Quello che più (mi) stupisce è il “tema libero” delle opere (poesie o narrativa) che possono essere proposte per questo concorso letterario: va bene qualsiasi cosa, non è necessario che abbia a che fare, o a che vedere, con le persone cui il concorso è dedicato.
Un’altra cosa che non cambia mai è la quota di adesione, o meglio, cambia l’ammontare. Per omaggiare la Yourcenar quest’anno potete scrivere quello che vi pare, ma ricordatevi di aggiungere 18,50 euro (solo 16,00 se siete soci).
Cosa si vince? Anche qui sempre le stesse cose: tante belle copie di pubblicazioni di 32 pagine con i vostri capolavori. Come facciano a riempire quelle 32 pagine (facciamo 30, considerando già occupata la copertina e vuota l’ultima facciata), ossia con quale materiale e secondo quale criterio, lo scopriamo leggendo la pagina Facebook dedicata ai concorsi letterari. Lo spiega direttamente l’organizzatrice su mia esplicita domanda (non fate caso a quell’apostrofo monello).
Ecco, mi piacerebbe sapere come valutano le altre opere da inserire in quelle ben 32 pagine (16 fogli). E se un autore non ne ha altre? O magari le ha – tutte a tema libero, ovvio – ma sono bruttine? Oppure ne ha ma non bastano? Lasciano le pagine rimanenti in bianco?
Non è che, se avete partecipato per la sezione Poesia (che prevede l'invio di una lirica di 32 righe), inseriranno tutte le 32 righe nelle 30 pagine, praticamente poco più di una riga per pagina, e se invece avete partecipato alla sezione Narrativa in lingua italiana (che prevede l'nvio di un testo di 18.000 battute), suddivideranno le 18.000 battute perle pagine, facendone uscire un’opera scritta bella larga.
L’organizzatrice – che precisa “abbiamo una commissione di lettura che analizza tutto ciò che pubblichiamo e che quindi valuta ogni opera prima della pubblicazione” – mi invita a leggere qui.
La Montedit [la casa editrice che organizza questo concorso a pagamento] non fa parte della categoria degli editori a pagamento; la Montedit, accertata la qualità dell'opera, offre all'Autore un contratto editoriale senza chiedere alcun contributo strano, ma semplicemente l'impegno di acquistare, o far acquistare da sponsor, un certo numero di copie, in modo da coprire le spese di composizione, carta, stampa, legatoria ecc.
Ecco, non è mica a pagamento, no, macché, pubblicano gratis solo chi acquista un bel po’ di copie della propria opera, il tutto, ovviamente, in nome di Prévert e della Yourcenar.
Ma cosa c’entri con la promozione non riusciamo a capirlo, forse il vincitore si tiene le tante copie e deve distribuirsele da solo?
Ma tutto ciò, cos'ha di letterario?