Questo è il thriller dell’estate, ne parleremo tutti sotto gli ombrelloni
Adesso vi spiego, tremo ancora tutto.
Tempo fa mandai a un editore un mio manoscritto chiedendogli se fosse interessato.a pubblicarlo. Dopo pochi giorni, l’editore mi ha inviato una mail – che mi sembrava una sorta di prestampato, ma non vorrei giurarci – alquanto sibillina: in buona sostanza avrebbe pubblicato volentieri la mia opera in maniera gratuita, purché io avessi sborsato oltre settecento euro per una serie di servizi che, di norma, un editore free eroga gratuitamente. In pratica, se io avessi pagato, mi avrebbe pubblicato gratis. La gentile mail era corredata dei numeri di telefono – fisso e cellulare – e delle mail dell’editore, nonché dell’iban sul quale effettuare il pagamento e dell’indirizzo fisico della sede dell’editore.
Ovviamente ho rifiutato.
Dopo qualche giorno, sono andato a curiosare sul noto sito Writer’s dream, dove ho scoperto che questa “tattica editoriale” va avanti da oltre un anno.
“Prevedibile”, ho pensato.
Da poco, l’editore in questione ha pubblicato il seguente avviso, con preghiera di diffusione (quindi diffondetelo anche voi):
“Tutti i nostri siti (LupiEditore, PuntoeACapo, FestivaldellaNarrazione) sono stati oggetto di hackeraggio: i nostri account e le nostre mail ufficiali sono stati rubati, per cui accadrà che vi scriveranno dagli stessi chiedendo soldi per pubblicare con noi di Lupieditore, quindi vi invitiamo ad ignorare ogni eventuale comunicazione che vi arriverà in questo senso. Noi di LupiEditore non siamo una casa editrice a pagamento e non chiediamo soldi agli autori, per poter pubblicare con noi. Abbiamo già provveduto a fare denuncia alla Polizia Postale e a contattare i nostri legali, e con questi, i webmaster, per i provvedimenti del caso, anche in relazione a contenuti diffamatori apparsi su alcuni gruppi di scrittura e di lettura su Facebook. Stiamo lavorando per il ripristino di una situazione di tranquillità, nel pieno rispetto dei nostri autori, in accordo con i principi di etica e di professionalità che da sempre contraddistinguono il nostro operato. Certi della vostra comprensione, vi invitiamo a rimanere in attesa di aggiornamenti da parte nostra. Vi chiediamo solo la gentilezza di segnalarci eventuali messaggi o email diffamatori o altro per aiutarci a trovare i colpevoli (ovviamente chi è stato truffato come noi, credendo di parlare con noi, non sarà oggetto di indagine)
Grazie."
Capito?? Gli hanno hackerato il sito così bene che lui se n’è accorto solo dopo un anno! E gli hanno anche hackerato il telefono fisso e quello cellulare, visto che tutte le mail terminavano con quei contatti. Degli hacker cattivissimi lo hanno trasformato da editore free a eap! E l’IBAN!! E L’INDIRIZZO DELLA SEDE FISICA!!! Hanno hackerato anche quelli, visto che erano i dati cui far riferimento per aderire alla proposta.
Siccome pare che tutte le persone raggiunte da quella mail che ho ricevuto anche io “saranno oggetto di indagine”, non vedo l’ora di essere chiamato per testimoniare la mia (dis)avventura a causa di pirati informatici senza scrupoli. Resto in trepidante attesa di aggiornamenti.
Mioddio, storia agghiacciante, nevvero?
Ma chissà cosa c’è allora dietro i libri pubblicati da oltre un anno da questo povero editore hackerato!