Entrate pure e mettetevi comodi che adesso ci rinfreschiamo un po’ le idee. Ricordate la signora editrice Maria Grazia Catanzani? Quella che si inventava patrocini inesistenti (tipo quello della SIAE - per cui si è anche presa una diffida - e Ministeri vari), vantava collaborazioni con riviste oramai scomparse e attribuiva qualifiche non veritiere ai suoi collaboratori? Ma sì, dai, ne avevamo parlato qui.
Dunque, la Signora Catanzani ultimamente va dicendo che la sua casa editrice - la MGC Edizioni - è stata premiata dal “Ministero della cultura americana”. Sì, proprio così! Non sarete mica perplessi eh? Cliccate sul link e vedete anche voi. Tale premio sarebbe stato assegnato a seguito della pubblicazione del primo “best seller” intitolato “Billy Sacramento”, del famosissimo Yari Gugliucci, attore e scrittore, pubblicato nel 2011 dalla MGC Edizioni e presentato in anteprima mondiale a Los Angeles nell’aprile dello stesso anno.
Quindi, dopo tre anni, grazie a quest’opera, il “Ministero della cultura americana” avrebbe, sempre a detta della Catanzani, deciso di conferirle un premio. Anzi, no, due, visto che “Gli eventi si svolgeranno: il 9 settembre in North Carolina e il 12 settembre all’Istituto di Cultura di New York”.
«Ma quale premio ha vinto la Catanzani, quindi?» Starete chiedendo in coro, razza di avventori ficcanasi.
Boh, e chi lo sa quale premio. Un premio. Vi basti.
Peccato però che all’Istituto di Cultura di New York non sappiano nulla né della Catanzani, né del suo"premio".
Va ben, ciao.
Ah, dimenticavo, la Catanzani nelle ultime competizioni elettorali ha sostenuto con entusiasmo la candidatura di Fabrizio Bracconeri.