Per prima cosa devo dire che sono felice del lento, ma inesorabile, aumento dei Bettolari sfaccendati che quotidianamente passano da qui. Non uso strumenti di promozione sul web o altre diavolerie per aumentare le visite, io sono qui e chi vuole passare è il benvenuto.
Quest’anno ho portato la Bettola al Salone di Torino per la terza volta, dove, insieme con la mia socia di malaffare Gaia Conventi, abbiamo tenuto una conferenza sulle gioie e sui dolori dei litblogger e, più in generale, su come viene percepita l’editoria da noi piccoli, miseri mortali.
Il 2018 ha anche visto la nascita de Gli opinionisti, il mio secondo libro “importante”, che ho portato a Roma al contest “Cinema & Libri”, la cui organizzazione mi ha dato ancora una volta fiducia. Si tratta di una commedia teatrale cui sono particolarmente affezionato per le numerose soddisfazioni che mi ha concesso.
In cantiere c'è un'altra pubblicazione, presto vi svelerò tutto.
A chi dice che io sono solo un criticone, contesto due cose: durante l’anno che si sta per concludere non ho stroncato nemmeno un libro e ho intervistato tantissime belle persone. Ho, sì, espresso i miei dubbi su molti concorsi “letterari”, che di letterario secondo me avevano solo il portafoglio, e questa mia attività “stanatoria” non cesserà finché avrò forze.
Ho anche iniziato molte e interessanti collaborazioni e ne sono felice.
Il numero sempre crescente di persone che, in privato, mi ringraziano per avere aperto loro gli occhi su questo o quel contest mi fa capire che la mia attività non è poi così campata in aria.
Questa Bettola è un osservatorio, un po’ sgangherato ma sempre intellettualmente onesto, sul circo dell'editoria; circo in cui, sia ben chiaro, ci sono anche io, ma fuori dalle gabbie e lontano dai domatori. Qualcuno penserà: «Certo, lui è il pagliaccio». Ok, pensate come volete, però finché ci sarà anche una sola persona che passerà da qui, io non smetterò, da buon sconosciuto qual sono.
Non sono mancate le cose negative, ma sono situazioni diciamo fisiologiche, che vanno messe in conto e che hanno, anch'esse, la loro utilità.
Infine, c’è il mio stalker storico, lui non perde l’occasione di spargere divertenti quanto succulente fake su di me (divertenti e succulente per la Procura, sia chiaro, visto che ha anche cercato come alleati degli ignari pubblici ufficiali che non l'hanno presa proprio bene), ma ottiene solo il risultato di aumentare il numero di Bettolari che quotidianamente passano di qui e che apprezzano le mie attività. Anche lui passa quasi ogni giorno per vedere se le sue infamie hanno sortito l’effetto di fermarmi, ma al momento sono ancora in attività. Vedremo quando si stuferà ché, se tutti fossero come lui, e come altre personcine piccole piccole, che sperano che la loro tosse catarrosa arrivi in cielo, io vivrei di prepotenza. Il dossieraggio – arma usata da chi pensa di fermare le mie attività, ma ben si guarda dal considerare la cacchetta che ha in casa – (s)qualifica, semmai ce ne fosse ulteriore bisogno, chi lo fa.
Però, sia chiaro, il bilancio è più che positivo e sono soddisfatto, la selezione naturale fa benissimo e mi dà l'ennesima conferma che l'essere un cane sciolto è un'ottima soluzione. Le soddisfazioni, quelle vere, arrivano sempre inaspettate e, soprattutto da persone splendide.
Quindi cari Bettolari, che dire. Io vi voglio bene, a tutti, indistintamente, grazie per esserci e vi auguro un 2019 strepitoso e pieno di tutto ciò che vi meritate.
Il vostro oste della malora preferito