Si tratta dell’opera teatrale “Gli opinionisti”, edita da Le Mezzelane, con prefazione di Vincenzo Carboni, già messa in scena più volte da quei loschi individui del Nogu Teatro di Roma.
Di cosa tratta è presto detto, il titolo anticipa già tutto:
In un salotto, dove si trova per motivi di lavoro, durante un pomeriggio di ferragosto, una donna delle pulizie riceve strani personaggi che recano al seguito dei foglietti sui quali hanno scritto le loro opinioni sui temi più disparati. Questi personaggi dopo aver declamato tali opinioni consegnano i foglietti alla donna, la quale li lega a dei palloncini che libera nell’aria. Durante queste visite, si parla anche della sparizione di una targhetta dalla porta dello studio di un dottore. Uno dei personaggi scopre casualmente che quella targhetta si trova proprio in quel salotto e cerca di farlo sapere a due poliziotti, anch’essi entrati per esprimere le loro opinioni. Ogni tanto, per spezzare il clima, la signora delle pulizie invita i suoi ospiti a ballare o a cantare tutti assieme e loro accettano. Un attimo di confusione segna l’entrata dell’ultimo ospite, quello meno appariscente, che esprime ciò che realmente succede fuori da quella stanza; egli si rifiuta di dare il suo foglietto alla signora delle pulizie, sa che andrebbe perso, come le parole vane e inutili di tutti gli altri (che si esprimono solo con frasi fatte e a effetto). Oramai, le opinioni e i pareri che i mass media propinano al popolo bue hanno lentamente corroso le coscienze di molti. Ognuno parla, senza che l’altro si preoccupi di ascoltarlo, nell’unica speranza di apparire. Stuoli di opinionisti ci assediano dovunque. Ma la verità, o almeno la verosimiglianza, resta una cosa lontana. Un unico filo lega tutte queste persone, quello dell’inutilità.
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- La versione cartacea (ISBN 9788833280042) sarà disponibile a partire dal 10 dicembre ed è già prenotabile cliccando * QUI *.
A tempo debito sarà organizzata una presentazione a dir poco rutilante, steituned.