In scena fino all’8 gennaio al Teatro dell’Opera di Roma, dal 13 al 15 al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi
di Manuela Minelli (foto di Yasuko Kageyama)
A Roma sono arrivati… i Pipistrelli, ma state tranquilli perché non è un’invasione pericolosa, sul tipo di quella degli uccelli di Hitchcock, bensì qualcosa di molto più piacevole e artistico.
Infatti, al Teatro dell’Opera è in scena fino all’8 gennaio Il Pipistrello di Roland Petit, mentre all’Accademia di Santa Cecilia dal 5 al 7 gennaio l’Orchestra e il Coro eseguiranno insieme agli interpreti vocali le famose melodie e i celebri valzer di Johann Strauss Jr. che hanno reso immortale Il Pipistrello, mentre Neri Marcorè reciterà alcune battute della celebre operetta viennese della seconda metà del secolo XIX.
Dopo il grande successo di Capodanno al Costanzi (teatro sold out e pubblico in visibilio), Il Pipistrello dell’ineguagliabile Roland Petit, padre del balletto moderno in Europa, con il Balletto del Teatro dell’Opera di Roma, da venerdì 13 gennaio e fino a domenica 15 andrà in scena al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi e sarà la prima tournée all’estero della Direzione Abbagnato.
Il Pipistrello, che entra per la prima volta nel repertorio del Teatro dell’Opera di Roma, è una spumeggiante creazione in due atti che nel 1979 raccoglie la richiesta della Principessa Grace di Monaco: trasformare in balletto Die Fledermaus, felice operetta di Johann Strauss Jr, su libretto di Carl Haffner e Richard Genée da Le Réveillon di Henri Meilhac e Ludovic Halévy.
Tra il 1978 e il 1982 Roland Petit vive il periodo di maggior splendore della sua carriera creativa e sarà nel 1979 che crea Il Pipistrello, opera coreografica in cui la tecnica classica accademica e le movenze del musical-hall si fondono alla perfezione, con la straordinaria Zizi Jeanmaire, l’elegante Denys Ganio e l’effervescente Luigi Bonino. Questo balletto, poco conosciuto e poco rappresentato in Italia, è molto più di un semplice divertissement, è la creazione in cui Roland Petit coniuga il suo estro coreografico con una lettura acuta e profonda dell’operetta da cui è tratto, all’insegna della festa. Ancora, è il balletto con il quale Zizi Jeanmaire (moglie di Roland Petit, costretta per quattro anni a stare lontana dalle scene per un incidente) incantò la platea con una perfetta tecnica classica interpretando con grande humour una brava madre borghese che si trasforma in un’affascinante “sconosciuta” alla riconquista di un marito volubile e volante.
Il Pipistrello racconta la storia di una famiglia dell’alta borghesia ungherese, in cui non c’è più amore né passione e tutto scivola via in una noiosa routine coniugale. Johann, marito di Bella, durante la notte indossa ali di pipistrello e vola in cerca di esperienze notturne per sfuggire alla monotonia familiare. Bella se ne accorge e si dispera, quindi si rivolge a Ulrich, amico di famiglia a cui lei piace parecchio, che gli dice di non essere triste, ma di rendersi più sexy per riconquistare l’interesse del marito. Così Ulrich accompagna un’elegantissima e sfavillante Bella al Maxim’s, locale notturno dove lo champagne scorre a fiumi e belle donne si lanciano in danze sfrenate e persino i tre camerieri (Giacomo Luci, Alessio Rezza e Alessandro Vinci) si esibiscono in salti e acrobazie con uno stile carico di humor inglese. Al Maxim’s arriva finalmente Johann, interpretato dal bel Friedemann Vogel, che si esibisce in una frizzante variazione, finchè arriva Bella accompagnata da Ulrich e subito tutti notano questa bellissima donna di cui Johann si innamora immediatamente, non riconoscendo in lei sua moglie.
Il secondo atto si apre con un ballo in maschera e una ciarda ungherese, ma qui Johann viene arrestato perché coinvolto in una rissa per accaparrarsi l’attenzione di Bella. Verrà trascinato in prigione, ma Bella, flirtando con l’ufficiale, riuscirà a farlo uscire e qui parte l’incantevole pas de deux d’amore tra i due, finchè Ulrich non porge a Bella le forbici con le quali lei taglia le ali di pipistrello del marito fedifrago e gli infila … le pantofole ai piedi. Il balletto si chiude con un valzer sulle note di Strauss.
Il Pipistrello è un balletto mitteleuropeo in cui si alternano e si confondono atmosfere ungheresi e parigine, condite da humor inglese, frizzante come ottimo champagne ghiacciato (non a caso il Teatro dell’Opera, prima della programmazione, ha voluto Il Pipistrello come evento speciale la sera di Capodanno, che ha visto il pubblico romano e straniero affollare il Costanzi e brindare con i danzatori, la direttrice Eleonora Abbagnato e i ragazzi del Corpo di Ballo).
La mondanità, gli intrighi amorosi, gli slanci, l’ebbrezza, la malinconia annegata nelle frizzanti bollicine dello champagne, il tutto mirabilmente danzato sulle musiche di Johann Strauss Jr. dai ballerini del Teatro dell’Opera e dai danzatori ospiti, Maria Yakovleva e Friedemann Vogel, sulle coreografie ironiche di Roland Pétit, supervisionate con grande cura e humor da Luigi Bonino che è stato anche l’interprete originale del personaggio di Ulrich, Direttore Artistico dei Balletti Roland Petit e supervisore alla coreografia.
“Il Pipistrello nasceva con e per Zizi Jeanmaire, Denis Ganio e il sottoscritto – ha dichiarato Bonino – E’ stato straordinario lavorare con Roland Petit fin dalla nascita di questo balletto con il quale abbiamo conquistato Parigi e l’America, da New York a Los Angeles. Ho danzato il ruolo di Ulrich tante volte e oggi essere qui con i ragazzi del Balletto del Teatro dell’Opera di Roma, non solo mi riporta a quegli anni fantastici, ma riaccende in me quell’entusiasmo che si ha quando si interpreta il personaggio. È con cura e humour che li seguo in questa avventura, li guido in un percorso tecnico-interpretativo ricco di sfumature, proprio del grande maestro francese. Inoltre essere qui, sotto la direzione di Eleonora Abbagnato che ha avuto un rapporto molto speciale con Roland Petit, è, allo stesso tempo, elettrizzante e rassicurante, davvero mi sento a casa”.
L’allegria e l’atmosfera briosa de Il Pipistrello rivive in questo allestimento grazie anche ai danzatori ospiti, Maria Yakovleva e Friedemann Vogel, e agli interpreti del Teatro dell’Opera di Roma, Rebecca Bianchi, Michele Satriano, Marco Marangio e Antonello Mastrangelo. Le scene sono di Jean-Michel Wilmotte, i costumi di Luisa Spinatelli e le luci di Jean-Michel Désiré. Direttore d’Orchestra il maestro David Garforth.
Il Pipistrello di Roland Petit con il Balletto del Teatro dell’Opera di Roma da venerdì 13 gennaio a domenica 15 gennaio 2017 con quattro rappresentazioni andrà in scena al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi: si tratta della prima tournée all’estero della Direzione Abbagnato. Ospiti d’eccezione per l’appuntamento parigino sono Iana Salenko e Marian Walter (Principal Dancers del Staatsballett di Berlino).
Artisti Ospiti
Maria Yakovleva
Friedemann Vogel
Interpreti principali
Bella Maria Yakovleva 3 gennaio (20.00) / Rebecca Bianchi 4 gennaio (20.00), 5 gennaio (20.00), 6 gennaio (16.30), 7 gennaio (15.00 e 20.00), 8 gennaio (16.30)
Johann Friedemann Vogel 3 gennaio (20.00), 4 gennaio (20.00), 5 gennaio (20.00) / Michele Satriano 6 gennaio (16.30), 7 gennaio (15.00 e 20.00), 8 gennaio (16.30)
Ulrich Antonello Mastrangelo 3 gennaio (20.00), 6 gennaio (16.30)/ Marco Marangio 4 gennaio (20.00), 5 gennaio (20.00), 7 gennaio (20.00), 8 gennaio (16.30) / Alessio Rezza 7 gennaio (15.00)
Théâtre des Champs- Élysées - Parigi
Artisti Ospiti
Iana Salenko
Marian Walter
Interpreti Principali
Bella Iana Salenko 13 gennaio (20.00), 14 gennaio (20.00) / Rebecca Bianchi 14 gennaio (15.00), 15 gennaio (17.00)
Johann Marian Walter 13 gennaio (20.00), 14 gennaio (20.00) / Friedemann Vogel 14 gennaio (15.00), 15 gennaio (17.00)
Ulrich Marco Marangio 13 gennaio (20.00), 14 gennaio (20.00) / Antonello Mastrangelo 14 gennaio (15.00), 15 gennaio (17.00)
Prima rappresentazione venerdì 13 gennaio ore 20.00; repliche sabato 14 gennaio ore 15.00; sabato 14 gennaio ore 20.00; domenica 15 gennaio ore 17.00
foto di Yasuko Kageyama