Insomma, una delle fonti dalle quali abbiamo tratto tanto materiale di cui (s)parlare è in grande espansione e noi ce ne rallegriamo.
Quel sito – “portale di riferimento per tutti i concorsi letterari in Italia” – “cerca nuove figure per uno stage in azienda”.
In particolare cercano: “uno/a stagista part/full-time per 3 mesi che ci aiuti a gestire tutti i nostri canali web e social verso i nostri utenti in Italia, Spagna e America”.
E già qui nasce la mia prima perplessità, visto che per stage non si intende “lavoro”, anche perché non è previsto un stipendio, bensì “un periodo di formazione presso un’azienda o un ente privato o pubblico espressamente finalizzato ad agevolare le scelte professionali dei giovani nella delicata fase di transizione dalla scuola al lavoro anche realizzando momenti di alternanza fra studio e lavoro nell’ambito dei processi formativi, o per soggetti svantaggiati. In ogni caso tra il soggetto ospitante ed il tirocinante non si instaura un rapporto di lavoro”.
Quindi se NON si instaura un rapporto di lavoro, ci si chiede che significato abbia quel “ci aiuti a gestire…”, anche perché si parla di "community manager", ossia di un “addetto alla gestione di una comunità virtuale (detta anche comunità online), con i compiti di progettarne la struttura e di coordinarne le attività. È una professione legata al web 2.0”. Ossia si cerca un professionista.
Comunque, la figura cercata dovrà:
- gestire la pagina fan italiana di Concorsiletterari con più di 3300 fan;
- inviare newsletter ai clienti;
- gestire i rapporti email/telefonici con le associazioni culturali;
- gestire i contenuti del nuovo sito spagnolo e americano;
Durante lo stage si impara a:
- Gestire una community web;
- Inviare newsletter tramite Mailchimp;
- Gestire i contenuti tramite il CMS Drupal;
- Scrivere delle email efficaci;
- Collaborare con la maggior parte delle associazioni culturali e case editrici italiane.
E anche ciò appare inconciliabile con la disciplina dello stage, quel dovrà/imparerà stonano un po’ con quello che si dice dopo, ossia con “si lavora a Milano, in via Merano 16 presso TAG, un coworking dedicato al mondo digitale.” Quindi è un lavoro?
Se poi si considera che “In caso il profilo sia particolarmente interessante si valuta la possibilità del telelavoro”, qualche dubbio sul tipo di rapporto che potrebbe nascere. È uno stage o un lavoro (o TELELAVORO) vero e proprio?
Va be', ciao a tutti.