Qualche giorno fa abbiamo esaminato i primi quindici motivi per i quali, secondo Beppe Severgnini, si deve amare la Sardegna.
Nel frattempo metà Isola è andata a fuoco, numerosi incendi l’hanno (ulteriormente) danneggiata e desertificata, ma nel post di Severgnini nessuno sembra essersene accorto, tutti i lettori continuano a complimentarsi, commossi, per le sue intelligentissime parole e nessuno è preoccupato per il dramma che ha letteralmente annientato numerosi ettari di terreno e messo in gravissimo pericolo numerosi centri abitati (va be’ ci sarebbe anche da dire che i miei commenti negativi sono stati tutti censurati, però gente allegra Dio l’aiuta). Tutti i commentatori continuano a sperticarsi in complimenti luminosissimi e in vibranti espressioni di gratitudine (poi parleremo anche di questi), mentre i pochi canadair che lo Stato ha ritenuto opportuno mettere a disposizione per le emergenze cercava di attrezzarsi per i miracoli.
Probabilmente lo sconforto per quei terribili incendi è stato superato seguendo il saggissimo punto 13 (ossia quello che consiglia di superare i momenti tristi andando a osservare intensamente il mare di Santa Teresa di Gallura), ma d’altra parte non sottilizziamo, erano solo OTTOMILA ettari di terreno, cosa volete che sia.
Ora, cosa intenda lui per “amare la Sardegna” non è facile da scoprire, però leggendo i successivi quindici motivi, un piccolo dubbio mi viene, ma lo tengo per me.
Ecco le altre quindici luminosità.
16 Ai miei amici sardi non piacciono i corbezzoli. Così li mangio io.
[Ma prego, li mangi pure tutti lei, magari a bocca piena tace, stia solo attento - non scherzo, è una cosa verissima - che dopo il sesto arriva senza preavviso la dissenteria, quindi si munisca di Imodium]
17 La gente pensa prima di parlare.
[Ha visto? Il sardo è anche un po’ umano, quasi come la gente normale? Lo avrebbe mai detto?]
18 Rena Majore era più moderna nel 1979 che nel 2009.
[Guardi, non ci sono più le cose di una volta]
19 Niente Camilleri e Montalbano. Ma di Sardegna hanno scritto Satta, Carlo Levi e D.H.
Lawrence. Oggi Niffoi, Fois e Soriga (che fa un po’ l’inglese).
[Ma certo, altro che quella vanesia della Deledda, semplicissima pemio Nobel]
20 L’accento si può imitare. Basta allenarsi con amici sardi spiritosi.
[Infatti imitare un accento o una cadenza non proprie è davvero una cosa spiritosissima, fa tanto ridere, soprattutto i sardi, che sono bravissimi ad allenare chiunque voglia imparare a imitare il sardo]
21 L’uso del gerundio è affascinante ("Scherzando stai?").
[Quindi correte tutti in Sardegna a sentire come la gente usa i gerundi!]
22 Certe calette sembrano il salvaschermo del computer.
[Sembrano? Ma sono salvaschermi, non se n’era ancora accorto? Non tutte però, solo certe]
23 Il vento rende nervosi molti turisti, che non ritornano. Meglio. Così si sta più larghi.
[Ecco, è proprio quello che fa innervosire: il vento. Ci sarebbero anche gli incendi, ma meglio non spargere troppo la voce]
24 In un posto circondato dal mare (e che mare!) sono specializzati nella cucina di carne.
[Ma che acuto osservatore! Infatti in Sardegna, soprattutto nelle zone costiere - ci sono solo 400 km di coste -, il pesce non viene mangiato, ma adorato come le vacche in India]
25 Quando il traghetto, al termine della notte, si avvicinava alla Sardegna, alzavamo il naso per sentire il profumo. L’importante era non farsi notare. A diciotto anni sono ammesse battute e parolacce; non la poesia dell’alba sul mare" (romantici ricordi, da Italiani si diventa).
[In effetti sta proprio lì il segreto: non farsi mai notare quando si alza il naso per annusare la Sardegna, lo fan tutti di nascosto, soprattutto in questi giorni che olezza di bruciato]
26 Sono terminati i lavori stradali al porto di Olbia. Incredibile.
[Quindi?]
27 La Sardegna piaceva a Montanelli e a De Andrè.
[Ah be’, allora…]
28 Bortolo Severgnini (1869-1916, fratello del nonno Giuseppe) venne mandato a Tempio Pausania, giovane procuratore del Re. Altri tempi, altre zanzare.
[Quindi quale miglior marchio di qualità del fratello del nonno del sior Severgnini?]
29 Chi dice che i sardi sono piccoli? Sono concisi.
[E pensi che non abitano nemmeno più nei Nuraghi!]
30 Le doppie hanno un crepitio simpatico: ascoltate Francesco Cossiga. Anche quando non sono d’accordo su quello che dice, mi piace come lo dice.
[Bravissimo! Ecco, questa è davvero super! In poche parole il sardo può dire quello che gli pare, in ogni caso è davvero tanto divertente! Caratteristico, ecco. In effetti spesso è meglio non soffermarsi sulle sciocchezze che dice, o scrive, la gente, così tanto per]
A presto per gli ultimi 15 preziosi consigli e poi per gli altrettanto intriganti commenti.