Una di queste è nientepopodimenoché l'editore (definito il Bukowski italiano) della casa editrice più votata sui social network (con le minuscole, per modestia), un pilastro dell’editoria, di cui mi sono già occupato (e di cui si è anche occupata la Magistratura).
Il novello Bukowski – che continua a contattarmi e a citarmi ovunque, sicuramente non può fare a meno di me – mi ha scritto una colorita mail per informarmi che Feltrinelli, Mondadori e Amazon hanno copiato una cosa inventata da lui: il preorder. La mail, al netto degli insulti che periodicamente mi indirizza (ognuno fa ciò che gli riesce meglio), si conclude così: “Amazon, feltrinelli , Mondadori...non li attacchi?”.
Prima di precedere all’attacco, consiglierei al caro editore di dare mandato all’avvocato PIANO per fare causa a chi gli ha copiato l’idea. Come? Nonostante si presenti come avvocato di uno staff legale, Alessio Piano non risulta essere iscritto all’ordine degli avvocati? Per favore, NON POLEMIZZIAMO, ché qui ci sono cose più serie.
Devo dire che sono perplesso. Già nel 2017 una collaboratrice di questo editore aveva affrontato la questione in una lettera nella quale affermava orgogliosamente di lavorare gratis. In questa lettera, la collaboratrice affermava:
Quindi la prima domanda è: di chi è stata l’idea principale? Che rapporti c’erano tra questo editore e Feltrinelli? Chi ha plagiato chi? Però non cavilliamo e andiamo per ordine, qui il mistero si fa fitto.
Domani il seguito, ché qui la storia è lunga.
Io non vorrei occuparmi sempre di questo editore, ma se lui mi cerca, io rispondo!