Oggi vorrei parlare di un concorso - anzi DUE - che prevedono una norma fantastica: si vince il diritto a comprare almeno 6 volumi contenenti la propria opera giudicata vincente. Ogni volume non potrà costare più di 20 euro.
Che dire? Si partecipa gratuitamente e se si vince, con un esborso massimo di 120 euro, si può ottenere il premio. Ovviamente non si potranno avanzare diritti sugli eventuali diritti d’autore.
I concorsi di questo genere attualmente aperti sono tre: IL BEL PAESE e PAROLE INDICIBILI.
Diamo un’occhiata alla scheda di partecipazione, giusto per renderci conto della cura profusa nell’organizzazione di questo premio.
(la precisazione o/a evidentemente non è adatta all’aggettivo “unico”)
racconto o novella di cui sopra appare il titolo, e di non averla mai pubblicata con nessuna Casa editrice (l’auto-pubblicazione che non sia stata oggetto di deposito legale non è da considerare pubblicata).
L’autopubblicazione non è pubblicata. Bene.
Si allegano alla presente gli elaborati inediti.
Gli elaborati? Ma non si doveva partecipare con solo un’opera?
La firma fatta a macchina...
Ragazzi. Ho caldo. Ciao.