Dunque, in relazione a QUESTO mio pezzo, mi scrive il Signor Valerio Vigliaturo, l'organizzatore dell'evento, il quale chiede di dire la sua in merito e io non posso che accettare. Prima di riportare la sua replica - che termina con la consueta frase, leggetela - vorrei precisare tre cose:
1. la Provincia di Torino ha fatto sapere, tramite il suo ufficio URP, di non avere alcun ruolo in questo evento;
2. l'organizzatore parla come se esistesse solo l'editoria a pagamento e come se l'autore debba giocoforza pagare;
3. se qualcuno trova qualche passaggio ingiurioso o diffamatorio, per favore me lo faccia presente.
Ecco la replica:
"Buongiorno gentile autore anonimo del suddetto post... Sono il presidente dell'Associazione culturale Il Camaleonte nata a Chieri in provincia di Torino nel 1998 che organizza l'iniziativa incriminata ovvero InediTO-Premio Colline di Torino giunta alla sua XIII edizione (mentre ci sono ci facciamo un po' di pubblicità, come si dice, nel bene e nel male, purché se ne parli).
Sono stato informato del vostro bel quadretto descrittivo da un autore che ci chiedeva attraverso una email se “i diritti d'autore sono poi riconosciuti agli autori selezionati e se questi poi devono sostenere altre spese per la pubblicazione e la promozione”. Siamo ormai abituati a vivere in Italia in un clima di odio, mistificazione, demonizzazione per tutti e tutto. Quindi il vostro atteggiamento non mi meraviglia più di tanto. Semmai mi delude la vostra leggerezza e noncuranza nel presentare il nostro premio senza aver prima verificato e approfondito. Ma anche questo purtroppo non mi meraviglia... Da giornalista ho sempre fatto molta attenzione fino all'ultimo prima di condannare o sputtanare qualcuno, che è diventato ormai uno sport nazionale, che le mie fonti fossero attendibili, perché risentivo una grande responsabilità. E nel dubbio non scrivevo. Ma certo è così facile gettare fango. Entrando però nel vivo delle vostre "illazioni", il nostro premio dedicato alle opere inedite è nato per promuovere i giovani o meno giovani autori italiani. Dapprima il montepremi era esclusivamente in denaro. Ma essendoci accorti che alcuni tra questi, i più venali, si iscrivevano solo per ritirare il montepremi, abbiamo pensato che fosse più produttivo, per selezionare e dare spazio anche a quelli che volevano invece iscriversi per arrivare un giorno a pubblicare la propria opera, dare un contributo alla pubblicazione contattando case editrici di un certo livello sempre in accordo con l'autore. Come recita l'articolo 7 del regolamento del bando "L’Associazione non acquisisce alcun diritto alla paternità delle opere pervenute (diritto d’autore), ad eccezione dei diritti di sfruttamento (editoria, filmografia, ecc.) delle opere pubblicate dei vincitori, per le quali svolgerà, in accordo con l’autore, il ruolo di intermediario gestendo tutti i rapporti e le fasi contrattuali inerenti alla stampa del manoscritto con gli editori contattati". Rispondo così anche all'autore che mi ha fatto conoscere la vostra bella “sordida bettola” così come definisce il blog in questione il direttore Mario Borghi. Sarà mica lui l’autore dell’articolo? In questi anni hanno aderito alla pubblicazione gli editori Interlinea, Le Voci della Luna, Ladolfi, Gingko Edizioni, Raffaelli, Felici Editore, La Vita Felice e Anordest, mentre sono stati interessati Newton & Compton, Sperling & Kupfer, Giunti, Zero91, Fernandel, Neos Edizioni e Minimum Fax. Aderito nel senso che hanno pubblicato le opere dei vincitori ricevendo 1.500 euro per la Narrativa e 1.000 euro per la Poesia. Interessati nel senso che abbiamo sottoposto al giudizio anche di altri editori, tra cui ho elencato i più rinomati, le opere dei vincitori. Quest’anno usciranno infatti per l’editore Anordest il romanzo “I cavalli delle giostre” di Antonio Gentile, un romanzo in cui crediamo molto e anche l’editore, per La Vita Felice la raccolta di poesie di Eva Laudace e per Felici Editore il romanzo “Colline Pisane” vincitore del premio speciale “Strade di Colori e Sapori” progetto della Provincia di Torino cui vanno 1.000 euro per la pubblicazione assegnato ad un’opera iscritta alle varie sezioni che tratti il tema del paesaggio e del territorio. Un premio che avremmo potuto evitare per risparmiare quella somma, ma che abbiamo invece ideato perché col tempo InediTO ha abbracciato altri paesi delle colline di Torino vicini a Chieri impegnati in quel progetto che valorizza la storia, le bellezze architettoniche e i prodotti tipici enogastronomici del nostro territorio. Mi chiedo chi abbia contattato della Provincia di Torino, l’illustre carneade autore del post, forse qualcuno della reception di Corso Inghilterra o via Maria Vittoria, quando da anni noi abbiamo a che fare con assessori e dirigenti del settore cultura e agricoltura! Magari era a loro che doveva rivolgersi… Le case editrici a pagamento esistono e chiedono spesso e volentieri molto di più del montepremi che noi mettiamo a disposizione o l’acquisto di un numero considerevole di copie. Mentre noi non chiediamo assolutamente niente all’autore che rimane proprietario dei diritti d’autore, e ci mancherebbe che non fosse così, e non spende nulla per la composizione, la grafica, l’editing, la promozione etc… Forse al simpatico autore del post è sfuggito che per pubblicare un’opera ci sono diversi passaggi e costi. Il nostro montepremi non basterebbe per coprirli tutti ma grazie alla nostra mediazione le case editrici sono disposte anche a investire su di loro ripagandosi un minimo di spese. Oltre a questo non dimentichiamo tutto quello che offriamo ai vincitori, visibilità attraverso la premiazione al Salone del Libro, la promozione attraverso la diffusione sui siti internet, gli organi di stampa, le riviste specializzate, le radio e le tv regionali e nazionali, le pubblicità acquistate su quotidiani come «la Stampa», «Il Sole 24 ore». Nonché il coinvolgimento delle personalità che hanno ricoperto il ruolo di giurati in questi anni Umberto Piersanti, Gian Paolo Caprettini, Luca Bianchini, Paola Mastrocola, Younis Tawfik, Gian Luca Favetto, Giovanna Ioli, Luca Ragagnin, Giovanni Tesio, Laura Curino, Mario Baudino, Massimo Scaglione, Piero Ferrero, Andrea Bajani, disposti a valutare le loro opere. Quando le cose andavano meglio, prima della crisi e dei tagli alla cultura, dal 2007 al 2011, potevamo organizzare in contemporanea al premio una rassegna di reading dedicata a tutti i premiati, vincitori e menzionati, nel centro storico dei comuni aderenti all’iniziativa, cui hanno partecipato ospiti illustri come Franco Branciaroli, Eugenio Finardi, Alessandro Haber, Laura Curino, Francesco Baccini, Gipo Farassino, Arturo Brachetti, Rita Marcotulli, Luciano Biondini, Giorgio Conte, Flavio Oreglio, David Riondino, Fabio Troiano, Ettore Bassi, Gnu Quartet, Sara D’Amario. Questi personaggi illustri, che non vengono di certo a gratis, ma con un cache compatibile alle nostre possibilità, si prestavano a leggere uno stralcio delle opere davanti a migliaia di persone in teatro o nelle piazze. Il che mi sembra un altro segno, oltre al montepremi messo a disposizione, di riconoscimento e di valorizzazione nei riguardi degli autori premiati. Detto tutto questo, e mi scuso per la prolissità della mia risposta, ribadisco che è bene andare a cercare le pulci e ad evidenziare gli sprechi che hanno fatto collassare il nostro paese, ricercando complottismi e cialtronerie. Ma con rispetto e discernimento! Ah dimenticavo, come si è soliti in questi casi, concludo con il fatidico ammonimento: “ci dissociamo completamente dalle vostre diffamazioni e ci riserviamo di tutelare la nostra immagine nelle sedi che risulteranno più opportune” anche se siete solo un blog…
Cordialmente
Valerio Vigliaturo
Presidente Associazione culturale Il Camaleonte"
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