Oggi vorrei parlare invece dell’autore/poeta, molto moderno, intenso, semplice e vibrante al contempo, sempre di “Brezze moderne”.
O meglio, facciamo parlare lui in questa intervista.
D.: Puoi parlarci dell’introduzione al volume?
R.: Sì, ho ritenuto opportuno aprire una finestra di presentazione [una finestra di presentazione??] a “Brezze Moderne” pubblicato da Lupo Editore [ottimo editore, si dice aderisca all’EAP]. Una introduzione [ah ecco, “una finestra di presentazione” non è altro che una introduzione, bastava dirlo subito] che non saprei come spiegare se non riportando le stesse parole [cioè, come non sai spiegarla? ma chi l'ha scritta? Non è che per caso è frutto di scrittura automatica?]: “L’amore è un sentimento interiore, l’odio un sentimento esteriore. L’odio va proclamato, l’amore no. Vedo sempre poca sincerità nei proclami d’amore. Nella poesia mento, mento bene. È solo strascico d’amore, una pezza sporca e unta, un abito strappato. L’amore di una donna non mi da alcun bisogno di proclamare, poiché tutto già c’è e tutto giace in quello. Scrivo solo tante bugie, tante belle bugie, a partire dall’introduzione.” [be’, sorvolando su quel da muto d’accento, direi che qui c’è da far saltare tutte le teorie filosofiche del mondo]
D.: Ci sono degli inserti di Alessia Mocci e Carmen Togli; spiegali ai nostri lettori.
R.: Anche qui, non saprei come spiegare, dovresti chiedere a loro che li hanno scritti. [appunto, lui che ne sa? Chiedete a loro, no? Non sa nemmeno perché ha scritto una finestra di presentazione, volete che sappia cos’hanno scritto – e perché – quelle due?] La mia amica letterata Alessia Mocci ha curato la prefazione di “Brezze Moderne”, mentre la poetessa Carmen Togni [ma è Togni o Togli?] ha dedicato un pensiero sulla mia scrittura. [quindi abbiamo una “finestra/introduzione/di presentazione”, una prefazione e anche un pensiero, bene]
D.: Nel volume troviamo una poesia dedicata ad Alda Merini. Cosa significa per te questa grande poetessa?
R.: Adoro le poesie di Alda Merini, la potenza che mi sanno trasmettere. Questa grande poetessa per me significa: esempio di poeta, di persona buona. [con la Merini non sbagli mai, va bene su tutto, fa tanto fine e non impegna]
Ma sorvoliamo sulle successive due domande e concentriamoci, adesso, sullo stile dell’autore.
D.: Nel volume non abbiamo solamente poesie ma anche aforismi; come è nata l’idea di unire due tipi diversi di letteratura?
R.: Non solo poesie e aforismi, ma anche prose, ossia pensieri più ampi sulla nostra società. Quindi ho unito, anche se nel libro sono ben scissi, tre generi letterari [una bella macedonia]. Mi pesa sul cuore classificare i generi, poiché credo limitino molto un libro e soprattutto un autore, poi se parliamo di raccolte poetiche si salvi chi può [Ah, be’, certo, i generi dovrebbero essere come minimo aboliti, sono inutilissimi, pesano sul cuore]. Mi chiedo quanta sia a questo punto la voglia di leggere e scoprire scrittori emergenti se già ci si ferma al genere letterario o peggio ancora alla copertina [appunto, meglio non dire subito che sono poesie miste a “prose” e ad aforismi, meglio lasciare spazio alla sorpresa]. Ma non demordo, sono cocciuto: io scrivo la mia scrittura, scrivo il mio genere, può piacere o no, intanto mi adempio, poi agli altri le parole, sperando si rivelino costruttive, come già in gran parte sono [giusto, ci si deve sempre “adempiere”, soprattutto nello stile misto e nello scrivere la propria scrittura].
Prima di chiudere, è opportuno soffermarsi sulla quarta di copertina, una belissima poesia.
“Baciami alle sei del mattino
capirai che t’amo dall’odore dei cuscini
dai miei occhi chiusi
sempre pronti a fissarti.”
In poche parole: baciami velocemente prima che apro bocca, ché al mattino, pur mettendoci tutto l’amore che vuoi, l’alito – con le sue brezze moderne – fa brutti scherzi.