Ecco cosa vorrei dire alla nota ficcanasa che di cognome fa Conventi, la mia amica scrittrice, bravissima giallista. Volete sapere perché? Allora: la Conventi è l’autrice di Giallo di zucca, edito da Betelgeuse nell’anno 2013. Un giallo, appunto.
Il 5 dicembre 2014 appaiono su Anobii i commenti che vedete qui sotto (cliccate pure), a firma di tale Ursula:
Ora, per carità, i libri possono piacere o non piacere (e se ci si arroga il diritto di scrivere una recensione negativa – la famosa stroncatura – ci si deve assumere anche la responsabilità di motivarla, ed ecco perché le stroncature di norma sono più lunghe e articolate delle normali recensioni), ma gli attacchi personali all’autore, peraltro gratutiti, non sono accettati, e non solo in letteratura. Invece, in questo caso, Ursula si è lanciata in una coraggiosa accusa, sulla quale sta indagando la magistratura, ché la Conventi sulla vicenda ha sporto querela.
Le recensioni su Anobii hanno il tasto “mi piace”. Fino a poco tempo fa quei "mi piace" erano anonimi, ma adesso, per fortuna, l’identità di chi mipiacia è visibile a tutti. Un po' come quando si origlia alla porta del vicino e quello, all'improvviso, la apre e vi scopre. Nulla di illegale, ci mancherebbe.
Ora, sorvoliamo sul nick scelto dalla signorina mipiaciatrice (Malitia…), sorvoliamo anche sul vero nome della signorina mipiaciatrice (Federica Urso, che ha una simpatica assonanza con Ursula), ma quello che dà un tocco di suspance alla vicenda è che la mipiaciatrice Malitia – Federica Urso a suo tempo aveva fatto parte del famoso esperimento letterario, di cui io avevo parlato qui. Un esperimento eloquente, davvero, che vi riassumo: circa 90 simpatici blogger letterari avevano deciso di scrivere tutti in blocco bene di un determinato libro (con il chiaro accordo di evitare appositamente le recensioni negative, quelle sarebbero state divulgate in un secondo tempo) così, tanto per vedere l’effetto che faceva, ossia per valutare il peso dei blogger e per vedere se per curiosità riuscivano a far lievitarele vendite di quel libro (oh, per carità tutto aggratisi eh!). Una cosa del genere, che manco il KGB, ovviamente è trapelata e la Conventi, dopo averla scoperta (ve lo avevo detto che è una ficcanasa) ne ha parlato qui, facendo andare tutto a pallino.
Ma già che ci sono, volevo parlarvi brevemente del blog che la mipiaciatrice Malitia ha fondato. Sorvolando sulla grafica da quadretto a puntocroce dell’oratorio, notiamo che la home page è inesistente – va ben, dai, non sottilizziamo – e che ci sono delle recensioni davvero approfondite, eh come no, punti cardine della critica militante, disquisizioni colte che la metà basta. Essendo il lavoro tanto, la redazione cerca dei collaboratori, ossia dei “recensionisti” (ché i recensori sono roba antica) e articolisti, che possano - ovviamente gratis et amore dei - coadiuvare le signorine della redazione (tutte automunitesi di simpatici - quanto mitopoietici - nickname e molte delle quali attratte dalla lettura e dalla scrittura fin da piccole, già alle elementari, una cosa bellissima) nel loro gravoso lavoro di gestione, anche perché il blog dovrebbe diventare bilingue (una dovrebbe essere l’italiano per caso? Boh).
Perché Malitia segue letterariamente la Conventi e perché ha mipiaciato proprio la stroncatura (chiamiamola così) di Ursula?
E perché Ursula non si è limitata ai giudizi sul libro, ma si è permessa di allargarsi sia sulla persona dell'autrice, sia sulla genuinità dei commenti? Non è che - casualmente - pensa che ci siano dei blogger compiacenti che si sono messi d'accordo per parlare bene di Giallo di zucca? Proprio come in quella vecchia storia dell'esperimento mandato a pallino...
Cosa succederà?
Ursula e Malitia verranno a svelare qualcosa di più, magari prima delle comunicazioni della Polizia Postale?