Cari frequentatori, oggi vorrei parlare di qualcosa di nuovo, per tutti quelli che sono sulla strada del successo, verso i propri sogni che, ricordatevi, non bisogna mai smettere di inseguirli: i concorsi letterari.
«Oh, no, di nuovo!» diranno i miei piccoli avventori perditempo.
Non temete, oggi li affronteremo in una maniera un po’ diversa, ma solo un po’.
Partiamo anzitutto dal concorsone artistico, pluripatrocinato da: Comune di Eboli, Città di Salerno, Regione Veneto, Ente Provinciale per il turismo di Salerno (EPT), Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, Comune di Auletta, Regione Campania, Comune di Battipaglia, Ministero della Giustizia, in collaborazione con Università di scienze naturopatiche di Torino (considerando che chi lo organizza ha la sede in provincia di Napoli, qui c’è mezza Italia).
Peccato però che, anche in questo caso, all’UNESCO non ne sappiano un beato nulla (ultimamente l’UNESCO sta diventando di gran moda). E gli altri Enti e uffici patrocinatori ne sapranno qualcosa? Boh, voi che dite?
Peraltro la quota d’iscrizione è esigua, solo dieci euro, però occhio all’articolo 9: L’ammissione delle opere al concorso avverrà ad insindacabile giudizio del comitato organizzatore e l’eventuale esclusione potrà avvenire in qualsiasi momento. Quindi partecipate pure, ma non pensiate che sia una cosa per tutti.
Sempre in tema di concorsi letterari, vorrei segnalare una simpatica usanza che si va diffondendo sulla pagina facebook a essi dedicata. Una persona di media intelligenza, anche medio/bassa direi, capirebbe che su quella pagina si dovrebbero pubblicizzare solo concorsi letterari, d’altro canto a lato, sulla destra, l’amministratore ha scritto: “Un gruppo utile e fruttuoso (o almeno questa è l'intenzione di partenza) in cui tutta la setta di scrittori in erba può consigliare i concorsi "seri" che si trovano ovunque: internet, giornali, riviste e così via...”
Invece no! C’è gente che interiorizza ed elabora personalmente le cose in maniera innovativa e a volte atterra in quel gruppo per pubblicizzare le cose più disparate, così per stare in compagnia.
È il caso dell’esimio Pace cavalier Antonio (già il cognome prima del nome, soprattutto in letteratura, è una cosa fantastica, ma interporre il titolo onorifico è sublime), che pubblicizza una sua interessantissima raccolta di poesie,
c'è anche l’egregio sior Finucci, che invita più volte l’inclito pubblico a visitare il suo meraviglioso sito di poesie
non manca la bellissima signorina Stefanie Voigt che comunica al mondo di avere inventato un programma “per raccogliere dati” e che “consiste in diversi giochi linguistici corti (10min)” La stessa chiede gentilmente di inoltrare il link “ai tuoi studenti, colleghi, alla tua famiglie e ai tuoi amici”, poi ringrazia e infine specifica: “Vuoi scoprire quanto bene capisci una lingua connessa alla tua? (e sono sicura puoi fare meglio di ciò che pensi!) Per favore clicca su questo link e gioca a un gioco linguistico divertente!” Sì, sì, divertentissimo!
Il poeta spagnolo che ci delizia le nacchere con le sue poesie sporcaccione è presente,
poi arriva la leggiadra pagautrice Rita Perrotta, che ci invita tutti sulla sua fantastica pagina facebook (dedicata indovinate a cosa? Sorpresa! Al suo ultimo romanzo fentciesi - "di poesia e prosa insieme", praticamente "di" prosesia - con bollino EAP),
infine c’è l’esimio sior Francesco Luigi, che ci invita tutti sulla sua interessantissima pagina web (avete letto il commento al suo opportunissimo post? Volendo ci sono anche dei distinti signori della nobiltà francese che offrono prestiti a tassi bassissimi, quindi se volete pubblipagare loro potrebbero venirvi incontro).
Ah quanta bella gente che legge e che si propone in maniera appropriata. E quanta, invece, che scrive!
A quando i consigli della nonna per eliminare dalla tovaglia le macchie della tinta per capelli fatta in casa o per realizzare un sanissimo callifugo casalingo?
Vi dico solo una cosa: se becco qualcuno di voi frequentatori di questa bettola che pubblicizza a vanvera le proprie poVesie pubblipagate, oppure che indice un concorso con patrocinio olografico, non gli dico nulla, no, gli metto solo il polonio nello spritz. Prendete esempio dai suddetti, che hanno proprio azzeccato la strategia vincente per creare dei veri e propri casi letterari del momento.
Buon uìchend e leggete, per favore, prima che slego i cani