Prima di scrivere questi pezzi, ho chiesto all'Editore, via mail, se poteva concedermi un po’ del suo tempo per qualche domanda.
Ieri un suo collaboratore mi ha informato, sempre via mail, di avere postato i link dei due pezzi sulle pagine del sito della “Ares Servizi”, dedicate al 16° e al 17° reclutamento, affinché tutti “possano consapevolmente scegliere di proseguire o smettere” il percorso per entrare a far parte del team di questo editore.
Lo stesso mi ha invitato a informarlo in caso di ulteriori articoli, ma in ordine alla mia richiesta di porre qualche domanda nessuna risposta.
Per la precisione, i link degli articoli sono stati postati in questo modo (immagini cliccabili).
Quando un soggetto preposto alla diffusione della Cultura non solo si sottrae alle domande, ma esibisce a vanto - beandosene - le numerose (e gravi) critiche mosse alla sua gestione, la situazione merita davvero un’attenzione e una riflessione particolari.
Nessuna risposta neppure dal centro che gestiva le attività di tirocinio e che, a seguito delle lamentele di alcuni dipendenti, ha sospeso ogni rapporto con questo Editore.
Eppure a me sarebbe piaciuto sentire entrambe le campane, ossia verificare, per esempio, se le gravissime angherie denunciate dalla loro collaboratrice TP in una lettera dai toni tra il drammatico e il disperato, siano state prese in esame anche sotto altri punti di vista o meno. Tale lettera – ma non è l’unica del genere – denuncia comportamenti allucinanti che, se verificati o verificabili, aprirebbero scenari a dir poco surreali, dove il già citato “cartellino” (ossia il severissimo parametro di valutazione economica dei dipendenti) a paragone diventa un lieve aspetto collaterale, in un ambiente dai profili neogotici dove la disinvoltura assume aspetti e caratteristiche del tutto innovativi.
A tutto ciò si aggiunga che le lamentele vengono esibite come trofei ANCHE dalla ARES, ossia dalla cooperativa che dovrebbe – salvo errori – curare (al posto di quella precedente) l’erogazione dei contratti di tirocinio.
Sono sbalordito, ma non è finita, qui c'è un'altra puntata
Ora, io sono sempre qui disponibile a ogni confronto però la chiusura che viene opposta sia dell’Editore, sia dall’Ufficio che gestiva i tirocini, ogni giorno che passa appare sempre più eloquente.