Dunque, oggi vorrei parlarvi, cari avventori perdigiorno che non siete altro, di un bellissimo libro di poesie e soprattutto delle sue recensioni farlocche: “Brezze moderne”, di Pietro De Bonis, edito da Lupo Editore (che qualcuno di molto autorevole afferma essere un editore a pagamento, anzi, RETTIFICO, a doppio binario, come mi è stato fatto cortesemente notare in un commento).
L’editore in primis ammette che questo libro costituisce un’anomalia, pensate che nella classifica di IBS sta raccogliendo un sacco di recensioni, manco a dirlo, tutte positive. Una cosa mai vista, almeno per questo editore, il quale sottolinea l’estrema difficoltà nel: comprare un libro, leggerlo, recensirlo. Una gran fatica, anche se a dire il vero lui ha avuto pubblicazioni che hanno venduto migliaia e migliaia di copie.
"Questo libro di poesie è un anomalia rispetto agli altri, se voi andate sul sito di Ibs, no, che è questo sito che vende libri online, si può vedere una specie di classifica dei libri della casa editrice più venduti. Ebbene questo libro qua, piano piano, piano piano sta salendo nella classifica ed è molto curioso, a noi non c’era mai capitato con un libro di poesie. Comunque i commenti sono tutti di persone che hanno letto il libro [cosa rara, sottolinea il suo assistente], e quindi incuriosire le persone, poi devono comprare il libro, poi lo devono leggere poi lo devono commentare, cioè oggi come oggi non è una cosa moto semplice da ottenere, almeno a noi ci risulta questo, abbiamo anche dei libri che hanno venduto migliaia e migliaia di copie, però poi non hanno avuto così tanti commenti e quindi la voglia di interagire e di dire."
Andiamo quindi a leggere queste recensioni, che troviamo qui (ah, pensate, è uscito da circa un anno e lo trovate già anche usato! Immaginatevi un po’).
Clicchiamo sui nick delle persone che hanno lasciato in tutto 31 recensioni e cosa notiamo? La farloccheria più totale.
Un simpatico recensore, non sapendo che IBS memorizza gli IP e gli accessi, si è spacciato di volta in volta per: Alessandra, Ilaria, Gianluca e Valentina; un altro invece, altrettanto ignaro, si è presentato cambiando sempre nome: Francesca, Veronica, Antonella e Margherita; un altro ancora, forse in preda a più sdoppiamenti di personalità, ha postato firmandosi prima come Grazia, poi come Anna, poi come Romina e infine come Walter.
Ovviamente tutti hanno scritto un gran bene di ‘sto libro qui.
Quindi, ricapitolando, su trentuno recensioni positive, ne abbiamo dodici farlocche e una interessata (è stata fatta da una persona che ha collaborato nella stesura materiale dei testi). Ne restano 18, molte delle quali scritte da persone che hanno recensito solo QUESTO libro, ovviamente bene.
È andata diversamente su anobii, dove le recensioni sono solo quattro, una delle quali lapidaria: “mi spiace, ci sono più banalità che buone sensazioni. Diciamo, di poesia non me ne intendo, di banalità appunto sì. Temo che l'autore abbia ancora molto da lavorare prima di scremare le parole giuste.”
Fa bene a stupirsi il signor editore, siamo noi lettori che invece non finiremo mai di stupirci per la fuffa che viene somministrata senza sosta.
La prossima puntata sarà dedicata all’autore, non mancate.