Torna il premio letterario InediTO (vi avevo promesso la seconda puntata), di cui ho già parlato qui, assieme a una costellazione di patrocini da fare impressione. Ho già espresso i miei dubbi sulla denominazione “premio”, visto che i soldi messi in palio non vanno direttamente ai vincitori, bensì ad alcuni editori come “contributo” alla pubblicazione delle opere vincitrici (e per me è un incentivo all’editoria a pagamento, cosa peraltro legittimissima).
Quest’anno c’è anche il prezioso patrocinio del Cepell, di cui ho parlato qui.
Chiara Beretta Mazzotta, editor, ha pubblicato sul suo blog un articolo in cui esprime le mie stesse perplessità. A tale articolo ha replicato secco l’organizzatore, signor Valerio Vigliaturo, con due commenti al vetriolo, uno dei quali diretto al sottoscritto.
Chi poi sperava di avere qualche chiarimento, purtroppo, è rimasto deluso e tacciato di incompetenza.
A corredo di ciò, vorrei rilevare, sommessamente, due circostanze: la prima sta nella pubblicazione da parte di Fernandel di una delle opere vincitrici il premio InediTO 2014. Fernandel, quindi, noto editore free, ha accettato un “contributo per la pubblicazione” di un libro (sicuramente di gran pregio, peraltro scritto con una lingua piena di accensioni liriche), buono a sapersi; la seconda circostanza sta nel fatto che c’è almeno un’opera - vincitrice di questo premio - che non ha ancora trovato un editore. Strano, c'è un'opera valutata da fior fiore di esperti e nessuno la vuole pubblicare, neppure a fronte del “contributo”?
Prima di concludere, mi sono chiesto quali fossero le attività dell’associazione che oramai da diversi anni organizza questo bellissimo evento (associazione di cui non si conosce bene la sede, ma non fa nulla). Sul suo sito leggo che si tratta di un: “gruppo che da anni collabora con enti pubblici e privati per promuovere la cultura nella provincia di Torino (e non solo). L’associazione organizza mostre, incontri, spettacoli, manifestazioni folkloristico-popolari, concorsi letterari e musicali nazionali per artisti esordienti e affermati. La sua attività è rivolta alla promozione della musica, del teatro e della letteratura attraverso produzioni discografiche, teatrali ed editoriali.”
Strano, sfogliando le pagine del sito (che presenta solo la sezione dedicata al “premio”) si leggono solo post dedicati al concorso InediTO e non ad altre attività (né, per dire, cenni allo statuto o a come farne parte senza per forza partecipare al premio letterario).
Comunque, dai, sono solo 30 euro, che valgono anche come quota associativa.