Per chi non lo sapesse, il termine “spammare” deriva da “spam”, un neologismo dell’era informatica che indica l‘attività di colui che posta i propri contenuti senza accertarsi di farlo nei luoghi adatti, con l’unico scopo di farsi pubblicità. Ad esempio: postare continuamente le proprie poVesie sul mare, o link che portano alle proprie opere pubblicate a pagamento o, ancora, il proprio sito di servizi editoriali su una pagina Facebook dedicata ai bandi di concorsi letterari è spam.
Spammare non è bello e, anche se lì per lì non sembra, non porta a nulla di buono. L’attività promozionale va pianificata e non svolta a casaccio, altrimenti non stupitevi se la gente non appena vi vede per strada fa finta di non conoscervi, o si finge morta oppure fugge in una direzione a caso.
Dico tutto ciò per presentarvi un gentile signore che si ostina a proporre i propri servizi editoriali qui, dove si dovrebbe parlare di tutt’altro. Poi capirete anche perché l’ho definito coraggioso.
Il signore in questione ha esordito il 12 settembre scrivendo:
"Sei un autore esordiente in cerca di un riscontro qualitativo e di un po' di pubblicità? Xxxxxxxxxx é una nuova realtà fatta apposta per voi. Recensiamo e correggiamo le vostre opere ad un prezzo accessibile a tutti. Questo, perché crediamo che non tutti possano permettersi grandi spese e, molto più spesso di quanto si possa credere, questo é un grande limite."
La mia domanda (sorvolando su sintassi e altro dello spammannuncio) «Ok, offri recensioni a pagamento, ma il concorso quale sarebbe?», ha avuto la seguente risposta: «Nessuno! Ma tu invieresti la tua opera ad un concorso senza prima averla revisionata a dovere? (In qualsivoglia modo)».
Allora vado a vedere il sito pubblicizzato. Devo subito munirmi di occhiali speciali stenopeici a scansione elettronica perché mi trovo davanti a uno sfondo nero con scritte grigio scuro. Non appena i coni e i bastoncelli dei miei globi oculari mi permettono di intravedere le scritte, trasalisco.
Leggete anche voi (ho evidenziato le scritte per evitarvi la spesa degli occhiali):
"Vi presento la prima pubblicazione di Selene Luise, giovane ragazza di L’Aquila che studia giurisprudenza presso l’università di Teramo. La protagonista è Laura Virgo, una studentessa di giurisprudenza che riceve in eredità da una lontana zia una cospiqua somma di denaro e una villa a Roio. Si apre un mondo: tutti dicono che la casa … More"
Non contento, vado a leggere anche le altre recensioni (che il titolare del servizio scrive a pagamento - con pagamento anticipato - quindi recensisce tutto, purché si paghi) e mi rendo conto di quanto è vero il detto secondo cui i calzolai hanno le scarpe rotte e i sarti hanno le cerniere scucite: in questo caso l’editor ha il sito pieno zeppo di errori.
Il servizio è stato ripresentato il 3 ottobre, sempre sulla solita pagina, e ovviamente anche in quell’occasione l’editor era altrove:
"Buongiorno! Ormai da quasi un anno presenti sulla scena, xxxxxxxxxx offre servizi editoriali (quali correzione di bozze, editing e valutazione di manoscritti con successiva recensione) adatti alle tasche di tutti coloro che vogliono partecipare ad un concorso letterario e vogliono presentare al meglio la loro opera. Non esitate a contattarci per qualsiasi info, vi aspettiamo!"
Ecco, adesso capite anche perché l’ho definito coraggioso. Ancor più coraggioso sarà colui che intenderà fruire di questi servizi, prima di inviare la propria “opera ad un concorso senza prima averla revisionata a dovere”.