1. non ha fini di lucro, però dovete pagare 15 eurozzi per ogni poesia inviata, 20 se ne volete inviare due.
2. non è, però, che possono partecipare tutti, no, solo quelli che hanno già vinto altrove;
3. essendo una cosa NON a fini di lucro, oltre a pagare, voi, gli eurozzi di cui sopra, nella busta dovreste anche, per favore, mettere un francobollino, per le eventuali comunicazioni, ché le mail sono una cosa spersonalizzante;
4. i premi sono davvero stupendi, per non ingenerare gelosie, targhe, recensioni, sorrisi, pacche sulle spalle, gridolini d’ammirazione per tutti;
5. le poesie potranno essere pubblicate in qualche antologia e, sempre perché non è una cosa a fini di lucro, ai partecipanti non spetta nemmeno un citto per i diritti d’autore, anzi se vorranno comprare il volume con la propria poesia dovranno pagarlo (una di queste antologie è qui, edita da una casa editrice a doppio binario, giusto perché non si dica che è una cosa a fini di lucro);
6. se poi ad esempio il plico dovesse essere manomesso, o perso, peggio per voi, perdete tutto.
Per concludere vorrei spendere due parole, ma proprio due, sulla presidentessa dell’associazione che ha organizzato questo concorso, leggo sul sito: “Viaggiare, dipingere e scrivere sono le due cose che vorrebbe fare spesso”.