Oggi vedo un concorso che forse però fa al caso mio. Eccolo, indetto dalle Edizioni La Gru.
Sì, ne aveva già parlato quell’impicciona della Conventi qui, però io non le credo mai.
Partecipare è facilissimo: si compra una copia del libro “Sbramami”, edito da loro, e poi si scrive un racconto lungo, o un romanzo breve, è uguale, non si sa bene su cosa, però c’è una linea guida che, presumo, sia riferibile al libro, altrimenti che attinenza ci sarebbe?
“Atti d’insensata bellezza andranno svolti con precisione chirurgica e stupore iconoclasta. Animati dalle migliori intenzioni, scrivete del vostro peggio. Le uniche cose da ricordarsi sono che con i buoni sentimenti si fa cattiva letteratura e che la realtà è tanto più interessante perché è sempre, impercettibilmente, surreale.”.
Ah bene, sorvolo un attimo sullo stupore iconoclasta e mi concentro sulla insensata bellezza.
Vediamo di capirci qualcosa.
Dunque, la pagina Facebook del libro è questa, dove l’autrice scrive: “le uniche *professioni* che io trovo totalizzanti nel costituire una personalità femminile per me sono la Santa o la Puttana.”
Caspita, bella filosofia di vita!
Però c’è anche un altro blog tramite il quale l’autrice ci illumina in ordine agli atti di insensata bellezza, questo. Stupendo, nevvero?
Ne posto qualcuna, giusto per:
Si ricordi poi che:
Non sono ammesse al Concorso:
a) Le opere di autore diverso dal concorrente (mi raccomando eh, non mandate il romanzo nel cassetto di vostra cugina e soprattutto che l’autore sia lo stesso che ha comprato “Sbramami”);
b) Le opere che non rispondono ai requisiti di cui al presente Bando di Concorso (se non si compra “Sbramami”, nisba).
Però, poi, cosa si vince?
“Un contratto di pubblicazione gratuito per la pubblicazione del racconto in un volume da stamparsi nei tempi da stabilirsi in concerto tra autore e casa editrice. Nessun obbligo di acquisto copie del volume da realizzarsi sarà a carico dell’autore il cui nome sarà reso noto sul sito www.edizionilagru.com e sarà comunque contattato direttamente via email.”
Cappero, e tutto questo gratis (tranne va be’ l’acquisto del libro). Ti scrivono anche una mail!
Ah, dimenticavo, l’autrice, quella che vorrebbe essere o Santa o puttana, è anche nella commissione giudicatrice delle opere. Quindi qui davvero c’è da diventare belli.
Però a ben pensarci non so se partecipare, io sono un po’ all’antica e non sono all’altezza di certi contest, così culturali, positivi e soprattutto costruttivi. Ho paura di sfigurare, no perché oltretutto questa casa editrice è molto sensibile – va be’ non risponde né con un “ricevuto” né con un “faceva schifo” a chi le invia un manoscritto, ma non siamo pignoli su – ad esempio qui inorridisce, non trova quegli atti di insensata bellezza e impercettibilmente surreali, ma tanto, tanto odio, come conferma un altro suo autore, che tra poco sarà “scienziato politico”.