Oggi vi voglio parlare di una guida, gratuita, sui premi letterari, la trovate qui - anzi adesso che il link è stato rimosso la potete comunque sempre trovare qui - (e la potete scaricare da qui). In pratica è un elenco di alcuni criteri di valutazione dei premi letterari ché "non è semplice smascherare un premio letterario costruito appositamente per sembrare credibile ed essere accattivante (mentre invece è scadente)". E noi, in questa Bettola, allora, che ci stiamo a fare? Che bello nevvero?
Prendiamo tre criteri a caso, che ne so, il numero 14, che invita a diffidare di quei concorsi che includono nel proprio regolamento delle formule volutamente generiche, ad esempio “montepremi di 15.000,00 euro” - emulando un po’ l’appeal ammiccante delle “Lotterie Nazionali” -, ma senza indicare i criteri con cui i soldi verranno poi ripartiti fra i vincitori. Nella guida si avverte che questi rimedi vengono adottati da coloro che vogliono garantirsi – pur fuori dalla legge - davanti a una eventuale accusa d’inadempienza.
Oppure il criterio numero 16, laddove chiarisce che si deve sempre valutare la congruità degli importi richiesti per la partecipazione. Si precisa che è inaccettabile una richiesta di contribuzione, come molti fanno, di 20,00 euro o superiore e che è addirittura assurda la previsione, da molti contemplata, di una “quota di iscrizione” per la partecipazione di testi editi, in quanto questi hanno già un costo considerevole per gli autori. Il criterio si conclude con l’affermazione che tali richieste sono degli espedienti “prendi soldi”, che fanno leva sulla buona fede e speranza di emergere che animano ogni scrittore.
O, ancora, il criterio numero 8: prescrive che, quando le iniziative culturali sono rivolte ai giovani, è necessario che gli organizzatori vantino una indiscussa competenza specifica, al fine di non coinvolgere i giovani in iniziative inopportune, se non addirittura dannose per la loro formazione. Purtroppo, continua il criterio, pur in assenza di questi minimi requisiti di serietà e senza un formale accreditamento presso il Ministero dell’Istruzione, molti soggetti propongono annualmente premi letterari dedicati alle scuole. Sarebbe quindi consigliabile, sempre secondo questa guida, tenere lontane le vostre scuole, i vostri figli ed i vostri studenti da simili perdite di tempo.
Insomma dei bei criteri, non c’è che dire. Ma chi lo avrà mai scritto questo vademecum? Lo ha scritto il signor Fondatore e Direttore del “Premio Internazionale Mario Luzi”, ossia di un premio letterario importante! Corriamo a vedere il bando! Magari c’è da diventar famosi! Il bando è qui, e già nasce la prima perplessità. Ma come, il criterio numero 14 non invitava a diffidare di quei premi che non precisano come verranno distribuiti i premi (ma che indicano solo – a mo’ di lotteria – l’ammontare globale)? Allora perché in questo prestigiosissimo premio si indica solo l’ammontare del montepremi e non come verranno distribuiti i soldi? Boh. Vabbe’, andiamo avanti e vediamo un po’ le quote di partecipazione… ehi! Ma qualcosa non quadra! Il criterio numero 16 non deplorava quei concorsi che chiedono oltre 20 euro anche per le opere edite? Ecco, e perché in questo si chiede una quota di 30,00 euro per le poesie e i saggi editi? Inoltre, si precisa nel bando, “in assenza di numero adeguato di copie, l’autore potrà inviare un solo libro e corrispondere euro 9,00 per copia mancante, oltre alla quota prevista, per i lavori della Giuria”. E cosa sarebbe questa quota diretta alla giuria?? Ma le norme non dovevano essere chiare e limpide? Boh. Vabbe’, sorvoliamo e vediamo le altre sezioni. Ah, ce n’è anche una dedicata ai giovani… ehi! Ma no, non vale! Il criterio numero 8 non sanciva un indispensabile accreditamento speciale presso il Ministero competente, al fine di non rovinare il percorso formativo? E in questo caso dove starebbe l’accreditamento?
Comunque, nella guida non si parla delle royalties derivanti dalle vendite delle antologie condominiali in cui confluiscono le opere pervenute, e lo credo visto che nel bando (scritto dallo stesso autore della guida) si precisa che L’organizzazione attraverso la presente adesione acquisisce implicitamente il diritto di pubblicare liberamente e gratuitamente tutti i componimenti ritenuti idonei! Quindi la corresponsione delle royalties NON è un criterio da valutare, mentre le quote da versare sì. Bene, andiamo avanti.
Un’altra curiosità di questo concorso sta nel fatto che se le opere inedite vengono spedite via mail, si possono pagare solo 16 euro, ma se si mandano via posta tradizionale, si devono aggiungere altri 4 euro. Mah.
Comunque, la fondazione organizzatrice del concorso offre un servizio di recensioni a pagamento anticipato (ma attenzione a come le usate, leggete e cliccate sull'immagine sotto)
Tramite questa fondazione, è possibile anche pubblicare i propri libri, con tanta fede e fiducia, visto che nonostante il Servizio di assistenza online attivo tutti i giorni 24h, non rispondono alle mail, e non funziona nemmeno il link alle condizioni contrattuali (e nemmeno quello per i consigli editoriali e neanche quello per i consigli sull’impaginazione. Sull'eventualità di un ISBN non è dato sapere. E dire che il criterio numero 4 consiste proprio nel valutare la velocità e l’efficienza delle risposte.
(Aggiornamento, hanno appena risposto che dovremmo risentirci al telefono... ma per dirci cosa? Mah.)
Comunque, state attenti ai concorsi letterari, mi raccomando eh che, come si diceva all'inizio, "non è semplice smascherare un premio letterario costruito appositamente per sembrare credibile ed essere accattivante".