Riparliamo di loro perché si sono lanciati in un’iniziativa più che lodevole: la beneficenza con i soldi degli altri.
Un’attività molto culturale, non c’è che dire.
L’iniziativa è collegata a un magnifico concorso letterario: si scrive qualcosa di interessante, si spedisce via mail e si aggiungono 20 euro (da spedire direttamente a casa dell’organizzatrice).
In cosa consiste la beneficenza con i soldi degli altri? Semplice, basta leggere il bando: “Parte del ricavato, escludendo le spese di segreteria e di organizzazione, andrà alla Croce Rossa Italiana-Comitato di Genazzano a sostegno dell'attività di rilevanza sociale sul territorio come la distribuzione di alimenti e vestiario.” Capito? Sorvoliamo pure sull'italiano usato, però si noti che la beneficenza verrà fatta con quello che rimane dopo che sono state scalate le spese di organizzazione e di segreteria. Quindi, quanto? Boh, non si sa.
Ci siete sempre? Non è che la musichetta che parte quando cliccate sul bando vi ha fatti addormentare? Ok, andiamo avanti.
Comunque i premi sono molto belli: diplomi, targhe e “menzioni di merito personalizzate con lode alla creatività” (cavolo, questa mi mancava, ne devo assolutamente avere una, come sarà? Un file audio con una lode cantata o come?).
Se poi volete un ulteriore diplomino basta che aggiungiate cinque euri, sempre a casa dell’organizzatrice, e lo avrete.
Poi, se i vostri brani sono proprio belli, verranno usati per una cosa innovativa che non ci aveva mai pensato nessuno: un’antologia. Ovviamente chi la vorrà se la dovrà comprare e i diritti per le vendite andranno all’associazione, che, c’è scritto ben due volte nel bando, darà parte del ricavato in beneficenza.
Son cose davvero belle.
Ah, dimenticavo, che non vi venga in mente di influenzare la giuria! Ché “Qualunque tentativo di influenzare la giuria sarà motivo di esclusione dal Premio”, mi raccomando. E non dimenticatevi una fotografia!