Prima parte
Tutto ebbe inizio quando Federico Faccioli, della casa editrice Aletheia - che mi vuole bene a modo suo - mi ha spedito una coloritissima mail per informarmi che Feltrinelli, Mondadori e Amazon avevano rubato una sua idea: il preorder. Nella circostanza, l'editore mi ha invitato ad attaccare i suoi plagiatori.
Seconda parte
Ho accontentato l'editore e ho fatto una dettagliata analisi del preorder da lui inventato.
Adesso, in conclusione, vorrei parlare del preorder scopiazzato all’editore che mi vuole bene a modo suo:
- anzitutto non pregiudica “l’uscita in libreria”:
- non è soggetto a vendite minime:
- è corredato da una scheda editoriale e dalla biografia dell’autore;
- appare sui Social della casa editrice;
- il libro oggetto del preorder ha già l’ISBN;
- l'autore non deve preoccuparsi di raccogliere soldi e di mandare poi le copie agli acquirenti
pagando di tasca propria le spese di spedizione;
- l'autore non deve pagare l'editore per ricevere le copie del proprio libro.
Figuratevi l’incompetenza di tali soggetti plagiatori!
Inoltre, sul sito e sulla pagina Facebook dell’inventore del preorder si parla GIUSTAMENTE DIREI! sempre e solo di lui (e di come sia diventato il Bukowski italiano a sua insaputa), e pochissimo di libri (mica può pensare a tutto lui, ha già inventato il preorder), non c’è un catalogo (e a cosa serve?), non c’è una biografia degli autori (non è necessaria, devono vivere di luce riflessa), non c’è una scheda editoriale (chi la vuole, che si compri il libro!). Mentre il preorder “originale" prevede che il libro venga pubblicato SOLO dopo il pagamento, il preorder copiato prevede un banalissimo pagamento solo a spedizione avvenuta.
Comunque sia,
AMAZON, FELTRINELLI E MONDADORI
io vi attacco formalmente e ufficialmente su richiesta dell’editore più votato sul web!
Poi, ma giusto per completezza, parleremo anche di Bukowski.
Questo super editore era stato intervistato anche su VideofashionTV, peccato che il video dell’intervista sia scomparso.