E chi ci avrebbe mai pensato?
Partiamo dallo scouting. Questo editore lo fa in maniera, come dire, ibrida: un po’ su internet, un po' per posta tradizionale. Sì! Invia una letterina a tutti quelli che gli lasciano l’indirizzo. Sul sito internet viene astutamente scritto il minimo indispensabile.
Uno cialtrone e incompetente come me potrebbe chiedersi: ma come mai per posta? La risposta è semplice, la troviamo nelle f.a.q.:
“Perchè [sorvolate sull’accento controvento] ogni autore che ci invierà un file o un manoscritto della sua opera riceverà tutte le notizie per via cartacea, così offriamo un depliant [sorvolate sull’accento mancante] che ciascuno può leggere e rileggere con comodo quando lo desidera, per mettere tutto quello che promettiamo “nero su bianco”, ed infine perchè [arisorvolate sull’accento controvento] le informazioni sulla nostra promozione, davvero unica in Italia e nel mondo, le riserviamo soltanto ai nostri possibili autori.”
Cosa ci sia di diverso tra leggere e rileggere una mail o un depliant a me sfugge, però andiamo avanti e vediamo come l’ideatore di questa iniziativa intende curare la promozione.
Oltre all’invio a varie biblioteche nazionali e ad alcune redazioni televisive, l’editore, dopo aver precisato che però non è detto che in tv parleranno della vostra opera, afferma che trasmetterà:
“... i volumi anche a Mondadori e Rizzoli. Spesso queste Case editrici pubblicano anche parecchi libri di esordienti e, sebbene ricevano ogni anno migliaia di opere tramite file, un libro cartaceo ricevuto dalla nostra Casa Editrice sicuramente otterrà una particolare attenzione dagli addetti alla lettura di quegli editori. Voi non avete vincoli di contratto con noi e potreste fare immediatamente il grande salto.”
Capito? Mandano la vostra opera con tanto di ISBN a Mondadori e a Rizzoli, non si sa mai che ve la ri/pubblichino. Cosa potrebbe spingere gli editor di quelle case editrici a prenderla in considerazione non è ben chiaro, però sognare – anche se a pagamento – è bello. Ah, attenzione, non avrete vincoli di contratto, basta solo che paghiate.
“I libri di questa collana sono ben curati, con il nome dell'Autore in copertina e sul frontespizio … C’è la sensazione dell'infinito in questa possibilità, come in tante cose che sembravano impossibili fino a pochi anni fa. … La copertina è uguale per tutti, facciamo così perché questo è il metodo “storico” di presentazione di una collana. … vogliamo offrire a tutti la soddisfazione di vedersi pubblicato il loro libro e la sicurezza che il loro nome rimarrà per sempre e in un numero di Biblioteche che soltanto i più famosi Autori possono vantare. Inoltre, c’è la possibilità - seppur difficile, lo ripetiamo - che una grossa rete televisiva possa parlare della vostra opera, non una TV locale da 50 spettatori.”
Ah, caspita, il nome dell’autore in copertina e sul frontespizio! Le copertine sono tutte uguali? Ma chissene! Il nome è in copertina!! E potrebbero forse anche parlarne in TV!! E poi, c’è l’infinito, una cosa che fino a ieri sembrava impossibile, come “vedersi” pubblicato il proprio libro.
“Tutte le opere avranno il codice identificativo ISBN/EAN e quindi le potrete rivendere direttamente voi, per esempio organizzando una serata di presentazione in un circolo culturale o in una sala del Comune, oppure affidandole ad un supermercato.”
Ma che bello! Direttamente noi al circolo, in una sala del Comune o al supermercato? Ma chi ci avrebbe mai pensato. Magari la leggono anche il sindaco e il direttore dell'UPIM!
E in libreria? No? Ok.
Ma la chiusura è fantastica:
“Non mettiamo in vendita il libro sulle varie piattaforme on-line che propongono, addirittura, la vendita in tutto il mondo. Il motivo è semplice: se io scrivo un libro e nessuno conosce il mio nome, nessuno - in America o in Australia , andrà a comprarlo. E neanche a Roma o Milano. Non ci sembra una cosa molto seria e lo scriviamo a ragion veduta.”
Ma appunto, visto che nessuno legge, a cosa serve mettere in vendita i libri? Sarebbe poco rispettoso infatti e questa iniziativa unica al mondo verrebbe svilita.
“Per completezza, diciamo anche che l'opera è A PAGAMENTO. Questo lo scriviamo in stampatello perché vogliamo essere chiari e crediamo che tutti conosciate la situazione dell'editoria in Italia: si stampa molto e si legge poco.”
In stampatello eh, per essere chiari, non si sa mai che qualcuno equivochi. Si stampa molto e si legge poco, quindi è meglio pagare e non mettere in vendita i libri su piattaforme raggiungibili da tutto il mondo.
“Il pagamento è anticipato. Preferiamo questa modalità perché, non sapendo il giorno preciso in cui i libri vi arriveranno in tal modo evitiamo che dobbiate tenere subito pronti i contanti per il corriere o ci possa essere un famigliare che non sia informato dell'arrivo e rispedisca il pacco. Naturalmente, vi avviseremo qualche giorno prima della spedizione.”
Sì, sì, meglio pagare subito. Vi avvisano qualche giorno prima, non si sa mai che il corriere non trovi nessuno o che qualche familiare invidioso remi contro e vi nasconda i soldi.
Qui sotto potete scaricare il depliant che mi è arrivato per posta e dal quale ho tratto i pezzi citati in neretto, l’ideatore di questa cosa rivoluzionaria mi ha autorizzato a divulgarlo.
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