Il primo è qui. Partecipare è facilissimo: si scrive qualcosa, si uniscono un po’ di soldi e si manda tutto direttamente a casa della signora organizzatrice. Non fatevi confondere, se leggete bene questo SEMPLICISSIMO tema, capite che va bene tutto (vi autorizzo a mollare la lettura dopo la terza riga), dal racconto del matrimonio di vostra cugina, alla poesia sulla luna, alle fotografie dei vostri gattini o una bella ricetta della nonna, purché però siate: “scrittori, operatori del settore olistico e fotografi”. Altrimenti nulla.
I premi? Targhe, coppe, pergamene, sorrisi, stima e pacche sulle spalle. I diritti d’autore ve li fischiate. Imperdibile.
Se amate le cose fantastiche, allora non potete non partecipare a questo. Anche qui è facilissimo: scrivete un qualcosa di fantastico sulla “Frontiera”, non pagate nulla (bello, no?) e se vincete il vostro racconto verrà pubblicato senza che vediate il becco di un citto di diritti (ma chi non vorrà avere un qualcosa che contiene qualcosa di VOSTRO? Ci sarà la coda). La giuria, poi, è composta da una schiera di emeriti pagautori.
Questo invece è rivolto prevalentemente alla poesia e anche qui le cose sono facili: scrivi, mandi 20 euri e se vinci pubblicano la tua opera senza che tu prenda un quattrino di diritti. Però tenete bene presente che “Per il suddetto premio è stato chiesto l’Alto Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri”, volete mettere?
Anche qui la stessa cosa, purché con testo in italiano o in vernacolo italiano (il famosissimo vernacolo italiano): scrivete, pagate 15 pappine e se vincete vi pubblicano l’opera e la vendono (e volete che non vi venga la voglia di comprarla per regalarla, con orgoglio, ai parenti? O magari che non venga a loro stessi la voglia comprar*ve*la?) tenendosi per sé i soldi. Bello no?
Infine c’è questo: chiedete pure il bando e aspettate con pazienza, se ve lo mandano allora potete partecipare e vincere fantastici premi (a me non lo hanno ancora mandato, ma non demordo).
Insomma, che fate ancora lì? Correte a diventar famosi.