In pratica è una casa editrice - collegata con un Tribunale per il consumatore - che ha organizzato un concorso letterario in cui uno dei premi consiste in una pubblicazione a pagamento.
Anzitutto è scomparsa la diffida contro di me, pubblicata sul sito dei concorsi letterari, poi è anche scomparso il numero verde dai contatti del sito collegato “pubblica con noi”, quello che faceva riferimento anche al Trubunale del consumatore (ovviamente io ho copia di tutto).
Che strano. Magie dei blog? Magie delle segnalazioni?
Però, a fronte di due sparizioni, ci sono due apparizioni.
La prima è qui, un annuncio, sempre sul sito del “Tribunale del consumatore”, nel quale si legge che la casa editrice “consumeristica” Quadrifoglio si occuperà di pubblicazioni di studi in diritto del consumatore e diritto tributario. Quindi, mi chiedo, come prima cosa, tornando al concorso letterario indetto (quello in cui si può anche vincere una bella pubblicazione a pagamento), cosa c’entrino i romanzi, le opere teatrali e i saggi. Ma non sottilizziamo, noi siamo fiduciosi di conoscere i dati societari di questa ottima quanto utile casa editrice.
La seconda apparizione riguarda la pagina Facebook, nata oggi, di questa casa editrice, dove leggiamo un ampliamento del bando, ossia i generi accettati nel concorso letterario adesso sono: poesia inedita, raccolta di racconti, romanzo, opera teatrale, saggistica, favola. Probabilmente dovranno essere tutti lavori su tematiche consumeristiche, almeno penso, visto l’orientamento editoriale.
Il discorso però non cambia: abbiamo una casa editrice (collegata con una associazione per la tutela dei diritti dei consumatori) che organizza un concorso letterario in cui si vince una pubblicazione a pagamento. Che premio è una pubblicazione a pagamento?
A completamento vorrei soggiungere che la Regione Siciliana, tornando sull’argomento, ha riferito di non erogare fondi al Tribunale del consumatore (strano, sui bilanci on line invece sono indicati, anche se ne mancano almeno quattro) e che tale Tribunale gode, invece, di alcuni finanziamenti ministeriali ad hoc, da destinarsi a favore del consumatore. Ora, tornando al discorso delle bollette telefoniche riferibili anche alla predetta casa editrice a pagamento (i numeri sono scomparsi, ma fino a poche ore fa c’erano), mi chiedo quali sono, in questo caso, i vantaggi del consumatore… ma no vabbe’ dài. Buon week end.