Mentre vi state preparando, vorrei parlarvi di un Premio teatrale.
Qui ho letto un’anteprima e l’indirizzo mail cui rivolgersi per ricevere il bando completo.
Bene, spedisco una richiesta e ottengo il bando.
Ora, forse sarò un po’ all’antica, però credo che quando si organizza un contest si debba usare il massimo della cura.
Già nell’anteprima sono rimasto perplesso nel leggere:
“Glì autorì vìncìtorì per cìascùna categorìa ottengono ìl dìploma del Rùzzante Best Award 2018 e ìl pìtch del loro testo; ìl /ì regìsta/ì vìncìtorì ùn attestato crìtìco dì eccellenza; ì mìglìorì progettì dì rappresentazìone ùn free tùtorìng dì svìlùppo assìstìto del progetto stesso; attrìce/ì e attore/rìsùltato/ì vìncìtore/ì ampìa promozìone e free pass per castìng dì prodùzìonì teatralì cìnematografìche televìsìve assocìate.”
Gli accenti non si notano molto, ma ci sono e conferiscono una certa aria di roveto, ma cos’è il “pitch” di un testo (al netto degli accenti)?
Che dire di quelle sbarrette che sanno di cancellata?
E in cosa consiste un “free pass per castìng dì prodùzìonì teatralì cìnematografìche televìsìve assocìate”?
Comunque, eccovi il bando, non so cosa pensare.
(Oh, partecipate eh, non fatevi condizionare da un povero cialtrone come me)