In quelle stanze, per dire, si è deciso che stringere il viso di una donna per ottenere un bacio forzato, o anche solo per leccarle il naso, non integra violenza sessuale, né il reato di violenza privata. In particolare, un medico aveva bloccato una paziente sul lettino delle visite in ambulatorio per leccarle il naso, ma siccome tutto ciò non costituisce reato, ne è uscito assolto. Bene.
Invece è violenza sessuale mettere una mano sul sedere di qualcuno. Se poi l’atto è corredato da frasi scurrili, non si ha scampo. Lo sa bene un automobilista che si è preso tale libertà nei confronti di una vigilessa accorsa in seguito a un incidente stradale, salvo poi scusarsi che lo ha fatto così, tanto per amicizia. Be’, meno male che la Cassazione gli ha detto a chiare lettere che 'ste cose non si fanno, altrimenti saremmo potuti tutti cadere in errore. Grazie, quindi, a quel galantuomo che è arrivato fino a lei (alla Cassazione intendo).
Comunque, se quell’automobilista si fosse documentato un po’ di più, avrebbe scoperto che il palpeggiamento violento ad una donna può essere considerato fatto di minore gravità, se si prendono in considerazione le concrete modalità esecutive dell'azione. Oh, vabbe’ che in questo caso si trattava di un povero, povero, uomo, che aveva solamente costretto una donna a subire atti sessuali, consistiti nel palpeggiarla sui seni e tra le gambe con violenza, trattenendola con forza e trascinandola verso la propria autovettura al dichiarato fine di consumare un rapporto sessuale nonostante i reiterati rifiuti della stessa, mica una vigilessa, quindi ben venga la forma attenuata del reato. Bene, non si finisce mai di imparare.
Anche fare la cosiddetta mano morta nella scollatura è reato. In particolare è stato stabilito PER LEGGE che mettere la mano nella scollatura di una donna e toccare lo spazio tra i due seni contro la sua volontà è reato. Lo avreste mai immaginato? Un giardiniere marocchino che lo ha fatto nei confronti della figlia del suo datore di lavoro, per protestare in ordine al mancato pagamento di alcune sue competenze, è stato condannato, anche se lui insisteva nel dire che si era trattato di una cosetta così, senza significato, una celia. Ma tu guarda alle volte come si vengono a sapere le cose.
Un’altra cosa che si può fare tranquillamente è baciare contro la sua volontà sulla guancia una persona anche con la cerniera dei pantaloni abbassata (quest’ultima circostanza è stata definita elemento estrinseco e non contestuale all'azione, quindi si va sul sicuro, magari si può dire che la cerniera è difettosa e quindi estrinseca).
Invece chi costringe la vittima ad avvicinare il viso al suo organo genitale nudo, senza però arrivare ad un contatto fisico, non commette reato di violenza sessuale (quindi volendo si potrebbe prima leccare il naso e poi…). Be’ certo, non c’è contatto (anche se l’uomo aveva messo una catena attorno al collo della vittima per attirarla meglio, ma va ben, sono dettagli). Lo dice la Cassazione, mica io, che, ingenuo, credevo che esistesse anche il famoso “reato tentato” che prevede pene (nel senso di punizioni) ugualmente gravi rispetto al reato consumato. Ma io non faccio testo.
Ecco, invece una cosa molto grave è telefonare continuamente al partner, o mandargli un sacco di messaggini minacciosi (e chi lo avrebbe mai detto che era vietato!), anche di notte, a meno che non sia una cosa reciproca, allora non c’è reato. Spegnere il cellulare, spesso, sembra brutto, quindi meglio andarsene poi a chiedere aiuto ai Saggi della Cassazione, tanto son lì apposta, si annoierebbero se nessuno andasse a bussare alla loro porta.
Anche pedinare la moglie è reato, soprattutto se con azioni continue e assillanti su tutte le attività e gli spostamenti della donna, finanche nel contesto lavorativo, a causa del sospetto di relazioni extraconiugali, con conseguenti offese verbali e percosse (certificate dal pronto soccorso) tanto da far abbandonare alla poveretta la casa coniugale. Adesso, arrivare fino in cassazione per farsi dire ciò sembra ridicolo, ma quel marito probabilmente era convinto di essere nel giusto e con lui il suo avvocato che lo ha portato fino alla massima Corte. Vedete quante cose si imparano? Avreste mai sospettato che pedinare e picchiare la moglie era una cosa da non fare?
Un’altra cosa da non fare è anche inviare non solo fiori ma anche una busta con un profilattico all'interno e messaggi intimidatori, costringendo una donna a modificare le proprie abitudini di vita, a non uscire di casa da sola e a far accompagnare la figlia a scuola da altre persone. Meno male che questo signore, così tanto amante dei regali originali, lo ha saputo dalla Cassazione, altrimenti come avrebbe fatto?
Infine se proprio volete vendicarvi di una donna sgradevole, potete benissimo dire farle sapere che secondo voi è una strega. Non vi succede nulla, purché lo diciate al figlio treenne della nemica, et voilà.
Ci sarebe anche da parlare di un signore che prima ha pedinato ovunque la ex moglie, anche fino al posto di lavoro, poi l'ha minacciata di morte e che è stato prima arrestato, ma poi liberato perché: 1) non l'ha mai insutata né le ha fatto mai del male fisico; 2) i suoi comportamenti così galanti erano meramente volti a riconquistarla; 3) ha accettato la separazione consensuale. Quindi, come ci insegnano le cronache quotidiane, certo, ogni pericolo per la donna è cessato, quindi l'uomo è stato liberato. Ma sorvoliamo. Che bellezza.
Ah, che bello vivere in un paese dove ci sono degli eroi che vanno fino in Cassazione per far sapere all’umanità certe cose!