Io sono dell’idea che parlare del tempo, di politica (magari di Berlusconi) o di sesso, non impegni e al contempo faccia elegante, come un risottino dell’ultimo minuto.
Tuttavia, sì che son discorsi che vanno bene su tutto, ma come per ogni cosa ci vuole attenzione altrimenti si cade nel pecoreccio.
Vi dico ‘ste cose perché mi è stato segnalato un concorso letterario per racconti erotici che mi ha lasciato a bocca aperta.
Già i versi introduttivi al bando – versi a firma del grande Armando Liccardo (che non conosco e di ciò mi vergogno tantissimo) – mi perplimono:
L'indorato velo presto s'accartoccia
rinsecchisce e cade al suolo
lasciando nudo il sinuoso tronco
scortecciato dallo sguardo voluttuoso
Boh! Comunque, per partecipare si deve scrivere una cosa erotica secondo le seguenti linee guida:
“Un erotismo caratterizzato dai colori e dai profumi tipici di questa stagione, che si av-venta sul pensiero spazzando via ogni moralità, che inumidisce i desideri, che si incarna alla luce di candele mentre fuori piove...”
A dire il vero “Un erotismo che si av-venta sul pensiero spazzando via ogni moralità” a casa mia si chiama “pornografia”, che è ben diversa dall’erotismo, ma sorvoliamo. Sul bando c’è anche scritto, a corollario:
“Autunno Erotico è una sensualità che s'indora e si copre agli occhi intrisi d'umida elettricità, che ancora in volo ancheggia danzante prima di ombreggiarsi in pieghe pregne d'odore, in drappi ondulanti che ipnotizzano i battiti di un cuore sospeso laddove il con-tatto addensa il sapore.”
Cosa vorrebbe dire? Non lo sapremo mai e chi è rimasto a bocca aperta sarà meglio che la chiuda.
Comunque, se riuscite a scrivere qualcosa spedite pure la vostra opera e se verrà giudicata meritevole verrà inserita in una bellissima antologia digitale (non cartacea), che gli organizzatori metteranno a “disposizione con una donazione a partire da 2 € ciascuna”. E i diritti d’autore? Non preoccupatevi, li incamerano direttamente gli organizzatori medesimi.
Ecco, gli organizzatori: si presentano come editori ma la loro è una casa editrice inesistente. Sì, sul sito vengono messi in vendita dei prodotti editoriali, ma dei dati sociali nessuna traccia.
Ah, gli organizzatori offrono anche lavoro, in pratica cercano:
“persone che amino scrivere recensioni o articoli legati al mondo dei libri. Inizialmente si tratterebbe di una collaborazione gratutia. Nessun numero di recensioni minime al mese. Libertà di collaborazione. Al momento della partenza dei servizi POD (Publishing on Demand), i migliori collaboratori saranno selezionati per recensire scritti inediti con retribuzione da pattuire.
Quindi, iniziate pure la collaborazione “gratutia” (non si sa quanto potrebbe durare, ma abbiate fede). Volete sapere come potreste essere pagati? È bene premettere che collaborare con loro significa: “provare un forte amore per la lettura, una dedizione allo scrivere superiore ad ogni altra apsirazione presente,” ecco apsirate profondamente poi iniziate a mandare loro le vostre recensioni. Quelle più interessanti potrebbero essere retribuite – prima o poi, forse - con UN punto cadauna. Sì, un punto! Chi raggiungerà un minimo di soli DIECI punti otterrà dei premi (e potrà subito richiedere un premio, oppure continuare ad accumulare punti per premi più importanti). La tessera per la raccolta dei punti la mettono loro, sulla fiducia, ché non si sa nemmeno dove abbiano la sede.
Stupendo no?