Questo lo avevo scritto sul vecchio bog alle ore 15:38 del giorno 01/10/2008
N.B. Il post è uno e bino, composto da due brani. I commenti in fondo a ogni brano fanno parte del brano stesso.
Eccomi!! Ma ciao blogghino. Sono io la tua Lory. Non vedevo l'ora di raccontarti che ho trascorso una domenichissima, una domenica super super, si, con i miei cari amici. Woww, che begli e bravi amici che ho. (Amiciiiii...bacini baciotti!!) Adesso ti racconto. Io e la Bonny dovevamo uscire assieme, si proprio con lei, con la mia amicina Bonny (Bonny…baciottinooooo) per andare a passeggiare. Sai blogghino a me piacciono tutte le cose semplici, l’aria fresca e gli amici, perché la vita è bella e vale la pena di essere vissuta tutta intensamente. Da un po' di tempo mi viene spesso in mente una domanda: ma dove corre tutta questa gente sempre così scontrosa? Uffyna, che brutta la scontrosità...pollice giù, ecco!!!!! Sono andata dalla Bonny ma non è potuta uscire perché era ancora malata, uffetta!! Le faceva ancora male l’unghia dell’anulare del piede sinistro (guarisci prestoooo Bonnyyy, abbraccione, smuacckkkete!). Poverina la Bonny, ancora malata. Si è fatta male il giorno di ferragosto mentre correva e saltava nel piazzale antistante il cimitero. Si proprio così! Aveva sbagliato nel valutare a occhio le misure di un paracarro in cemento armato alto un metro e 30 (a lei sembrava più basso) cosicchè quando è andata per saltarlo ci ha sbattuto il piede contro e, siccome aveva le scarpe aperte (che belle le sue scarpeeeeee, speriamo che me le presti, sono troppo miciose), se lo è tutto infortunato. Che sfortunina!! Allora ero tutta triste ma mentre stavo rientrando a casa ecco chi ti beccoooo, i miei amicissimiiii: il Goni, l’Efi e il Pippi!!!!!! Che bello vederli!! Con loro mi trovo sempre bene, sono troppo simpaticissisisiimi, che dolci cucciolotti. Loro sono in 5^ geometri e io in 5^ liceo!! Uff, ma che difficile questo liceo, e quest'anno la maturità!! Che paurona, blogghino, aiutami tu!! Però è vero che si deve studiare sennò poi da grandi ci si trova male, non è più come una volta che la quinta elementare era come le medie e il liceo come la laurea. Oggi con la terza media non ti prendono nemmeno più a lavare le scale!! Io cerco di impegnarmi anche se quella antipaticissima di latino dice che potrei fare di più, ma cosa vuole da me quella antica??? Quando mi han vista mi han fatto troppo ridere, facevano gli sciocchi, facevano finta di dire “oh no, oh no”. Che ridere, sono troppo puffosi (Amicini…Smuacckk, vi vojo bene!!!!!!). Ho passato tutto il pomeriggio con loro e ci siamo divertiti un libro, anzi una enciclopedia!!! Noi siamo troppo amici, perché io credo nell’amicizia e non so proprio come fanno gli altri, che ti sfruttano e gli vieni bene solo quando han bisogno. Loro no, sono troppo ok. Prima siamo andati alla Standa a cercare un paio di mutande per l’Efi, ma non le ha trovate. Ma lo sai blogghino cosa ha fatto l’Efi?? NOOOOO? MI HA REGALATO UN CD!!! Siiiiiii, un cd di Lorella Cuccarini!!! (Efiii, miciotto….. ti vojo bene, 6 il mio amole plefelito). Ma come faceva a sapere che mi piace la Cuccarini? Booooooo!!!!! Sai blogghino, io lo considero troppo amico, sennò avrei pensato che mi faceva il filo (cuoricini brillantini). Poi quando siamo usciti mi hanno fatto uno scherzo. Uff, cattivi! Si sono nascosti! E io come una matta a cercarli, poi li ho trovati!! Siamo troppo amici e li conosco troppo bene, infatti erano tutti e tre al bar che bevevano una birra. Io ho preso una cioccolata calda con lo zafferano, perchè la roba gelata può anche far male allo stomaco. Io sono cioccolatosaaaaaa, gnam gnam, e loro mi prendevano in giro perché mi erano rimasti i baffi, uffyna sempre tutti contro di me. Poi siamo andati via tutti correndo a piedi forte, tra la gente, nel vento con le nostre spensierate amicizie. Che bello il vento, il vento per me è la libertà, il vento nei capelli, che bello, che belle le foglie che striniscono al vento. Scusami blogghino, ma lo avrai capito vero che sono una romanticissimissimaaaaa? Smuack. Quando abbiamo finito di correre siamo andati nella campagna di un certo zio Tore. Che bella la campagnaaa, mi piace tantissimo, c’erano tanti bellissimi animali, anche un maialino maialissimo, che tenerooooooo. Allora loro, i maschiacci monelli, hanno iniziato a bere birra a litri e litri e litri. Siccome la birra non mi piace, mi hanno offerto un liquore buonissimo, che fa la madrina di cresima d'ell'Efi. Gnammmm che buono, slurp slurp glu glu glu che buono (madrina dell’Efi….bravissimaaaaaaaa, dolcissimaaaa). Che bell’ambiente, solo noi amici veri che si accontentano di poco, che bell’armonia. Allora poi sempre loro, quei maschiacci tenerissimi, si sono messi a fare delle gare e io dovevo fare l’arbitra e la giudicessa. Che emozioneeeeeeeee, brrrrr, io però la davo sempre vinta all'Efi, perché è il più orsacchiottissimo di tutti e perché mi ha regalato il cd di Lorella Cuccarini. Poi dopo le gare ci siamo messi a ballare, che forteeeeeeeee, ma che fiatone!! Alla fine ci siamo fermati a parlare un po’ di noi. È anche arrivato questo misterioso zio Tore. Me lo immaginavo più vecchio, invece ha solo 25 anni!! È lo zio di Pippi. Che bella giornatissima!!!!!!!!!! Peccato che alle 7 sono dovuta rientrare a casa perché la mamy vuole così. Ma è giusto avere degli orari sennò chissà come si diventa da grandi!!!!!!!! Come minimo ti beccano i drogati o i pedofili o gli scippatori e magari prendi anche il vizio del fumo. La mamy per cena ha fatto la minestrina con l'uovo e la fettina ai ferriii...!!!!!! Che buoneeeeeeee, mamy tttttvvvvbbbbb!!!!!! Sei la mamy più bella dell'universisssimoooo...mamy baciuzzino.
Yaawwnnn, che sonno, blogghino, ora vado a nannina.
Ciao baciodolceeeeeeeeeee, Goni e Pippi siete i miei amicissisisisisimmiiiii. Efi, tu di più, a te due bacini.
Scritto da Lory, in una notte di fatine allegre con una piuma di tenerezza, AMORE, TENERISSIMI, AMICISSIMI, FIORELLINI., FARFALLINE PROFUMINE
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#1
già me l’avevano detto che eri una suzzona.
Utente anonimo.
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Oh, ciao compare blog, ebbè come va? Non puoi nemmeno immaginare la giornata assurda che ho passato oggi. Allora, già da ieri sera mi ero messo d’accordo con Gonario ed Efisio per andare prima un po' in giro per i fatti nostri e poi alle 8 alla partita contro quelli della 5^ C, che dovevamo vincere a tutti i costi sennò era un casino. Mentre stavamo uscendo dalla casa di Gonario chi ti incontriamo? Quella svalvolata di Doloretta. Come quale Doloretta. Doloretta Porcedda, quella che nonostante sia nata a Tresnuraghes, oltretutto da genitori residenti da sempre a Flussìo, da quando è andata in continente a fare una gita con quella mignotta della zia divorziata parla tutta in continentale e tutta a fiorellini. Ma si, dài, quella che abbrevia tutti i nomi e si fa chiamare Lory perché fa più elegante. Si proprio lei. Non puoi capire che incudine al culo. Insomma si è aggregata e noi non sapevamo come fare per sbolognarla. Allora siamo entrati con una scusa alla Standa e Efisio ha fatto scivolare nella sua borsetta un cd con tanto di placchetta antitaccheggio grossa come un vocabolario tascabile, nella speranza che all’uscita la vigilanza la bloccasse al suono dell'antifurto, così noi saremmo potuti andarcene per i cazzi nostri. Invece l’antifurto era stato temporaneamente disattivato perché c’erano gli elettricisti che lo stavano aggiustando. Ci è bastato uno sguardo di intesa: non appena usciti dalla Standa siamo fuggiti a gambe levate e l’abbiamo mollata li, mentre stava guardando una vetrina. Ce ne siamo andati quindi al bar da Marieddu Culibasciu per beccare gli altri ma la tregua è durata ben poco perché, non ci crederai mai, ad un certo punto l’abbiamo vista arrivare: ci aveva trovati anche li. Occazzo, che stress, che mosca. C’era un caldo maledetto, almeno 30 gradi, e noi stavamo bevendo birra gelata, lei invece si è presa una cioccolata calda fumante con lo zafferano e siccome non è che lo zafferano si trova così facilmente nei bar (da Marieddu Culibasciu è già tanto se ci trovi il latte) lei ne ha sempre qualche bustina nella borsetta. Vergogn-o-rama integrale per chi ci vedeva. Solo a guardarla mi veniva il nervoso. Allora, mentre stava ancora finendo quello schifo di cioccolata, ci siamo alzati contemporaneamente di scatto e ci siamo messi a correre velocissimi per seminarla. Ma lei non si è fatta sorprendere e ci ha seguiti, anzi quasi quasi correva più veloce di noi, sempre appresso. Che colla. Anche se continuavamo a dirle di togliersi dai coglioni e di sparire dai nostri occhi, quella non se ne andava, anzi più noi facevamo i grezzi incivili più lei rideva. Il riso della mela granata. Allora siamo andati in campagna da zio Tore nella speranza che lei non ne avesse voglia, invece ci ha seguiti anche li. Abbiamo iniziato a bere birra a litri e a lei abbiamo dato un succo di frutta al ribes scaduto nel '500 trovato per caso in un armadietto nella stalla, ma prima di offrirglielo ci abbiamo svuotato dentro una boccetta di guttalax, intera. Nemmeno quello l’ha smossa: l’ha bevuto con gusto come se niente fosse. Cazz era sempre lì presente, ossessionante, che parlava e chiedeva cose assurde e diceva cazzate enormi, senza senso. Alla fine tutta quella birra ci ha fatto perdere parte dei i freni inibitori e abbiamo iniziato a ruttare come dei maiali baritoni, anzi Efisio ha addirittura preso un maialetto dal porcile e glielo ha buttato addosso, ma quella rideva come una mancante e continuava a non volersene andare. Allora le abbiamo detto che doveva giudicare chi tra noi tre faceva il rutto più bello, e giù a esprimerci nel migliore dei modi. Poi le abbiamo detto che avrebbe dovuto anche giudicare chi di noi faceva le puzze migliori, e giù a comporre poemi pestilenziali. Era sempre prontissima ad esprimere il suo giudizio, che andava sempre a vantaggio di Efisio. Ad un certo punto abbiamo messo una cassetta di canti sardi di zio Tore e ci siamo messi tutti a ballare e ogni volta che si girava le mollavamo a turno un calcio in culo o una coppetta sul collo. Quella matta gradiva e si stava divertendo a perdifiato e non riuscivamo a mandarla via. Tutta quella birra oltre che le nostre teste aveva riempito anche le nostre vesciche e Gonario ad un certo punto le ha detto che avrebbe dovuto giudicare chi ne faceva di più e chi la faceva più lontano. A me scappava da molto però avevo un po’ di vergogna a dirlo perché c’era lei e poi se mi fossi allontanato per farla i miei amici mi avrebbero detto che ero un infame che li abbandonava nel momento del bisogno. Lei ha accettato anche quell’incarico e dopo avere scrutato attentamente i giochi d’acqua ha nuovamente fatto vincere Efisio, che secondo me però un po’ barava perché si pavoneggiava e tentava di colpirla col getto, ma lei scaltra giudicava a debita distanza. Oh, compare blog, quella svitata era sempre li, arzilla, e non voleva scucirsi dal culo. Non le dava fastidio nulla. Ho anche pensato di tramortirla a colpi di sedia e buttarla in pasto ai maiali, solo che poi i RIS avrebbero trovato le tracce ed avrei incasinato zio Tore. Non se ne andava più, sempre pronta a divertirsi con tutto quello che ci stavamo inventando. Che percussore scrotale. Eravamo sempre più stravolti da tutto quell'alcol e Gonario allora, dopo che avevamo finito di bere la sesta cassa di birra, siccome lui non ha mai vergogna di nulla, si è spogliato completamente nudo e quando ha visto che quella sciroccata non si scandalizzava per nulla è salito su un tavolino e ha esagerato, come suo solito: - “Oh Lorè” a ce lo fai un pompino”?
A quelle parole per un attimo è sceso il gelo; per un attimo abbiamo sperato che se ne andasse via, sdegnata, con tutte quelle stelline che si porta in testa e ci lasciasse finalmente liberi di vivere.
Non ha mai detto di no oggi Loretta, a nulla e a nessuno, nemmeno a zio Tore che nel frattempo era arrivato per dar da mangiare al bestiame. Solo che secondo me si sarebbe dovuta concentrare un po’ di più perché ogni tanto si distraeva messaggiando col cellulare. Anche zio Tore lo ha detto e poi se l'è presa con Efisio per quella storia del maialetto lanciato. Meno male che alle 7 l’incubo è finito perchè la matta è dovuta rientrare a casa e finalmente abbiamo potuto iniziare a fare i vagabondi randagi come si deve. Siamo anche arrivati in tempo per la partita di calcio, ma tra birra e Doloretta, anche se abbiamo vinto, non abbiamo giocato granchè bene. Poi per altre due orette siamo stati da dio.
Beh, notte, cià compà, a domani.
Scritto da Giuseppe mentre si fa una birra, in PERCUSSIONI SCROTALI.
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Commenti (1)
#1
anche a me lo avevano detto che ce l’hai piccolo, ubriacone e minciminore.
Utente anonimo.