Questa mattina mi telefona l’editore e, coadiuvato a suo dire da un robusto staff di legali, mi comunica – giustamente piccato – di non conoscere la signora (o signorina) Marilina Ciociola che si spaccia come “talent scout” per conto di Aletheia e che, pertanto, disconosce in toto le risposte che la medesima Ciociola ha fornito in ordine alle modalità di pubblicazione. A onor del vero, i numerosi post apparsi sulla bacheca Facebook di quest’ultima sono scomparsi (ma io ne ho una copia ché mica son qui ad arrotondare i puntini sulle i).
Il mistero si fa fitto.
Per quale motivo la signorina (o signora) Ciociola - poetessa pubblicata da "Lampi di stampa" - si è presa la briga di inondare il web pubblicizzando una casa editrice senza prendere accordi preventivi con la redazione? Che sia una millantatrice?
Come mai, nonostante la suddetta signorina (o signora) Ciociola abba iniziato a inondare il web con la pubblicità della casa editrice in questione già dal 20 giugno, l'editore si sia accorto solo adesso, dopo la pubblicazione del mio pezzo, di quei post?
È vero, io non mi sono rivolto preventivamente all'editore, ma ciò che scrive(va) la poetessa Marilina Ciociola mi sembrava vero!
Comunque, in ordine alla vexata quaestio del “preorder”, come ci si deve regolare, visto che al punto 10 della sezione “MOTIVI PER PUBBLICARE CON NOI” si precisa: “10 - Siamo anche noi scrittori prima che editori e noi stessi usiamo lo stesso metodo marketing proposto ai nuovi entrati...questo è il preorder del mio libro in uscita (https://www.facebook.com/events/907240449382940/ )"?
(Immagine cliccabile)
Questo è il giallo dell’estate: cercasi Marilina Ciociola disperatamente (che mi ha bannato da Facebook, ma perché?).
Aggiornamento importante: terza puntata qui.