Siamo alla fine dell’anno. Tempo di bilanci e di auguri.
Partiamo dai bilanci (che speriamo sempre provvisori). Ho aperto questa bettola da oramai molti anni. Ho scritto di diversi argomenti, tantissimi post, a cui sono seguiti una marea di commenti, di liti, di insulti, di minacce, di risate, di flames. Ho smascherato un po’ di cialtroni e, nel mio piccolo, sono contento (ah, dimenticavo, ho anche ricevuto delle minacce di tipo mafioso).
Da quando ho traslocato dalla vecchia sede (splinder), ho ricevuto una media di circa 120 visite a giorno (e circa 150 pagine lette, sempre al giorno). Il mio "regalo di natale" ha ricevuto 400 visite in un solo giorno (e peste che uno abbia contraccambiato gli auguri, i miei avventori sono pessimi ubriaconi, ma ognuno ha la clientela che ben si merita). Un buon risultato per me che non sono nessuno e che non ho velleità.
Il 2014 per me sarà ricchissimo di impegni, sia per la neonata S.P.E.C.T.R.E. (di cui curerò il sito che a breve sarà on line), sia per un progetto editoriale che finalmente è arrivato a maturazione (oltre ai miei impegni professionali, ché devo pur mangiare).
Non ho velleità, dicevo, i miei obiettivi editoriali, piano piano, si stanno avvicinando. Non mi permetto, neppure, di aggredire verbalmente – e men che meno fisicamente - le persone. Da questo bancone ho sempre parlato di eventi, di concorsi un po' farlocchi, di patrocini millantati, di cialtronerie e di libri, mai delle persone. Né mi sono mai permesso di dare dello “scrittore fallito” a nessuno. Non esistono scrittori falliti. Chi dà dello scrittore fallito a qualcuno oltre a peccare di vanagloria perniciosa, pensa di essere “arrivato” e pensare di essere “arrivato” potrebbe anche portare un po' di sfiga. Quando ho scritto una recensione ragionata su un libro – questa, la ricordate? – si è scatenato un vespaio, ma nessuno, dico nessuno, che abbia ragionato e controbattuto sulle mie argomentazioni anzi, sono volati gli stracci. Uno addirittura ha scritto il commento qui sotto. Sarei dovuto rimanerci malissimo, visto che si tratta di una persona che stim(av)o, invece la cosa mi ha divertito un mondo. Perché a me la vanagloria diverte tantissimo.
E il mio post ha avuto ben 228 like, andate a controllare (e, purtroppo, tali like sono intaroccabili).
Sì, certo, lui ha un “laboratorio di scrittura” e ha scritto qualche libro, quindi può permettersi certe affermazioni. Be’, speriamo di sapere cos’hanno detto i suoi allievi. D’altro canto la sua produzione letteraria è davvero di pregio, la conoscono ovunque, quindi può permettersi certe esilaranti affermazioni. Questo è il culmine - anche se arrivato solo a fine anno - della vanagloria. Oh, sì, sono anche arrivate le solite minacce di querela.
Ricapitolando, prendiamoci meno sul serio, ridiamo e soprattutto cerchiamo di dar vita a cose serie, costruttive e, se qualcuno ce le critica, cerchiamo di confrontarci sempre col sorriso, l’ironia e la competenza. Io amo di più chi mi critica costruttivamente.
Ecco quindi l’augurio che vorrei farmi e farvi – razza di cialtroni inveterati che venite qui nella mia bettola a sbafo: viviamo col sorriso, prendiamoci in giro, con ironia e con la mente sempre aperta. Quando facciamo, o organizziamo, qualcosa, cerchiamo di essere sempre aperti, limpidi e sinceri, lasciamo da parte il pessimo gusto. Lottiamo con i denti contro quelle cose che ci aggrediscono fisicamente.
Viviamo con moderata sgangheratezza.
Facendo così la serenità arriva da sola e la sfiga si sentirà a disagio quando ci incontrerà.
Auguri a tutti.