Insomma stavamo parlando di quanta fortuna abbiamo avuto nell’ottenere questa stupenda infrastruttura (e spero vivamente che presto vengano anche fatte le scale mobili alla scarpata del Cantaro, ché io mi stanco a farle a piedi in salita), quando il barbiere mi ha svelato una cosa che mi ha tramortito, reggetevi:
verrà installata una copertura in plexiglas nella zona nota come “unione delle due piazze”.
Ma non vi sembra una cosa strepitosa, una spesa davvero ben fatta? Immaginatevi da Piazza Cantareddu fino a Nicassio come la galleria di Milano o di Napoli! E non è una gallerietta da nulla, sarà enorme, la vedranno anche dalla Luna. Stupendo, io non ho parole, sono talmente felice che non faccio nemmeno più caso alla pavimentazione che salta o alle case del centro storico – patrimonio di incredibile valore artistico e architettonico – che cadono a pezzi, o al Palazzetto dello Sport di San Nicola completamente nuovo e deserto (forse non trovano più le chiavi, o forse non trovano la signora delle pulizie per pulire almeno i vetri, non si sa) o, che ne so, all’anfiteatro che, ma tu guarda la sfortunina, non è mai stato inaugurato perché – e nessuno riesce a capire come possa essere successo – è sorto vicino a una cava dal terreno forse cedevole.
E a fare da cornice a tutto questo, l'illuminazione dei principali monumenti della città, che ha già avuto la prima «prova generale» sotto Natale con i fasci di luce tricolori sul palazzo municipale. Ah ecco, in città abbiamo dei monumenti, lo scrivono anche sul giornale, buono a sapersi. Che poi anche gli Ozieresi ne sono felicissimi, leggete quanto gioiscono, visto che questo stupendo ascensore sarebbe destinato ai disabili.
Ma, ragazzi, l’ascensore dovete venire a vederlo, immaginatevi che addirittura sono stati sacrificati – oltre ad alberi credo secolari – anche i tantissimi posteggi liberi, ossia non a pagamento, antistanti al capolavoro (beh mica potevano lasciarli, cosa ne pensereste di un panorama di auto posteggiate?)
Ah, che bello.