Anche quest’oggi, cari avventori non paganti e della domenica, apriamo il nostro spazio per il sacrosanto diritto di replica. Qui avevamo parlato di un evento e quest’oggi ci scrive il Signor Marco Baiotto, uno dei giudici del concorso per replicare alle nostre cialtronerie. La nota è un po’ lunga, e contiene il solito richiamo alla querela, ma sono certo che avrete la pazienza di leggerla per intero. Io ho replicato qui.
Ecco le parole del Signor Baiotto.
“Buongiorno, le scrivo in merito al post pubblicato al seguente link (sono uno dei giudici del concorso): http://stranoforte.weebly.com/1/post/2013/08/concorso-letterario-gratuito-per-autori-paganti-con-premio-alla-carriera-per-scrittura-da-cani.html
Le scrivo con tutta la cortesia di cui sono capace, in forze di un sacrosanto diritto di replica applicabile ad una dialettica civile, limitandomi ad esporre fatti e chiarimenti rispetto a quanto da lei asserito.
Vengo al dunque:
- il concorso ha finalità puramente culturali, cito dal bando: “Nella convinzione che non sia sufficiente aiutare gli animali in difficoltà , ma che sia necessario anche cambiare la mentalità della gente e svolgere un’azione educativa mirata non soltanto alle nuove generazioni, il Premio Letterario “Lord Glenn” si propone di vivacizzare l’ambiente culturale e di sensibilizzare sulle tematiche e problematiche riguardanti gli animali in generale e i cani in particolare, per contribuire al loro benessere e al rispetto dei loro diritti. Nelle finalità di questo concorso, l’amore per gli animali e per tutte le creature e l’amore per la lettura e scrittura vengono fatti convergere”.
Queste parole e la loro sincerità si giudicano da sé.
- Il concorso è gratuito, ma subordinato all’acquisto del libro citato. La verità di quest’affermazione risiede in questi semplici passaggi logici:
o I concorsi a pagamento prevedono il pagamento di una tassa d’iscrizione, di solito dovuta per “diritti di segreteria”, il premio Lord Glenn non prevede nulla di tutto ciò, anzi pure le spese di segreteria (in particolare la spedizione dei premi) sono interamente offerte dal sottoscritto, cito dal bando: “I trofei (e tutte le spese di segreteria) sono offerti da Marco Baiotto. L’operato dei giudici è a titolo gratuito”. E più avanti nel testo, cito ancora: “Non è prevista una cerimonia di premiazione. I premi saranno spediti senza alcuna spesa a carico dei premiati”.
o La gratuità del concorso si dimostra per analogia con il seguente esempio: immagini di acquistare un computer, lei apre la confezione e all’interno trova un coupon per scaricare gratuitamente canzoni da un sito convenzionato per un mese (è successo a me). Nell’analogia di cui sopra il libro “Glenn amatissimo” è il computer, il concorso è un valore aggiunto, un bonus, il coupon per le canzoni. Nessuno è obbligato ad acquistare il libro. Nessuno è obbligato a partecipare al concorso. Chi si sente in sintonia con i nostri ideali sa che tutto ciò è un dono e un bel gesto da fare insieme, non lo percepisce di certo come un obbligo per poter partecipare a un concorso.
o Il libro può venire acquistato a 16 euro (prezzo di copertina definitivo) o a una cifra inferiore (le spese di spedizione dipendono dalle modalità di acquisto e verrebbero pagate comunque nel caso qualcuno acquistasse il libro non in una libreria tradizionale). Se lei acquista il libro, secondo una banale equivalenza tra prezzo e merce, lei ha in contropartita un bene e non spende un centesimo in più per partecipare al concorso, dunque, ancora una volta, il concorso si dimostra essere gratuito.
o Continuando l’analogia di cui al punto precedente, nei concorsi a pagamento, lei paga una quota d’iscrizione a fronte di una speranza di vincita immateriale, nel nostro caso riceve un libro a condizioni equivalenti ad un acquisto tramite internet.
o Il libro è parte integrante del messaggio che il concorso intende veicolare, non rileva negativamente il fatto che esso sia scritto dal Presidente di giuria, semmai questo va ad avvalorare il coinvolgimento e la passione infusi con forza nelle finalità culturali del premio, che proprio sulla base dell’esempio di una vita spesa per i cani, sulla base della propria esperienza personale ed in forze della verità che nasce dalla letteratura che trova radici nella poesia della concretezza e non nell’aridità di certa invenzione, intende proporre una prospettiva culturalmente edificante e non banale. Le faccio notare che l’autrice ha alle sue spalle un percorso invidiabile, per cui non ha bisogno di “apparire” con questo libro, visto anche che conduce da sempre la sua attività letteraria ai margini della società ottenendo comunque validi riconoscimenti a più livelli!
- Riguardo alle spese di spedizione esse non sono specificate in quanto i canali di vendita possibili sono molteplici (presso l’editore, tramite librerie online, presso librerie tradizionali), i prezzi di copertina e di spedizione possono dunque variare. Quando afferma: “No, acquisti solo tramite mail” va precisato che si può telefonare all’editore, si può chiedere alle librerie di ordinare il libro…si possono chiedere chiarimenti all’organizzazione del concorso, come spesso la gente fa.
Via mail è richiesta la copia della ricevuta di acquisto, cito dal regolamento: “In un secondo allegato inviare copia della ricevuta che documenti l’acquisto di 1 o più copie del libro Glenn amatissimo”.
- Il regolamento prevede inoltre l’invio delle ricevute di acquisto del libro tramite email, in quanto, secondo la normativa vigente, l’autore non può vendere i propri libri (in nessun caso), perché diversamente opererebbe similmente ad una casa editrice e dovrebbe ottemperare a tutti gli adempimenti giuridici e fiscali previsti.
- Riguardo alla frase che lei cita dal regolamento: “Trofei in misura proporzionale al numero dei partecipanti e alla qualità delle opere in concorso”, le faccio presente che non è assolutamente una formula inusuale e per nulla priva di buon senso, in quanto, ribadisco, l’obbiettivo del concorso è aiutare uno o più canili per cui la spesa per i trofei sarà giustamente commisurata al numero dei partecipanti, questo per evitare di esaurire il budget a disposizione e ritrovarsi sprovvisti di fondi adeguati da devolvere alla (o alle) associazioni onlus individuate come beneficiarie della donazione del ricavato dal concorso.
Il riferimento alla qualità delle opere in concorso è un’espressione cautelativa e prudenziale, che trova la sua ragion d’essere nella possibilità che le opere in concorso non siano tutte all’altezza di un premio letterario perché non bastano le buone intenzioni e i validi contenuti, la forma e lo stile hanno sempre un’importanza prioritaria. Comunque sono già previsti da regolamento come minimo sette trofei da assegnare. Lei forse allude al fatto che uno che ha scritto un’opera brutta riceve un trofeo brutto, ma se l’opera è brutta (almeno stando al parere della giuria) non può ottenere alcun trofeo! Se tutti avessero scritto opere brutte, non verrebbe assegnato nessun premio, ma le posso assicurare che tra le opere ricevute ce ne sono già di valide.
- Faccio notare che la percentuale devoluta in beneficienza non è una quota parte del ricavato (come spesso usano fare certi autori come coadiuvante di marketing ed incentivo alle vendite), bensì essa corrisponderà al 100% delle spettanze pagate dall’editore all’autrice. Si legga qui: “L’autrice devolverà la percentuale a lei spettante per le copie vendute nell’ambito del Premio Letterario “Lord Glenn” a uno o più canili o enti o associazioni (a seconda della somma raccolta), che saranno resi noti su www.lordglenn.com”. Della nostra iniziativa in favore del Rifugio di Villotta ha dato notizia anche il “Gazzettino”.
- I trofei e tutte le spese di spedizione e segreteria sono interamente offerti dal sottoscritto, le spedizioni dei trofei sono gratuite, la vendita avviene direttamente tramite l’editore o altre fonti esterne ai giudici del concorso, infine come lei saprà la percentuale relativa al diritto d’autore per la vendita di un libro si attesta sull’ordine dell’8% o meno, per cui ciò che faremo con tutta probabilità , sarà offrire premi commisurati ai partecipanti e aggiungere di tasca nostra alla percentuale spettante all’autore per le copie vendute una congrua cifra da devolvere all’associazione o alle associazioni identificate, ottenendo un bilancio complessivo economicamente in perdita ma umanamente, anzi, animalisticamente e culturalmente, in florido e magnificente status di attività . Non è bello vantarsi della propria generosità ma visto che viene messa in dubbio la nostra onestà è necessario potersi difendere. Il fatto che il numero dei trofei dipenda dal numero dei partecipanti e dalla qualità delle opere è indice di serietà . A tal riguardo l’unica preoccupazione del partecipante dovrebbe essere quella di presentare materiali validi. Il nostro sito ha dei limiti e ne siamo consapevoli ma tenga presente che il nostro è “volontariato culturale”, non una vetrina per apparire.
- L’associazione alla quale verrà devoluta l’offerta, di cui al regolamento di concorso è questa, cito la pagina che testimonia gli accordi presi, a questo link: http://www.rifugiodivillotta.org/page/premio-letterario
- Lascio per ultimo il punto di gran lunga più inaccettabile del suo post e qui lo cito: “ma poi c’è quello a cui tutti dovrebbero ambire: “il Premio “Golden Glenn” alla carriera. Le opere premiate saranno inserite gratuitamente nell’enciclopedia canina delle Letture per almeno un anno.”
Eh? Carriera? Ma che carriera sarà mai? Visto che "Glen" è un cane, sebbene amatissimo, ho come un brutto presentimento: se la mia scrittura viene anche certificata in tal senso, come potrò mai diventare famoso? E poi, ma chi avrebbe mai il coraggio di inserire un simile riconoscimento nel curriculum? Si certifica che il signor oste direttore scrive da bestia e nella fattispecie da cane”. Se Lei non è famoso, come può ambire al “Golden Glenn” ? (le faccio notare che Glenn si scrive con due enne!). Tra l’altro “famoso” non è soltanto chi ha pubblicato con Mondadori ma anche chi ha fatto percorsi di qualità grazie alla piccola editoria o a editoria “di nicchia”. La presenza di Lucia Gaddo Zanovello in giuria ha reso da subito il concorso molto prestigioso e chiunque dovrebbe sentirsi onorato soltanto al pensiero di partecipare a un premio che vanta la sua presenza!
Senza far passare in secondo piano Brina Maurer (proprio Claudia Manuela Turco…), autrice edita da Gradiva Publications (Stony Brook, The State University of New York), scusi se è poco…e il Premio Lord Glenn è presente nel suo cv tradotto in inglese addirittura dal prof. Luigi Bonaffini. Un premio si valuta prima di tutto dai suoi giudici e quindi non capisco come ci si possa vergognare a mettere in cv un premio così.
Tra l’altro sono ammesse anche tematiche non riguardanti in modo specifico gli animali.
Considerando anche soltanto il sottotitolo del libro comunque, è alquanto insensibile sputare sulla memoria di uno che non c’è più, soprattutto con una storia così. Claudia Manuela Turco non ha letto quanto da Lei scritto ed è meglio così. Glielo assicuro.
A questo proposito le faccio notare che tali frasi travisano intenzionalmente e strumentalmente e gratuitamente il senso basico ed elementare della lingua italiana, confondendo un complemento di modo o maniera (scrivere – come ? -> da cane) con un complemento di specificazione chiaramente desumibile dal contesto espresso dal regolamento del concorso (Scrivere – su cosa? -> sui cani).
Tale conclamata fattispecie, così come molti altri aspetti del contenuto del suo post, offendono profondamente l’onorabilità , la dignità ed il decoro di tutti i membri della giuria del concorso e anche i partecipanti al premio medesimo e configura la sua persona come passibile di querela per diffamazione (art. 595 del C.P.).
Alla luce di quanto sopra le chiedo cortesemente la cancellazione integrale del post indicato in apertura, o la rettifica di ogni punto qui ampiamente documentato e chiarito (la autorizzo a pubblicare per intero questo mio scritto), oltre alla rimozione dei commenti offensivi contestualmente presenti e rilevati, unitamente alle scuse del caso per la superficialitĂ dimostrata.
Non era difficile chiederci chiarimenti, lo fanno in molti e civilmente. La partecipazione di ognuno è molto importante, vogliamo costruire insieme bellezza proteggendo le vittime che soffrono per l’umana crudeltà e non giova a nessuno il suo “livore malinformato”, ancor meno a Lei.
In attesa di sua onesta replica, le tendo la mano e la saluto cordialmente.
Marco Baiotto”