All'ottimo Francesco Giorgioni, che ringrazio, autore del noir La morte di Sokkaina, è toccato il compito dell'inaugurazione.
Francesco Giorgioni - La morte di Sokkaina, che potrete trovare anche nella Libreria Booklet Ozieri.
In attesa che possano riprendere le presentazioni letterarie, iniziamo una nuova rubrica: "Due minuti con l'autore". All'ottimo Francesco Giorgioni, che ringrazio, autore del noir La morte di Sokkaina, è toccato il compito dell'inaugurazione. Francesco Giorgioni - La morte di Sokkaina, che potrete trovare anche nella Libreria Booklet Ozieri.
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Articolo 1 – Introduzione 1.1 – La libreria Booklet di Ozieri indice la prima edizione del Premio letterario Storie stravaganti di fine estate – d’ora in avanti chiamato semplicemente Premio – rivolto a tutti gli autori, ovunque residenti, che intendano cimentarsi nello scrivere una storia mai letta, mai scritta, fuori da ogni schema, spiritosa, d’amore, oppure delirante, drammatica, grottesca destabilizzante o disturbante. 1.2 – L’intento consiste nel creare un appuntamento per l’incontro tra autori, ancorché esordienti, al fine di celebrare la scrittura di qualità. Articolo 2 – Chi può partecipare 2.1 – Al Premio può partecipare chiunque abbia compiuto il diciottesimo anno di età. 2.2 – In caso di opere scritte in una lingua diversa da quella italiana, dovrà essere allegata anche la traduzione in lingua italiana. Articolo 3 – Opere ammesse 3.1 – Le opere dovranno essere rigorosamente inedite. 3.2 – Sono previste sette sezioni: 3.2.1 – Poesia 3.2.2 – Raccolta di poesie / silloge 3.2.3 – Racconto breve 3.2.4 – Racconto lungo 3.2.5 – Raccolta di racconti 3.2.6 – Romanzo breve 3.2.7 – Romanzo Articolo 4 – Contenuti e caratteristiche delle opere 4.1 – Sezione 3.2.1 – Poesia Componimenti poetici a metrica libera di massimo 51 (cinquantuno) righe (una pagina word in A4), comprese quelle vuote e il titolo. 4.2 – Sezione 3.2.2 – Raccolta di poesie / silloge Da un minimo di 10 (dieci) a un massimo di 40 (quaranta) componimenti poetici che rispecchino ciascuno i criteri di cui al punto precedente. 4.3 – Sezione 3.2.3 – Racconto breve Un’opera in prosa da un minimo di 4 (quattro) a un massimo di 10 (dieci) cartelle editoriali. Per cartella editoriale si intende un foglio contenente 1.800 (milleottocento) battute, spazi compresi; 4.4 – Sezione 3.2.4 – Racconto lungo Un’opera in prosa da un minimo di 11 (undici) a un massimo di 50 (cinquanta) cartelle editoriali. Per cartella editoriale si intende un foglio contenente 1.800 (milleottocento) battute, spazi compresi. 4.5 – Sezione 3.2.5 – Raccolta di racconti Da un minimo di 10 (dieci) a un massimo di 25 (venticinque) opere in prosa di cui alle precedenti sezioni 3.2.3 – Racconto breve e 3.2.4 – Racconto lungo. Per cartella editoriale si intende un foglio contenente 1.800 (milleottocento) battute, spazi compresi. 4.6 – Sezione 3.2.6 - Romanzo breve Un’opera in prosa da un minimo di 51 (cinquantuno) a un massimo di 150 (centocinquanta) cartelle editoriali. Per cartella editoriale si intende un foglio contenente 1.800 (milleottocento) battute, spazi compresi. 4.7 – Sezione 3.2.7 – Romanzo Un’opera in prosa da un minimo di 150 (cinquanta) cartelle editoriali. Per cartella editoriale si intende un foglio contenente 1.800 (milleottocento) battute, spazi compresi. Articolo 5 – Giuria e criterio di valutazione delle opere 5.1 – I nominativi dei componenti la giuria saranno resi noti solo il giorno della premiazione. 5.2 – Alla giuria verranno sottoposte in forma anonima tutte le opere pervenute. 5.3 – Ogni giurato esprimerà liberamente un voto e un giudizio su ogni opera. 5.4 – Verrà stilata una graduatoria sulla base dei voti assegnati e sulla base di essa verranno proclamati i vincitori. 5.5 – Per nessuna ragione verranno resi noti i voti e i singoli giudizi dei giurati. Articolo 6 – Premi 6.1 – Verranno stabiliti un primo, un secondo e un terzo classificato per ogni sezione. 6.2 – Verranno assegnati i seguenti premi: Sezione 3.2.1 – Poesia Primo classificato: buono regalo Secondo classificato: buono libri Terzo classificato: buono libri Sezione 3.2.2 – Raccolta di poesie / silloge Primo classificato: buono regalo Secondo classificato: buono libri Terzo classificato: buono libri Sezione 3.2.3 – Racconto breve Primo classificato: buono regalo Secondo classificato: buono libri Terzo classificato: buono libri Sezione 3.2.4 – Racconto lungo Primo classificato: buono regalo Secondo classificato: buono libri Terzo classificato: buono libri Sezione 3.2.5 – Raccolta di racconti Primo classificato: buono regalo Secondo classificato: buono libri Terzo classificato: buono libri Sezione 3.2.6 – Romanzo breve Primo classificato: buono regalo Secondo classificato: buono libri Terzo classificato: buono libri Sezione 3.2.7 – Romanzo Primo classificato: buono regalo Secondo classificato: buono libri Terzo classificato: buono libri 6.3 – Le opere dei primi classificati nelle sezioni 3.2.2 – Raccolta di poesie / silloge, 3.2.5 – Raccolta di racconti, 3.2.6 – Romanzo breve e 3.2.7 – Romanzo verranno sottoposte a diverse case editrici per una eventuale pubblicazione con regolare contratto di edizione, senza alcuna spesa per l’autore vincitore. 6.4 – Per tutti i classificati, inoltre, ci saranno in Premio libri d’arte, un attestato di partecipazione con la motivazione e un buono omaggio per una passeggiata guidata per i monumenti e il centro storico di Ozieri, oltre ad altri numerosi premi messi a disposizione degli sponsor. 6.5 – La premiazione avverrà a Ozieri in luogo ancora da definire il giorno 19 settembre 2020, terzultimo giorno di estate. 6.6 – È gradita la presenza dell’autore. 6.7 – I premi non ritirati personalmente verranno spediti via posta a spese dell'avente diritto. 6.8 – Tutti i partecipanti verranno informati via mail dell’esito della votazione e del luogo dell’eventuale premiazione. Articolo 7 – Quote di adesione 7.1 – Per la sezione 3.2.1 – Poesia, è richiesta un quota di adesione di 5,00 euro per ogni opera. 7.2 – Per la sezione 3.2.2 – Raccolta di poesie / silloge, è richiesta una quota di adesione di 15,00 euro per ogni raccolta. 7.3 – Per la sezione 3.2.3 – Racconto breve, è richiesta una quota di adesione di 10,00 euro per ogni opera. 7.4 – Per la sezione 3.2.4 – Racconto lungo, è richiesta una quota di iscrizione di 15,00 euro per ogni opera. 7.5 – Per le sezioni 3.2.5 – Raccolta di racconti e 3.2.6 – Romanzo breve, è richiesta una quota di 25,00 euro per ogni sezione. 7.6 – Per la sezione 3.2.7 – Romanzo, è richiesta una quota di adesione di 30,00 euro per ogni opera. 7.7 – Per la partecipazione a più sezioni o a più opere all’interno della stessa sezione, verrà applicato lo sconto del 5% sull’importo totale risultante dalla somma delle singole quote dovute. 7.8 – Per il versamento della quota di partecipazione, si potrà fare riferimento all’IBAN IT73Z0200885001000105591467 intestato a Libreria Booklet Ozieri, con la causale: “Partecipazione alla prima edizione del Premio Narrazioni stravaganti di fine estate: opere di (nome e cognome del partecipante)”. Articolo 8 – Modalità di partecipazione e di inoltro delle opere 8.1 – Le opere vanno allegate, pena l'inammissibilità al Premio, esclusivamente in copia anonima via mail in formato word all’indirizzo [email protected]. 8.2 – Nel corpo della mail vanno indicati nome, cognome e recapito telefonico del partecipante. 8.3 – Alla stessa mail dovrà essere allegata la ricevuta di avvenuto pagamento della quota di adesione e il modulo di partecipazione opportunamente sottoscritto e compilato, scaricabile dal link in calce a questo bando. 8.4 – Le opere dovranno essere inviate tassativamente entro il 15/08/2020. 8.5 – Le opere rimarranno di proprietà dei rispettivi autori fino alla firma di un eventuale contratto editoriale, i cui dettagli verranno discussi separatamente. 8.6 – In relazione alle normative vigenti a tutela delle persone e altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali, i dati anagrafici, personali e identificativi dei partecipanti al Premio letterario saranno utilizzati esclusivamente ai fini inerenti gli scopi istituzionali, tali dati non verranno comunicati, né diffusi a terzi. L’interessato potrà esercitare tutti i diritti di cui all’art. 7 del D.lgs 196/2003 e potrà richiederne gratuitamente la cancellazione o la modifica scrivendo all’indirizzo mail [email protected]. 8.7 – Il partecipante si impegna a mantenere indenne da qualsivoglia responsabilità giudiziaria l’organizzazione del Premio in relazione a plagi o ad altri contenuti potenzialmente lesivi. 8.8 - L’organizzazione del Premio, dal canto proprio, si impegna a non accettare opere che violino, in qualsivoglia modo, diritti di terzi, ivi compresi eventuali diritti d’autore, oppure opere offensive (dai contenuti volgari, violenti, razzisti, sessisti, omofobi, etc.) o che contengano contenuti diffamatori o in violazione della privacy. 8.9 – Per ogni richiesta di chiarimento, scrivere alla mail [email protected]. Con la collaborazione di
Riprendiamo gli appuntamenti del sabato in libreria con un graditissimo ritorno. Francesco Cossu, incalzato da Gavino Saba, ci parlerà del suo primo romanzo "Dietro il vento" [Amicolibro edizioni]. Le letture saranno curate da Elena Frau. L'appuntamento è per sabato 18 gennaio alle ore 18,30. L'opera Sarà Gerardo Santu, professore di lettere, a scoprire il corpo di una giovane donna nei bagni della scuola, che tutti i giorni lo vede presente nel suo meticoloso lavoro di docente. Ecco che inizia, per gli studenti del corso Sirio per ragionieri, per quelli delle due classi di futuri geometri e dei loro stessi docenti, un periodo che verrà movimentato dalla presenza dell’Ispettore capo Vittorio Corti e dei suoi uomini. Un giallo psicologico, quest’opera scritta da Francesco Cossu, che privilegia l’aspetto introspettivo, coinvolgendo il lettore nelle indagini di un ispettore impegnato in possibili e presunte speculazioni legate al business dell’eolico e in un omicidio che vedrà, protagonisti e non, impegnare un ruolo centrale nella narrazione. L'autore Francesco Cossu nasce a Tempio Pausania nel 1969. Laureato in Lettere, insegna Letteratura italiana e Storia in un istituto tecnico. Ha diretto la rivista culturale Gemellae. Ha collaborato con “Il Corriere di Romagna”, “Il Messaggero”, “Roma”, “Il Tirreno”, “La Nazione”. Dal 1996 è corrispondente locale de “L’Unione Sarda”. Ha pubblicato tre volumi di poesie: “Trasfigurazioni” (Stampacolor, 2001); “Oroscurismi” (TAS, 2006); “Intervalli” (Edes, 2008). “Dietro il vento” è il suo esordio nella narrativa. INGRESSO LIBERO Cari bettolari, pensavate che mi fossi dileguato? Che mi fossi dimenticato di voi? Che fossi fuggito rincorso da qualche dinosauro scorreggione? Ma no! Io sono sempre qui, ho solo trascurato un po’ questa Bettola a causa dei miei nuovi impegni professionali. Siamo arrivati anche alla fine di questo 2019, un anno per me importantissimo che ha visto l’apertura della mia libreria, la realizzazione di un desiderio che avevo da anni. Be’, sì, è anche iniziato il processo a carico del mio stalker il quale, con indefesso spregio del pericolo, continua a fare lo spiritoso e a spargere merda su di me, ma va ben, contento lui. Le riflessioni su questa mia nuova attività sarebbero tantissime, tutte sulla valenza e sul significato del termine autore e, di conseguenza, della scrittura. Ho organizzato da me moltissime presentazioni librarie e ho potuto conoscere di persona altrettanti autori di valore, che hanno arricchito e impreziosito la mia esperienza. Navigo nel variegato mondo dell’editoria da molti anni e, anche se per me è come se fosse sempre il primo giorno, anche adesso che sono passato dalla parte del cosiddetto “utente finale” trovo conferma alle mie convinzioni: l’editoria a pagamento non aiuta la buona lettura, l’editoria autoprodotta idem, gli stampatori anche. Il crowfounding editoriale men che meno. L’arma vincente è l’umiltà e la voglia di confrontarsi positivamente, ma spesso – anche se un libraio non dovrebbe dirlo apertamente, ma io mica faccio nomi – fa capolino l'autoreferenzialità e la spocchia di chi pretenderebbe vendite milionarie e spazi infiniti sugli scaffali gabellando fuffa per finissime intuizioni. Spero di riuscire a contagiare il maggior numero di persone, a partire dai più piccoli, ce la metterò tutta. Ovviamente il mio impegno per le cialtronerie non è cessato, tornerò presto, ché io non mi nascondo, non mi piego, non mi arrendo. Quindi, cari amici (e nemici, ci mancherebbe), buon 2020. Più si diventa vecchi, più il rito degli auguri assume il sapore della “pratica da sistemare”, però cerchiamo di non abituarci, cerchiamo di dare sempre il meglio di noi stessi, di vedere e di prendere il meglio dalle cose che ci circondano e dai fatti che ci accadono. Non giochiamo a fare la conta delle sole malefatte di una o dell’altra parte (magari per sentirci autorizzati a fare altrettanto, ché certi discorsi van bene su tutto, fan fine e non impegnano), ma cerchiamo di inventarci sempre nuovi modi per proseguire in serenità e con quell’(auto)ironia che fa sempre bene. In rispettosa democrazia, sempre. A presto. Giovedì 18 luglio nella suggestiva cornice delle Carceri Borgia, Vindice Lecis presenterà e dialogherà con il pubblico sul suo ultimo romanzo: Il Visitatore (editore Nutrimenti), ambientato nella Sardegna del '600. Un avvincente romanzo storico che è anche un affresco rigoroso e documentato della Sardegna in un'epoca di violenze e spionaggio, corruzione e inquisizione, in cui i rappresentanti delle istituzioni, dalla nobiltà alla Chiesa, dalla Corona spagnola ai governi locali, facevamo dell'arbitrio la regola. Il programma della serata è completato dalla visita guidata dei principali monumenti ozieresi che ci riportano a quel particolare periodo storico: Fontana Grixoni e le Carceri Borgia. L'evento è realizzato in collaborazione con la Libreria Booklet Ozieri di Mario Borghi, con l'Istituzione San Michele (che garantirà le visite guidate ai citati monumenti) e con la storica dell'arte Giuseppina Deligia. Di seguito il programma completo della serata: ore 18.30 visita guidata alla Fontana Grixoni ore 19.00 visita guidata alle Carceri Borgia ore 19.30 presentazione del romanzo "Il Visitatore" di Vindice Lecis, presso il cortile interno delle Carceri Borgia. Un nuovo appuntamento alla libreria Booklet di Ozieri. Questa volta ospiteremo nuovamente Cristiano Sabino con il suo Compagno T. - lettere a un comunista sardo, edito da Condaghes. L'appuntamento è per sabato 29 giugno, alle ore 18 circa. Dialoga con l'autore Amantìa Aisha Martinelli (al secolo Luana Farina). L'opera La lingua, la storia, le basi e i poligoni militari, l’equivoco della modernità d’importazione, lo spopolamento, i luoghi comuni sui sardi e sulla loro presunta incapacità di emanciparsi, le laceranti ferite dovute ai disastri ambientali e lo smantellamento di ogni prospettiva economica non basata sulla dipendenza e sulla subalternità, ma anche una feroce autocritica sulle involuzioni della sinistra e la crisi profonda del pensiero politico alternativo al modello liberista in un fitto dialogo dell’autore con il misterioso “Compagno T”. Una raccolta di lettere scritte con linguaggio franco e crudo che ricompongono una storia di militanza e passione civile, in una terra condannata ad essere una periferia senza valore. Uno scambio senza esclusione di colpi tra due compagni oramai divisi da un vertiginoso rift culturale prima ancora che politico. Da una parte l’adesione acritica all’ideologia di Stato che gradualmente ma inesorabilmente trasforma i rivoluzionari rossi in tiepidi difensori dello status quo affetti da una vera e propria sindrome di Stoccolma verso l’oppressore. Dall’altra una ricerca continua e instancabile per strappare quel velo di Maya, frutto di una storia di alienazione ma diventato ormai norma e natura, che ha portato la maggioranza dei sardi a riprodurre automaticamente i medesimi meccanismi della subalternità. Una j’accuse diretta e graffiante ma mai distruttiva, sempre con lo sguardo rivolto al futuro e al progetto. L'autore Cristiano Sabino nasce a Sassari nel 1979. Frequenta fin da giovanissimo il circolo “Spazio Rosso” e dopo il liceo studia filosofia a Pisa, dove milita nel movimento antagonista. Nel 2001 manifesta contro il G8 a Genova e al rientro nell’Isola partecipa alla fondazione di "A Manca pro s’Indipendentzia", nella quale Sabino ricoprirà vari incarichi fino a diventarne portavoce. Sono gli anni in cui il partito subisce una dura repressione e nello stesso tempo si muovono i primi passi verso la convergenza delle varie anime indipendentiste. Concluso il suo periodo di formazione, tra l’Italia e la Germania, discutendo la sua tesi di dottorato alla Scuola Normale Superiore di Pisa, Sabino torna a vivere in Sardegna dove oggi lavora come docente di ruolo e prosegue la sua militanza politica. Fondatore della rivista "Camineras", ha curato una voce per l’enciclopedia "Treccani" Croce-Gentile, collabora alla rubrica di opinione di "Cagliari Pad" e con il blog dell’ex direttore de L’Unione Sarda Anthony Muroni. Eccoci al quinto evento libresco. Il 28 giugno 2019, dalle ore 18,30, presenteremo nella libreria Booklet di Ozieri il libro Luce degli addii, di Eliano Cau [Condaghes edizioni]. Dialogherà con l'autore Antonio Canalis L'opera Nella Sardegna remota fra il Barigadu e la Mandra Olisày, sullo sfondo del XVIII secolo, si consumano le drammatiche vicende di padre Benedetto Loy e Cipriana Podda. I luoghi, facilmente riconoscibili, sono storici, come parte degli accadimenti, liberamente trattati e congiunti fra loro in un ordito avvincente. Luce degli addii è la storia di una ossessione amorosa, di una serie di conflitti sentimentali che si snoda in un tempo e in uno spazio concreti ma anche immaginari; è una storia di ritorni, un rovello che non porta in nessuna direzione, che non concede scampo alcuno. Nell´oceano turbinoso delle passioni l´avventura umana si chiude lasciando scorgere soltanto, forse, una piccola parvenza di luce: per Cipriana, sacrificatasi sull´altare della rinuncia, del silenzio e del rimpianto; per Padre Loy che, pur nella consapevolezza del suo egoismo e della sua viltà, si aggrappa alla sua ancora, alla sua croce. L´eco sbiadita di Bonaventura Licheri, poeta di Neoneli, è appena ravvisabile, così come il rinvio alle sue umane peripezie: ombre, seduzioni rese consistenti di piaceri e afflizioni che ci mostrano il protagonista, insieme agli altri personaggi, molto nei suoi limiti ma un poco anche nella sua grandezza. L'autore Eliano Cau nasce a Neoneli nel 1960. È un cultore della poesia sarda, con una forte predilezione per quella di Bonaventura Licheri, del quale ha curato la raccolta "Deus ti salvet Maria" (2005). Cau ha esordito nella letteratura con il romanzo "Dove vanno le nuvole" (2001), cui è seguito "Adelasia del Sinis". Prima aveva scritto anche dieci racconti comparsi col titolo di "Balentias" (2000), realizzato col fratello Tonino, leader del gruppo del coro a tenore Neoneli. Per il quarto e ultimo appuntamento libresco del mese di maggio, la Libreria Booklet di Ozieri ospita un grande sportivo: Massimo Scarpati, che ci parlerà della sua carriera tramite il suo libro Il tempo di un'apnea. Il libro Si tratta di un'opera autobiografica. Schivo e riservato, sin da giovanissimo Scarpati subisce il fascino degli ambienti marinari del Golfo di Napoli, dove muove i primi passi alla scoperta del grande mistero del Mare. Il suo destino è già segnato, perché l’ambiente in cui si forgia il suo carattere è anche la culla della pesca in apnea nazionale. E’ a Napoli, infatti, che nei primi anni trenta iniziano a fare la loro comparsa i primi pescatori subacquei, ed è proprio la presenza di uno di questi pionieri, Pasquale Ripa -padre di Claudio- ad incuriosire ed attrarre il giovanissimo Massimo sotto la superficie del Mare. Dalle prime timide frequentazioni subacquee rese difficoltose dalla carenza di attrezzature e conoscenze adeguate fino ai successi agonistici e alle esperienze personali e professionali nei mari di tutto il mondo, Scarpati ripercorre il suo rapporto con il Mare e la Vita, guidando il lettore alla scoperta di una dimensione ormai quasi dimenticata, in cui l’uomo e la natura sono facce della stessa medaglia ed in cui l’ipocrisia ed il buonismo moderni, frutto di una concezione del mondo superficialmente antropocentrica, non hanno diritto di cittadinanza. I racconti di pesca e di gara, ovviamente, non mancano, e costituiscono delle vere perle per tutti gli appassionati di questa disciplina, che Scarpati ha interpretato con grande capacità e sensibilità, ma Il tempo di un’apnea è molto più che un’autobiografia a base di aneddoti di Mare e di pesca: nell’opera ritroviamo un gran numero di riflessioni profonde, che ci permettono di conoscere meglio l’uomo Scarpati -e quindi anche il Mare e la pesca in apnea- ed apprezzare il suo acume, la sua lungimiranza, la sua semplicità e nobiltà d’animo. Il suo grande amore per il Mare e la sua insaziabile sete di conoscenza lo rendono un pescatore moderno ante litteram. Al termine di un percorso di crescita interiore che lo porta a prendere coscienza dell’assoluta necessità di impostare un rapporto diverso e più rispettoso con il Mare, Scarpati non cede alla tentazione di rinnegare il proprio passato per guadagnare simpatie in un mondo sempre più ipocrita e minato alle sue fondamenta dalla “cultura” moderna, madre del falso ambientalismo ormai imperante. Al contrario, egli rivendica il diritto/dovere dell’uomo di non rinnegare la propria natura e di preservare talenti e cultura che gli hanno consentito di sopravvivere in armonia con la Natura per migliaia di anni, nella convinzione che siano proprio questi talenti trasmessi con il genoma di ciascun individuo a renderci ciò che siamo. Predazione e amore per il Mare non sono elementi in contraddizione, tutt’altro, né è possibile negare la nostra natura di predatori al vertice della catena alimentare del regno Terracqueo, perché la vita e la morte fanno parte di noi, come di qualsiasi altra creatura vivente di questo pianeta. La nostra autocoscienza e la nostra formidabile capacità di intervenire sugli equilibri della Natura comportano certamente una responsabilità, ma non è con l’ecologismo di facciata, il pietismo animalista o la negazione della nostra essenza che riusciremo a recuperare un rapporto corretto con la natura, un rapporto fatto di compenetrazione, conoscenza, rispetto, simbiosi. Per gli appassionati di pesca in apnea, Il Tempo di un’apnea rappresenta un’imperdibile occasione per immergersi, seppure con la mente, nel ricchissimo Mare di un tempo e di rivivere le emozioni di un grande campione che ha scritto molte pagine della nostra storia ed il cui nome è legato ad attrezzature che oggi sono di uso comune, ma che un tempo rappresentavano una mera aspirazione. Gli appassionati di agonismo, poi, troveranno delle vere “chicche” nella descrizione accurata di gare indimenticabili, come i campionati del mondo delle Eolie (69), Iquique in Cile (71) o Cadaques in Spagna (73), che gli permetteranno non solo di cogliere il vero valore di quelle prestazioni, ma anche di capire meglio i retroscena di questa disciplina e le difficoltà incontrate da un personaggio come Massimo Scarpati, caratterialmente incompatibile con la pochezza di certa dirigenza federale, a quanto pare già fastidiosamente in voga ai suoi tempi. L’evoluzione della passione per il Mare e la pesca subacquea di Scarpati rispecchia l’evoluzione culturale della pesca in apnea dell’ultimo ventennio. Non a caso Scarpati, che per primo ha sentito l’esigenza di orientare il prelievo delle competizioni verso la qualità piuttosto che la quantità con il famoso “regolamento ecologico”, si è ritrovato ad essere visto come un insensibile assassino dalle frange pseudoambientaliste ed un rinnegato da molti suoi colleghi pescatori subacquei: era in anticipo sui tempi di almeno vent’anni, e per questo è stato inevitabilmente incompreso. La bella storia d’amore con la sua Donzella -sua moglie Gina- e le avventure nei mari di tutto il mondo completano il quadro di una vita ricca di avventura, sfide, gioie e dolori, rivissuta attraverso i ricordi di tempi ormai perduti ma in qualche modo cristallizzati nella testimonianza dell’autore. Avventure che hanno riempito un’intera esistenza con istanti indimenticabili, vissuti in quella breve parentesi rappresentata da "Il tempo di un’apnea". L'autore È il più titolato campione italiano di pesca subacquea, ha vinto 5 campionati italiani, 3 Campionati Europei a squadre ed 1 individuale, 1 Campionato Mondiale individuale e 1 Campionato Mondiale a squadre, nonché diversi altri gran premi e trofei nazionali ed internazionali. È stato capitano della Nazionale Italiana. Accademico di Ustica e membro della commissione della Accademia internazionale di scienze e tecniche subacquee che ogni anno assegna il premio Tridente d'Oro a chi si è distinto particolarmente nelle attività subacquee. Per la sua fama ed esperienza, è considerato una delle più importanti e autorevoli figure del mondo della subacquea a livello nazionale ed internazionale. Sposato con Gina Iacono ha due figli Guido e Uberto. Ha collaborato ed è stato per diversi anni testimonial e collaboratore tecnico della Mares per cui ha ideato e brevettato una famosa ed innovativa gamma di articoli e attrezzature tra cui le prime pinne lunghe, conosciuta come linea Massimo Scarpati contribuendo alla transizione delle attività subacquee da un periodo di sperimentazione ed evoluzione degli anni cinquanta e sessanta a quella definitivamente più moderna degli anni settanta e ottanta, che ha portato così ad una standardizzazione delle attuali tecnologie. Ha viaggiato per tutto il mondo, in particolare nei mari dell'Oceano pacifico, per girare diversi documentari naturalistici sul mare e sulle similitudini di pesca in apnea del popolo polinesiano. Negli anni settanta si trasferisce a Stintino dove compra una delle prime ville davanti alla spiaggia della Pelosa. Dagli anni ottanta ha iniziato ad effettuare la pesca subacquea del Corallo rosso, effettuata con le miscele, con discese autonome ad alta profondità, ed opera ancora attualmente nella costa della Riviera del Corallo ad Alghero. È così protagonista di diversi documentari e programmi televisivi nazionali sulla pesca del corallo. Nel maggio del 2009 Raitre gli dedica uno speciale per la rubrica Persone. Modera Carlo Tomassetti Sarà presente l'autore Entrata libera Il tema scelto per il secondo appuntamento libresco alla Libreria Booklet di Ozieri è l'ufologia (cliccando sulla locandina, la si può scaricare). Trattato X, il libro di Pierluigi Ribichesu [A.Car Edizioni] La presentazione implicherà un dibattito più ampio sul tema controverso dell'ufologia. Modera l'ufologo Antonio Bassu. Ingresso libero. Ore 17. L'evento è anche su Facebook, QUI, aggregatevi. Primo appuntamento libresco alla libreria Booklet di Ozieri. Sabato 4 maggio 2019, a partire dalle ore 17,00, Luana Farina (Amantìa Aisha Martinelli) dialogherà con Cristiano Sabino, autore, assieme a Omar Onnis, di Falce e Pugnale - Per un socialismo di liberazione nazionale [Catartica Edizioni]. Si tratta di una serie di documenti sardi che spaziano da Lussu a Gramsci, dalle tesi di Lione e di Colonia del Pcd'I all'appello dell'internazionale contadina al V congresso del Partito Sardo, dal sabotaggio del PCS al rilancio del dibattito anticolonialista degli anni Sessanta e Settanta, dalla Carta di Brest alla Carta di Algeri, da Su Pòpulu Sardu alle tesi di A Manca pro s'Indipendentzia. Come scrive Sabino “Il sardismo popolare è stato sempre osteggiato e combattuto sia dal sardismo podatario che dalla sinistra centralista, sciovinista e coloniale. Ma è un filo rosso – aggiunge –, spesso invisibile o difficilmente rintracciabile, che ciclicamente - quando tutto sembra perduto e disperso - unisce una nuova generazione di sarde e sardi nel rilancio della lotta per la liberazione nazionale e sociale della terra di Sardegna”. La pubblicazione in versione integrale alcuni documenti storici riconducibili alle tesi della sinistra indipendentista. I documenti sono introdotti da un saggio di Omar Onnis che li contestualizza storicamente e da un saggio di Cristiano Sabino che propone una nuova lettura delle istanze della sinistra indipendentista. Le fonti pubblicate sono nell’ordine; la Carta di Brest, la Carta di Algeri e le tesi politiche dell’ormai disciolta organizzazione comunista-indipendentista sarda A Manca pro s’Indipendentzia. Gli autori Omar Onnis, nuorese, di formazione storica e giuridica, autore di saggistica (specie di contenuto storiografico) e di narrativa, nonché blogger (SardegnaMondo), ha un trascorso di militanza politica in ambito indipendentista. Svolge attività di divulgazione storica e di conferenziere. Cristiano Sabino nasce a Sassari nel 1979. È tra i fondatori dell’organizzazione A Manca pro s´Indipendentzia, nella quale ricoprirà vari incarichi fino a diventarne portavoce. Insegna filosofia e storia a Sassari. Nel 2017 esordisce col suo primo libro edito per Condaghes Compagno T. Lettere a un comunista sardo, giunto alla sua seconda edizione. Siete tutti invitati, l'evento su Facebook è raggiungibile da QUI. Copertina a cura di Salvatore Palita, Studio Segno Entrata libera |
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