Questo lo avevo scritto sul vecchio blog alle ore 08:58 del giorno 28/02/2011
"P"- Ultimamente mi piace davvero troppo scrivere, le cose mi escono quasi da sole dalla penna.
- È una buona cosa;
"P"- E pensare che per anni e anni non ci avevo mai pensato e non mi interessava nemmeno leggere;
- Capita;
"P"- Sei mai andato sulla mia pagina di facebook o sul mio blog?
- A volte, ma ho poco tempo e non mi soffermo a dire la verità, ma qualcosina l’ho letta;
"P"- Cosa ne pensi delle mie poesie?
- Molto belle e davvero sentite, hanno una connotazione particolarissima;
"P"- Si, me lo dicono tutti. Hai mai letto “il sole sull’orizzonte”?
- Sì;
"P"- Qual'è il verso che ti piace più?
- Quello della notte che entra nel cuore all'improvviso e che nasconde il corpo fremente e deluso;
"P"- Ma no, quello è in “lacrime di primavera”, ti sei confuso. E cosa mi dici di “vento d’amore”, hai letto il verso “e mi struggo, mi sgrettolo, come castelli di sabbia sulla battigia calpestati da ignari e anonimi passanti”?
- Caspita è bellissimo, si vede che hai sofferto molto;
"P"- Si, dentro o tutto un mondo che sto facendo uscire con le mie poesie pensa che ricevo complimenti da tutti ma da tutti, non ce n’è uno che dice che sono brutte. Io scrivo di sentimenti, a maledetti sentimenti!
- Vero, oramai i sentimenti non li calcola più nessuno;
"P"- A quanto è vero, nella mia poesia “Urlo alle foglie” lo dico anche io: “Urlo alle foglie il mio dispiacere e solo loro mi capiscono e lo dicono alle farfalle, che per il dispiacere periscono. Ma le farfalle, piangono? E, io… fuggo, nel mio io…”. Secondo me se io lo pubblicassi e poi facessi la presentazione diventerei quanto meno ricca ah ah ah è vero? Poi la mia poesia è innovativa perché non è vincolata dalla grammatica, quello che mi rende speciale è proprio questo. Io la definirei: invocativa;
- Quanto è vero;
"P"- Tutti mi dicono che le mie poesie hanno una intensità stravolgente, eppure guarda io non faccio nulla, mi escono così! Ne o scritte talmente tante che potrei anche scrivere 10 libri. Magari tu ma le faresti una prefazione, sono sicura che ne coglieresti tutti gli aspetti più reconditi.
"P"- ... ci sei?
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"P"- ci sei? Prova a leggere “I gabbiani della mia esistenza” e vediamo se scopri il tema che ho trattato. L’ho scritto una mattina in cui ero molto giù.
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(Facebook. – ti ha inviato un messaggio privato: “È caduta la chat, uff che palle ‘sto facebook, a presto mi ha fatto piacere parlare con te e complimenti per le poesie :) spero di riparlarne presto)