Ah, la crisi! Maledetta. Crisi economica e crisi culturale. E crisi editoriale.
Ci sono editori che ovviano a questa piaga (che alle sette che l’hanno preceduta in quel d’Egitto traccia un baffo cadauna) con idee strabilianti, anzi “forgiate sull’originalità e sulla modernità”.
“Leggimi, e sarai Letto!” è il nome della nuova idea della casa editrice.
Come funziona? Proprio non lo capite da soli? Ok.
La nuova iniziativa è diretta agli autori e lettori che hanno un manoscritto inedito a casa e che non sanno se inviarlo o meno per una valutazione, tante volte l’autore è in dubbio a causa delle varie esperienze negative che si nascondono dietro l’angolo.
Be’ certo, c’è gente che ha incautamente inviato un manoscritto a una casa editrice e ha ricevuto risposte che hanno ingenerato reazioni nucleari, tipo queste e queste (addirittura sono stati chiusi gruppi, eccetera).
“Leggimi, e sarai Letto!” da l’opportunità e la sicurezza agli autori di proporre i propri scritti, di essere letti ed in caso di esito positivo, di essere pubblicati; in caso di esito negativo gli autori saranno avvertiti.
Non puntualizzate su quel da, che ora veniamo al sodo.
Ricapitolando, per partecipare basterà ordinare un libro dal catalogo della casa editrice ed inviare un email con i dati, il codice dell’ordine e il proprio inedito.
Non serve altro, gli estremi del pagamento (sì, perché non è che uno sceglie solo, deve anche pagarlo il libro, non fate i furbetti) li han già loro.
le email senza codice di acquisto non saranno prese in considerazione.
E se avete ancora dei dubbi ricordate che “originale quanto imprevedibile Leggimi, e sarai letto! è una formula pungente che prende spunto dal fenomeno “dei troppi scrittori e dei pochi lettori” contribuisce a debellare “il conformismo editoriale ormai stabile sul nostro territorio, che tenta a tutti i costi, fallendo, di affossare inizative concrete e pure: perchè i nostri non sono solo “libri di ricette”, son buoni anche da leggre.”
Una sorta di dimostrazione creativa di ciò che si può attuare tra i semplici, tra le persone come noi che pensano che, oltre alla speranza, debba uscire anche la giustizia dal vaso di Pandora.
Capito che ideona innovativa? Che lampo di genio? E chi ci avrebbe mai pensato a una cosa del genere. I sogni, cari miei, hanno un prezzo, altroché, altrimenti che restino pure nel cassetto, assieme all’editor.
Io casualmente a casa, in un cassetto assieme a un manoscritto, ho un vaso di Pandora e l’ho aperto. Indovinate cosa ci ho trovato? No, non un editor che sta prendendo a picconate la suddetta frase in corsivo (un conto è un sito, un conto è un libro, non trovate?), e nemmeno un enorme punto di domanda (con attaccato un bigliettino: “sì, ma poi all’autore/lettore pagante che risposta arriva? Laconica o articolata?”), no, dicevo, ci ho trovato questo link. E sapete io ora che faccio? Ci clicco, ovvio. E cosa trovo? Mondieu, no, no, e adesso chi glielo dice che l’america è già stata scoperta?