La catarsi del nuovo incastro.
In molte occasioni il primo incontro tra due persone – vuoi per troppa foga, vuoi per ingenuità o per l’imponderabile che spesso cala sulle nostre esistenze – non sortisce gli effetti sperati. La “famosa seconda” occasione che il destino sembra volerci concedere, forse per rimediare a qualche svista, è il cardine sul quale ruota Ritrovarsi, l’ultimo romanzo breve di Loriana Lucciarini [Le Mezzelane, 2018].
Le vite di Coleen e di Patricia si incrociano nella suggestiva e affascinante Irlanda, dove entrambe vivono e lavorano. La prima ha una figlia, eredità di un matrimonio fallito, la seconda crede invece di non avere nulla, né alle spalle, né come speranza, tantomeno come eredità.
In loro soccorso arriva il ritrovarsi a disinfettare le ferite ancora troppo presenti nella memoria. Ferite più o meno gravi, ma per fortuna non ancora trasformate in cicatrici, che in un primo momento offuscano la loro coscienza e la loro volontà, tanto da voler rinnegare tutto il patrimonio indubbiamente positivo che il destino vuole loro restituire: il dolore di tali ferite non permette loro di vedere subito gli ulteriori incastri tra le persone.
Ritrovarsi è anche rivincita su se stessi e vale anche come riscatto.
Tutto sta nel mantenere la mente aperta e ben disposta, nel non farsi sopraffare dallo sconforto. Non è una cosa facile, lo sa bene soprattutto Coleen quando tenta, ad esempio, di dare una collocazione – ossia di salvare il salvabile – al suo ormai ex marito, nei cui confronti tenta un ritrovarsi soprattutto per il bene della loro figlia, ma sembra tutto così difficile. Sembra di viaggiare su binari che sul più bello si allontanano e si fondono in quel classico labirinto, all’apparenza inestricabile, che precede l’arrivo del treno in stazione.
Sembra, appunto. Sembra solo, perché quei binari in un primo momento pare portino in una direzione, ma poi il treno ne prende un’altra, quella migliore.
Una storia ambientata tra Iranda e Australia, un ritrovarsi in una relazione inaspettata, senza troppe domande, senza voler vedere a tutti i costi com’è fatto il giocattolo dentro, ma solo da godere, appagati.
E Patricia? Anche lei è incappata nel suo ritrovarsi. Un po' meno macchinoso, un po' meno travagliato, forse un po' più semplice, ma non meno efficace.
E noi, quante volte, per orgoglio o per chissà quale voglia di rivincita, rifuggiamo il ritrovarsi? Il tempo non è mai troppo uguale a se stesso, meglio usarlo bene.
Ma, infine, quanti sinonimi in più può avere il termine ritrovarsi, dopo la lettura di questo libro?
Metti un like alla pagina Live & Love - clicca qui per accedervi - invita tre amici a fare altrettanto, commenta il post con una frase sull'amore e concorrerai al Giveaway Live & Love: verranno estratti a sorte cinque vincitori e ognuno avrà diritto a ricevere il cartaceo di uno dei romanzi della collana (scelto della casa editrice). Le frasi più belle saranno pubblicate su delle cartoline che porteremo al Salone internazionale di Torino, e voi verrete con noi...