che scheletrico è davvero pericolante.
Non ho inserito molte info sui personaggi perché temevo di annoiare gli utenti con un wall-post eccessivamente lungo.
Ma no, che dici.
Se vi va, commentate.
Esci e vai a giocare a pallone.