Se io vi dico caffè letterario, voi a cosa pensate? Io penso a dei luoghi, storici, in cui si parlava di cultura, di letteratura, di poesia e magari di idee rivoluzionarie. Dei bar, delle bettole, dei pub, insomma dei LUOGHI.
Quindi quando ho ricevuto, su Facebook, la richiesta di amicizia di “Caffè letterario “Le chat tigrè” Olbia”, ho accettato di buon grado.
Non ho fatto caso alle foto di gattini, tramonti, occhi lacrimanti, mari e coccinelle pubblicate, ma mi sono
Insomma, un bel caffè letterario a Olbia! Wow! Era ora.
Chiacchierando del più e del meno con qualche amico, ho scoperto invece una cosa fantastica. Legale, ci mancherebbe, legalissima, ma fantastica: questo caffè letterario non esiste!
Sì. Il “caffè letterario (ex chat tigrè” Olbia”) è costituito da una persona che organizza eventi un po' dove vi pare. Lei non si occupa della location, quella ve la dovete cercare voi. La sua attività si chiama “Caffè letterario-atelier didattico "Le chat tigré"” (quindi il gatto è tornato). Ora, cosa voglia dire “Atelier didattico” non l’ho capito ma sorvoliamo. La signora titolare comunque mica fa le cose gratis, no, infatti fa sapere:
"Sì, presento anche libri. Leggo e analizzo l'opera, discuto con l'autore e, infine, preparo un discorso mirato a suscitare interesse nel pubblico utilizzando mirate tecniche di didattica e di retorica. Per il compenso dipende dalla consistenza del testo. Se si tratta di paraletteratura dai 100 ai 150 euro. Meno di così non si può fare; c'è molto lavoro dietro e ci sono anche vent'anni di studio durante i quali ho portato a termine due studi universitari: Lingue e Letterature Straniere a Sassari e Didattica e Pedagogia a Berna. Il tutto con ricevuta e fattura; ho regolare Partita Iva. Puoi tranquillamente diffondere queste informazioni, grazie."
Non la trovate una cosa stupenda? Si presenta come un caffè letterario, ma non ci sono né caffè, né gatto, né altro in rete che possa aiutarci a capire come e cosa faccia, oltre a quegli incontri di lettura, né cosa voglia dire “atelier letterario”. Ma si può tranquillamente pagare, ché c'è molto lavoro dietro e ci sono anche vent'anni di studio. Dietro.
Proprio tutte cose da Caffè letterario.
Mi sa che mi apro un bel museo ambulante. O una discoteca ambulante.
Come? Anche questa Bettola in realtà non esiste? Sì, vabbe’, buon sabato.