di persone che pensano alle code - alle code di scampi, cosa credevi, e speriamo che scampi alla coda.
Gente che guarda con la coda dell’occhio, spera che forse non la riconosci, in quella coda.
Ora c’è rimasta solo la coda del cane che le riconosce,
al rientro, dopo le code, che prima, quando stavano bene, manco in banca la facevano, la coda.
In banca avevano la carta che è bastato poco ed è diventata Caritas.
E allora c’è chi spera in una pozione magica, con la coda - di rospo. Per uscire dalla situazione.
Coda che basta poco e diventa moda – la moda della coda
e speriamo che passi presto.
Coda di paglia, e a volte ce l’ha nei capelli, la coda e la paglia,
perché dormire sulle panchine non è bello.
Occhio, che siamo tutti in coda - per quella coda.
Coda che con un nonnulla diventa codardo - al mercato degli schiavi
o delle aste giudiziarie se volete.
Coda che diventa cado e nessuno mi aiuta.
Coda che diventa cedo.
Ma c’è sempre la coda, dietro ai funerali di chi ha ceduto.
Coda che basta un attimo e diventa corda.
Una corda, sarda,
che solo fino a ieri la mangiavamo in allegria,
la corda, sarda,
e ora c’è chi vuole tagliare la corda
vuole andarsene via,
prima che la coda diventi corda.
Prima di appendercisi.