Nel 2014 ho ricevuto in media 169 visite al giorno (numeri aggiornati al 30 dicembre, singoli utenti) che equivalgono a 350 pagine al giorno, che equivalgono a circa due pagine per visitatore al giorno;
la media è andata velocemente in rialzo, tanto che nell’ultimo mese ho ricevuto una media di 696 visite al giorno (sempre singoli utenti) che equivalgono a 1.640 pagine al giorno, che equivalgono a circa oltre 2 pagine per visitatore al giorno (fonte shinystat.com).
Non saranno grandi numeri, ma sono numeri genuini. Pensare che tutta questa gente passa quotidianamente a trovarmi mi fa stare bene, anche perché, come ho già avuto modo di dire allorquando un signor scrittore – e probabilmente anche superesperto, tra le altre cose, anche di web marketing - ha tentato di screditarmi pubblicando un’immagine relativa alle statistiche di questo blog presa chissà dove, basta anche una sola visita al giorno per dimostrarmi che ciò che scrivo non è poi così inutile. Non so nulla di web marketing di SEO e cose affini per aumentare la visibilità.
Nel 2014 in questa sordida Bettola abbiamo smascherato tante bufale, altrettante farloccherie e pari millanterie, abbiamo parlato in bene e in male (più in bene, andate a leggere, questo è stato anche l’anno delle autoproduzioni, una bella sorpresa) di libri e di scrittori, perché recensire e scrivere di cose editoriali storte è un dovere, se non altro nei confronti di chi spende per comprare un libro, magari proprio quello tanto decantato dalla compagnia belante dell’autore (e magari nessuno di quei belanti l'ha letto, per dire).
Durante l’anno che sta per concludersi ho ricevuto tante belle minacce, anche di querela, tante simpatiche ingiurie e tanti gioiosi auguri di morte brutta (soprattutto in privato, ché, si sa, i vigliacchi o parlano per metafore, magari con aria svagata tipo Alice nel paese delle meraviglie mentre dispensano perle di saggezza, o parlano alle spalle o si nascondono dietro un – ridicolo – anonimato) ma, grazie a Dio sono ancora qui e spero di restarci ancora per molto. Oh, per carità, a onor del vero non sono mancate le espressioni di stima e, quello che per me conta di più, non è mancato l’arrivo di avventori mai visti prima che hanno confermato ciò che ho scritto in alcuni post e ringraziandomi per aver messo in guardia altri sprovveduti.
Anche con i concorsi letterari siamo andati bene, a livello di minacce e ingiurie intendo, e ritengo che anche in questo caso sia doveroso informare chi è alla ricerca di fama e ricchezza che i concorsi letterari, fatte salve rarissime occasioni, sono poco attendibili. Nulla di illegale, per carità, ci mancherebbe, come nulla di illegale ha l’Editoria A Pagamento, che qui da noi è vista come la sabbia nella maionese, ma è un problema nostro.
Tutto ciò potrebbe rendere impopolari, machissene, per me perculare i poVeti è come andare al luna park e più scrivono, quei poVeti, più mi diverto. Stessa cosa per gli scrittonti che pensano di avere scritto il capolavoro del milleGnio, tanto osannati dalla predetta compagnia beeeeeelante (oh, ma che mmbeeehheeellle cose che hai scritto). Si badi però che io mi sono sempre basato sulle opere, mai sulle persone. Non ho mai portato la mia critica sul piano personale, cosa che invece molti hanno fatto, rivolgendomi offese personali che, come si dice in sardo, mi hanno fatto mettere su un palmo di grasso. ossia mi hanno ingrassato.
Io non riesco a girarmi dall'altra parte quando vedo qualcosa che, secondo me, non va bene. E fino a oggi NESSUNO, ripeto NESSUNO è riuscito a smentire ciò che ho scritto (ma ha preferito attaccarmi sul piano personale, capirai). E chi si gira dall'altra parte è sempre un vigliacco (che poi, però, va a piangere ai funerali e a dire che la gente è tanto cattiva).
L'onestà intellettuale è una cosa complicata, non vi voglio tediare, almeno oggi.
Che dire, grazie a tutti voi, clienti sgangherati che passate a leggere le mie illuminazioni, vedo il vostro passaggio attraverso il pannello di controllo (grandissima invenzione, quella del pannello di controllo, che mi ha anche permesso di smascherare i simpaticoni che commentano firmandosi con nomi diversi, o quelli che hanno giurato di non passare a trovarmi ma che poi non resistono, ma va ben) e ciò mi rallegra, perché credo che il tempo sia una cosa bellissima da regalare e voi mi avete regalato quotidianamente il vostro. Vi voglio sinceramente bene, senza di voi avrei già abbassato la saracinesca da tempo.
Per me il 2014 è stato anche l’anno di affiliazione ad AbeBooks e a bookrepublic e anche qui ho avuto belle sorprese: molti avventori hanno fatto i loro acquisti libreschi tramite questa sordida Bettola.
Tornate pure quando volete, ho in serbo qualche novità per il 2015, la prima riguarda una bella, si fa per dire, storia relativa a “La correttezza paga”, movimento cui questa Bettola aderisce.
Quindi, nel ricordarvi che ho iniziato una raccolta fondi con la formula del crowfunding per aprire una sede fisica di questa Bettola (qui troverete ogni dettaglio, state aderendo in molti e ciò mi fa ancora più piacere), vi faccio una marea di auguri sparsi e variegati per il nuovo anno, buona fine e miglior inizio, direbbe mia nonna assieme a un tantebellecose.
Ciau, buon duemilaquindici a tutti, mi raccomando questa notte sfasciatevi di divertimento.