Limina Mentis editore, nata in Brianza nel 2007, è casa editrice culturale auto-finanziata, e sottostante all'ideologia editorale dell'equo-solidarietà.
Meglio specificare “culturale”, non si sa mai. Però, non so, quell’”ideologia” lì mi lascia un po’ perplesso.
Più che il ricavo, alla Liminamentis editore interessa che l'iniziativa editoriale e culturale continui a sussistere nel tempo;
Ah, non vi interessa il ricavo? Bene!
dall'idea del commercio equo solidale, l' "editoria equo solidale" di Limina Mentis editore vorrebbe stampare solo ciò che vende,
Ma questa è un’intuizione rivoluzionaria! Chissà l’invidia delle altre case editrici, non equo-solidali, che invece stampano solo ciò che non vendono!
eventualmente ristampando, senza buttar via niente, senza sprecare cultura, con attenzione massima ai costi, lontano dall'etica dei ricavi, nel rispetto d'una stretta alleanza economico / creativa tra editore, curatori, e autori orientata a sfornar tesoretti da conservare nelle università, nelle librerie, nelle case, senza i fatui destini di maceri, magazzini e sottoscala librari.
Purtroppo vi devo dare una brutta notizia: il mondo è già pieno di gente che sforna, anche ristampandoli, tesoretti (che per praticità chiama libri) da sbolognare negli stessi posti cui avete pensato voi, oltre ai supermercati e agli uffici postali.
Limina Mentis editore rifiuta logiche di marketing "a base ricavo", realizzando volumi sottocosto in modo da assicurare massima accessibilità economica e massima visibilità culturale (e concorsuale) a ricercatori, artisti, studiosi, coadiuvati, a volte, da ottimi docenti;
Insomma, oltre a stare attenti alle spese, stampate edizioni economiche, però non capisco il ruolo degli “ottimi docenti”. Chi coadiuverebbero, e in cosa?
secondo Limina Mentis editore è l'unione solidale tra editore, curatori ed autori a fare mercato, non il mercato a realizzare editore, curatori ed autori.
Eh?
Nell'auspicio di una sorta di dialettica collaborativa tra autori ed editore, fondata su un accordo di mutuo soccorso, Liminamentis editore si impegna, con un minimo aiuto economico dell'autore, a non ricavare, mettendo, senza lucrare e senza fallire, ciascun autore nelle condizioni di accedere a servizi tipografici e distributivi altrimenti irraggiungibili.
Ho capito, 1583 caratteri (spazi inclusi) per dire: “Questa è una normalissima casa editrice a pagamento”.
A proposito, ma siete la Limina Mentis e la Liminamentis? Non è che i vostri ricercatori, artisti, studiosi e – a volte – ottimi docenti, si sono sbagliati nello scrivere?