Alludo alla vicenda, anticipata qui, relativa a una sedicente casa editrice che ha indetto un singolare concorso letterario. Ho scritto sedicente perché di essa non c’è traccia alcuna in rete (né sul portale registroimprese.it).
Poco dopo avere scritto quel post, mi è arrivata una mail da parte del sedicente “Amministratore Delegato” di questa - sempre sedicente - casa editrice, una avvocata, che mi ha intimato di cancellare il post, senza precisare il motivo della sua richiesta, pena una “denuncia per calunnia”.
La stessa avvocata ha anche pubblicato in calce al bando di concorso un avviso visibile a tutti (immagine cliccabile).
La sedicente casa editrice non ha un proprio sito, si appoggia (in che mondo non l’ho capito, ma lo scoprirò) al sito pubblicaconoi.it. Andando a cliccare sul link “contattaci” si nota che c’è anche un numero verde 800-913472 (immagine cliccabile).
Ah, dimenticavo, una sede di questa associazione di tutela dei consumatori coincide con la sede dichiarata della sedicente casa editrice Quadrifoglio, che offre “servizi con tariffe + i.v.a.” da pagare direttamente sul conto corrente di una persona fisica.
Ripeto, queste sono mie curiosità, nessuna illazione, ci mancherebbe, di certo è tutto onesto. Solo che io vorrei sapere qualcosa di più in ordine a questa casa editrice che stampa a pagamento.
Ho mandato una mail a tutti gli uffici della Regione Sicilia per evere informazioni in merito, ma ho ricevuto solo la seguente risposta, che per me equivale a un silenzio:
"Gentile utente non siamo in grado di poterle fornire utili indicazioni in quanto la mail del cittadino è stata istituita per competenze afferenti la Pubblica Amministrazione della Regione Siciliana. Pertanto altri Enti siciliani o pseudo tali non hanno refluenza sugli Uffici Regionali."
Cosa vuol dire? Boh.
Identico silenzio è stato opposto dall’avvocata che mi ha intimato la cancellazione del post alla mia richiesta di spiegazioni.
Ora, io per mia curiosità personale voglio sapere i dati societari della casa editrice Quadrifoglio e quelli del sito pubblica con noi, oltre che sapere cosa c'è a Roma, in Via Sallustiana 23. Curiosità mia, ripeto, ché tutte le persone e i soggetti che ho citato sono, sicuramente, onesti e nel giusto.
In Sardegna c’è il detto “a paraulas maccas, orijas surdas”, ossia "alle parole senza senso non porgere orecchio". Ecco, che siano le mie quelle senza senso?
Le storie del silenzio editoriale non finiscono qui.