Verrà il tempo - tipo sacre scritture - in cui le scritture (a modo loro un po’ sacre) che vi proporrò vi stupiranno.
Ma per oggi volevo parlarvi di una singolare situazione in cui sono incappato. Sì, in effetti io mi cerco le situazioni singolari in cui incappare, come i malati cercano i medici, però questa mi perplime assai.
Insomma, un bel giorno leggo su Facebook questo annuncio (tutte le immagini sono cliccabili, finché non le rimuovono):
Cercasi collaboratori per recensire libri, articolisti e social media.
Anche prima esperienza. Anzi lo preferisco.
Sotto tale annuncio, appare una richiesta più che legittima:
Ma è una collaborazione gratis o retribuita?
Arriva subito la risposta:
stiamo parlando di lavoro non retribuito in questo caso. Infatti ho chiesto persone che posso formare io stessa
Mi permetto di fare una semplice domanda:
Ma i vostri servizi sono a pagamento?
Apriti cielo! Anzitutto la mia domanda è stata cancellata, io sono stato bannato in tronco, e mi è stata dedicata un piccata risposta che merita un esame approfondito (mentre a tutte le altre dimostrazioni di interesse è stato risposto con il classico scrivimi in privato), che esporrò domani, per non tediarvi e per permettervi di meditare sulle realtà che gravitano nell'universo editoriale.
La seconda parte è QUI.
P.S.: ringrazio di cuore le persone riunite in gruppetto che si premurano - loro sì, gratuitamente - di far pervenire ai diretti interessati i miei post, mi rendete un servizio davvero prezioso.