C’è un elemento chiave che accomuna certi soggetti (recensori a pagamento e vanautori paganti): il non leggere. Loro scrivono e basta. Ad esempio, sulla pagina facebook dedicata ai concorsi letterari, periodicamente arriva lo scrittorhobby fresco di autopubblicazione (o di EAP) che invita a comprare il proprio capolavoro, di cui magari anticipa uno sciattissimo estratto a caso, o a leggere la meravigliosa recensione scritta – a pagamento – dalla famosissima callista di sua cugina. Ecco, questi non leggono, altrimenti capirebbero che su quella pagina si devono pubblicare SOLO bandi di concorsi letterari, ma la loro vena scrittoria offusca anche il buon gusto.
E dire che è così bello recensire e stroncare gratis, in questa bettola va molto di moda.
C’è anche chi, evidentemente, non legge nemmeno le cattiverie scritte su queste pagine, visto che qualcuno mi ha mandato una richiesta di pubblicizzare il bando di un concorso letterario a pagamento. Se quel qualcuno avesse letto di cosa si parla in questa bettola, avrebbe capito al volo che qui i concorsi letterari (a meno che non superino una severa e rigorosissima selezione) si stroncano sic et simpliciter.
Ma non è tutto, il qualcuno che mi ha contattato gestisce un sito che offre recensioni a pagamento. Tombola!
In pratica mi hanno chiesto di pubblicizzare un concorso strutturato così:
- mandi a loro un libro + dieci o venticinque euro, a seconda del genere;
- loro prendono i soldi e il libro, poi leggono quest’ultimo e se è bello indovinate cosa fanno? Lo mettono sulla loro “Pagina vetrina” assieme a una tua biografia, una tua fotografia e (reggetevi forte) anche la copertina, oltre a una recensione, a un banner e a un estratto. Poi comunicano al mondo l’esistenza della tua opera. Che bello!
Uno quindi può pensare che quel sito lì è famoso. Ehhh, come no, pensate che “La redazione è formata da conoscitori del web e del mondo letterario attenti alla tecnologia: un gruppo inusuale di professionisti che offre servizi per lettori, scrittori ed editori.”
Immaginatevi l’”inusualità” e l’originalità della cosa, nel web infatti nessuna redazione comprende anche un web master. Sono i primi ad averci pensato. Proprio dei gran pionieri.
Quindi capite che ritorno di immagine? Certo, perché quel sito vanta ben “100.000 visite mensili”. CENTOMILA!! Ossia oltre tremila al giorno! Peccato però che sia ancora a range 2, ma va ben, fa nulla.
Ora, di loro si è anche occupata la nota impicciona (qui) nel 2012, all’epoca una recensione (fuori dal concorso) veniva via per soli quindi euro, ma siccome tutto aumenta, adesso è salita a diciotto. In pratica per diciotto euro parlano bene del tuo libro, qualsiasi cosa tu abbia scritto, stupendo no? Alla faccia di quei ciarlatani che si spacciano per critici letterari ma che in realtà non capiscono nulla e pretendono, ad esempio, che si rispetti la grammatica.
Ma come saranno mai ‘ste recensioni low cost? No, perché io ho come punto di riferimento il sito criticaletteraria, per me è la Bibbia (assolutamente free), quindi forse sono un po’ troppo esigente. Prendiamone una caso, che ne so, di un classico: Cuore di cane, di Bulgakov.
Anzitutto resto sorpreso dalla frase che precede ogni “recensione”, ossia: “di cosa parla…”. Ma come di cosa parla? Ma è un riassuntino di quarta elementare o una recensione? Va be’, sorvoliamo. Oh, ma tu guarda la combinazione, questa “recensione” contiene dei pezzi presi pari pari da Wikipedia, non sto qui a specificarli, anche perché quel “L’ultima bravata, però, gli costa caro” e quel “Con il romanzo “Cuore di cane” Michail A. Bulgakov è stato sicuramente un precursore del suo tempo, analizzando una realtà inimmaginabile alla fine dell’Ottocento”, mi deprimono.
Passiamo ad altro, che ne so, a Una nuova vita, dell’esordiente Milos Fabbri. Ecco due passaggi che valgono sicuramente tutti i diciotto euro: “I racconti narrati da Fabbri sono vivi, si mostrano in tutta la loro crudezza, perché la vita non può essere sempre raccontata con dolcezza, altrimenti non rappresenterebbe tutta la realtà”, e “La raccolta di racconti “Una nuova vita” non può essere descritta pagina per pagina, ma va letta per essere metabolizzata”.
Roba da militanti, nevvero?
Mi fermo che è meglio.
Quindi, per concludere, ragazzi, leggete, sempre e roba di qualità, leggere aiuta anche a evitare di finire nella tana del lupo.