Il primo è davvero simpatico e le regole sono stimolanti. Devi scrivere un racconto – inedito! – a quattro mani con qualcuno che non conosci (ti viene affibbiato dall’organizzatore). Prima scrivi tu, poi lui, poi tu, eccetera, come nel ping pong, finché il romanzo non è finito. Ovviamente devi pagare dieci euri per giocare, ma va ben, poca roba. I premi? Non si sanno, si sa solo che a tutti verranno dati dei bellissimi attestati e che le opere completate verranno distribuite in libreria. I diritti sulle vendite e quelli di proprietà? Vanno completamente all’organizzatore (a cui avete già regalato 10 euro e metà dell’opera), però se volete “pubblicare o utilizzare i testi, o parte dei testi, in modo autonomo” potete richiedere agli organizzatori una liberatoria, “dietro pagamento di un rimborso spese forfetario”, certo, perché l’organizzatore di questa cosa completamente virtuale (che gode del patrocinio del Comune di Roma Capitale e della Provincia di Roma) ha sostenuto delle gran spese eh!
Il secondo è parimenti stimolante. È organizzato da un’ente culturale di tutto rispetto: un negozio di abiti da sposa. Le regole? Semplicissime. Scrivete quello che volete e spedite direttamente al negozio, assieme a venti euro tondi tondi dentro la busta, e ricordate che l’organizzazione non si assume alcuna responsabilità in ordine a eventuali disguidi postali. Come dite? È vietato inserire valori dentro le buste? Eh, va ben, voi non ditelo a nessuno e magari aggirate l'ostacolo mandando venti euro in francobolli.
Cosa si vince? Presto detto: "Opere artistiche e diplomi; dal primo al terzo posto, e premi ai finalisti. Premi speciali e menzione di Merito a coloro che si saranno distinti in almeno due sezioni". Uno sfavillìo di belle cose, utilissime per la letteratura, per gli autori e per la moda delle spose. La signora organizzatrice, inoltre, darà, personalmente, il premio “Città di Sarzana” a chi vince in almeno due sezioni, ossia a chi avrà sborsato almeno quaranta euri (sempre che la busta non sia andata persa), ossia concede un’onorificenza che uno sciocco come me pensava fosse di competenza del Sindaco, visto che celebra direttamente la città.
Ah, dimenticavo, l’organizzatrice ha casualmente pubblicato, con la famosissima casa editrice ALBATROS/IL FILO, un libro, bellissimo, una cosetta da trecentocinquantacinque pagine, lo potete comprare direttamente nel suo negozio, così avrete una dedica autografata e inoltre per il mese di Luglio – di ogni anno, si presume, visto che manca l’anno, ma attenzione solo a luglio! - con l'acquisto del libro verrà dato in omaggio o una maglietta, o un astuccio portamatite o ben 20 palloncini per i tuoi bambini. Ben VENTI PALLONCINI! Insomma tutto un bel po' di roba.
Chi non diventa famoso con tali opportunità vuol proprio dire che scrive male. Ecco.