Questo lo avevo scritto sul vecchio blog alle ore 20:12 del giorno 16/09/2007
Severi sguardi
Grandi Uniformi
Abiti blu
Grigie eminenze
Nell'ombra
Austeri segretari
Segreti carteggi
Storiche tradizioni.
La cerimonia è da sempre in atto
In quel medesimo palazzo
Di luci ed ombre
Con lo stesso rituale
Instancabilmente rispettato
Ossessivamente
Da impeccabili funzionari
Dagli occhiali d'oro
Silenziosi
Guardiamo affascinati
Davanti alla porta
Nessuno può entrare
Nessuno può capire
Ma qualcuno forse lo ha fatto,
Forse ha capito,
Ha visto, clandestino
La mano che pesca nell'urna
Le tessere di cobalto
Arcanamente accoppiate
Inderogabilmente rispettate.
Lo sappiamo,
In quelle urne ci sono
Anche le nostre tessere
Ma come
E quando usciranno?
Come saranno accoppiate?
Solo quando escono,
In quel labirinto di nebbia blu cobalto,
Vola di stanza in stanza l'eco
Del loro contenuto
Talvolta
Esce la tessera di chi conosciamo
Talvolta viene estratta la tessera
Che ne preannuncia un'altra
Talvolta
Appare la tessera che le invalida, tutte
Talvolta
La nostra sorte
Ma tutte usciranno e tutte saranno incastrate
Davanti a noi
Nel mosaico, labirintico
troppo complicato, surreale
Che solo pochi osservano
E tutti saranno chiamati dal gran segretario
Mentre corrono
Chissà dove
Dopo che qualcuno avrà ucciso l'araba fenice
E mentre s'ode il suono
Ecco, la melodia
Dall’eternità
Che solo una volta
Nel tempo, si può comprendere
E solo per un istante
Troppo tardi
Per chi correva troppo in fretta
Troppo presto per chi ancora era seduto
Troppo dura per chi era sordo
Insostenibile per chi era cieco
Qualcuno forse non la troverà soave
Ma sono solo rimorsi, sventurati.
E nessuno ammette,
Nessuno approva.
(foto di ©Rita Carioti - Simbiosi)