Oggi vorrei intrattenervi, cari i miei avventori non paganti, su di una casa editrice che ho scoperto da poco: Luciano Simonelli Editore.
Iniziamo per ordine. Due punti fissi: deplora l’Editoria A Pagamento e pubblica solo ebook.
La sua contrarietà all'EAP è contenuta anche in questo video e io non posso che essere d’accordo con lui, editore NO EAP.
Inoltre c’è anche questo in cui racconta un simpatico episodio occorsogli a “più libri più liberi”.
Io, che voglio diventare famoso, mi precipito sul suo sito e clicco su “Servizio di Lettura e Valutazione Manoscritti”, poi però mi cade l’occhio anche su un altro video, in cui l’editore spiega la sua politica in ordine agli inediti.
In poche parole, siccome lui ha paura dei virus informatici, non accetta nulla on line, ma solo materiale cartaceo. Ma assieme al manoscritto si devono anche inviare 60 eurozzi, ché l’editore – contrarissimo all’editoria a pagamento – non fornisce manco per nulla pareri gratuiti circa la pubblicabilità [evidentemente le case editrici che leggono senza chiedere contributi stanno sbagliando tutto]. Se poi il capolavoro dovesse risultare idoneo, verrebbe pubblicato in e-book [domanda: ma se lui, che ha paura dei virus informatici, accetta solo materiale cartaceo, per quale motivo, noi, dovremmo accettare l’invio telematico sia della sua risposta sia dei suoi ebook?]. E se uno volesse l’uscita in cartaceo? Niente paura, c’è anche il servizio “ex-libris”, un servizio Print On demand, che ti stampa, nel giro di soli 30 giorni, tutti i libri che vuoi. Ah, dimenticavo, all’autore dell’ebook spetta ben il CINQUE% del prezzo di vendita. Il 5%!! Su un ebook!! Dopo che hai già sborsato 60 euro!! Ma è un affarone, qui non solo si diventa famosi, ma anche ricchissimi.
Allora corro sul suo catalogo, ma resto un po’ deluso, cioè, forse non ho capito bene io – la mia incompetenza è proverbiale – però, mi chiedo, per quale motivo questo editore pur essendo contro l’editoria a pagamento, dà spazio sulle sue piattaforme di vendita anche a editori a pagamento, quali ad esempio Robin ed Elena Morea?
Ma non è lui quello che si spertica nell’elogio dell’editoria Free e incita le folle a non aderire all'EAP?
Non è lui quello che si scaglia, in alcuni video, contro alcuni colleghi editori cialtroni?
Ma non è lui quello che dice che le pubblicazioni a pagamento finiscono solo in "librerie amiche"? Allora lui è un amico di quegli editori di cui però sparla?
Andate sul suo canale youtube e guardate i suoi video.
No, vabbe’, per me qui siamo un pochino dentro l’EAP perché non è solo questione di somma pagata. E tanti saluti.
P.S.:
Elena Morea: qui;
Robin: qui; qui; qui; qui, tanto per dire.