Io sono un po’ tardo e duro di comprendonio, nel senso che farmi capire le cose è un po’ come incidere sul granito, una volta che ce l’hai fatta è per sempre.
Quindi prima di parlarvi di questa iniziativa, che periodicamente torna alla mia attenzione, ho voluto capire. Ma non so se ci sono riuscito.
In pratica c’è un’associazione che stampa ogni mese duemila segnalibri in un pieghevole formato A3.
E già qui nasce la mia prima perplessità: ma quindi sono segnalibri enormi, delle dimensioni di 42 centimetri di lunghezza per 29,7 di larghezza? Oppure riescono a far stare duemila segnalibri in un foglio formato A3, quindi ognuno ha una superficie di poco più di mezzo centimetro quadrato? Boh. Ma proseguiamo.
Da quello che capisco è possibile apparire su questi segnalibri in tre modi: con un racconto (o una poesia), con la copertina del proprio libro (e una breve scheda scritta dall’autore) o con il proprio blog.
Ma qual è la sorte di questi singolarissimi segnalibri?
“il Segnalibro a colori viene inviato alla nostra mailing-list di oltre tremila contatti. Inoltre, ogni mese condividiamo il Segnalibro in formato .jpeg nella sezione dedicata del blog, "I 2Mila Segnalibri Mega": questo aumenta ulteriormente la visibilità delle opere inserite!”
Ah bene, sul loro blog è possibile vedere qualcosa. Quindi corriamo a cliccare.
Ora, a parte la polverina di stelle che il cursore asperge sullo schermo (che mi fa l’effetto della sabbia negli occhi), a parte quell’uccellino blu che ogni tanto appare (di cui non riesco a capire lo scopo), a parte la musica da aspiranti suicidi che parte al primo click, a parte, ancora, la grafica desolante, riesco, finalmente, a scoprire cosa sono ‘sti benedetti “segnalibri”.
Non sono altro che dei dépliants che contengono di tutto di più, un po’ come quelli che ti ritrovi nella cassetta postale quando il supermercato Spendibene fa le offerte. Una cosa davvero utile e se non mi credete continuate a leggere.
Anzitutto se volete che il vostro capolavoro (racconto o poesia, per i libri e i blog ne parliamo più avanti) appaia sul volantino, dovete sganciare quindici euro e se aggiungete ulteriori euro 1,28 ve ne mandano subito quaranta a casa (vi mandano a casa 40 volantini – dimensioni 40 x 29,7 -, così voi potrete fare del comodo volantinaggio per il quartiere). Ah, dimenticavo, la partecipazione è gratuita e se siete selezionati – ma solo SE selezionati – potete pagare i 15 euro.
Bellissimo, no? E che chiarezza di comunicazione!
Se invece volete svolantinare un po’ di pubblicità libresca (e, al contempo, scoprire se il vostro vicino vi saluta con sincerità o solo per cortesia), allora il discorso è diverso, perché, ferma la partecipazione gratuita, qui il premio è più articolato. Se il vostro libro verrà selezionato allora potrete scegliere più premi ossia: “versare un contributo di: 15,00 euro per un mese; 30,00 euro per 3 mesi; 50,00 euro per 6 mesi; 90,00 euro per un anno.”
E così sul volantino, assieme a tanti altri libri, potrà esserci anche il vostro (e la pazienza dei vicini per voi non avrà più segreti, ma non dovrete lamentatarvi se quando vi avvicinerete alla loro cassetta delle lettere accenderanno la motosega).
Oh, attenzione che poi il volantino viene anche spedito – a colori! - a una mail list di oltre tremilacinquecento contatti (mentre quello che riceverete a casa sarà in bianco e nero, così le copertine dei vostri libri avranno quel tocco in più).
Infine, se avete un blog, non esitate a partecipare, sempre gratuitamente. Se vi selezionano vincete il diritto di pagare: “15,00 euro per un mese, 35,00 euro per tre mesi, 60,00 euro per sei mesi, 100,00 euro per un anno.”
E ricordate bene che questi volantini segnalibri sono "tutti da leggere, rileggere e conservare per conoscere e farsi conoscere". Ecco, soldi spesi davvero bene, state pur tranquilli che nel quartiere vi farete conoscere eccome.
Quindi è tutto chiaro, solo che non ho capito la differenza tra “segnalibro” e volantino, ma non preoccupatevi, è un problema mio, che risolverò senz’altro. Per ora chiamiamoli segnantini o volantlibri, così mi capisco da solo.